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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

Pietro Pantoni: l'ultimo boia di Torino

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  Il Boia è quella figura losca e solitaria che nel corso della storia è stata quasi sempre ripugnata dalla collettività. Eppure la stessa storia ci racconta che quest'uomo esecutore ha decretato la fina di migliaia di persone. Oggi parleremo di Pietro Pantoni; l'ultimo boia di Torino e Regno Sardo. Ci fu un tempo neanche troppo lontano fino agli inizi del 900 che i torinesi non amavano passare per via Bonelli, poiché al civico numero 2 ci viveva una figura che applica la “giustizia”, tagliando le teste e impiccando quegli uomini rei di ogni tipo di bestialità Chi era Pietro Pantoni  Anche il padre di Pantoni era stato un boia per lo Stato Pontificio, come suo fratello Giuseppe esecutore a Parma. Una strada segnata fin dalla giovane età quello di Pietro Pantoni, che nel 1831 riceve la patente di Ministro di Giustizia torinese Urbano Rattazzi. Nella sua carriera di messere della morte, per più di trent’anni, fino al 13 aprile 1864, Pantoni giustizierà 127 persone. Nello stesso a

Amon Goeth: Il Macellaio di Płaszów

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  Ero incerto se portare questo contenuto su Amon Goeth sopranominato il Macellaio di Plaszow. Ma alla fine ho ritenuto giusto raccontare a mio modo di questo infimo personaggio, in un giorno così particolare come il 27 gennaio ''Giorno della Memoria''. Per chi ha visto il film Schindler's List di Steven Spielberg, probabilmente sa chi era Goeth, grazie all'acclamata interpretazione di Ralph Fiennes. Goeth, criminale di guerra e militare austriaco. Ufficiale nazista, fu SS-Hauptsturmführer (capitano) e comandante del campo di concentramento di Płaszów vicino a Cracovia.  Nato nel 1908 da una famiglia borghese, a 22 anni Amon Göth entrò a fare parte del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori austriaco e nello stesso anno si iscrisse alle SS austriache La sua carriera militare fu veloce: il 14 luglio 1941 venne nominato Untersturmführer (equivalente di sottotenente). Göth vantava l'esperienza dei campi di sterminio di Bełżec, Sobibór e Treblinka

Ipazia: La Filosofa Matematica Linciata dai Cristiani .

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 Ciao navigatori, piccolo traguardo dei 115 iscritti, invito chi non l'avesse ancora fatto a iscriversi e lasciare un like se il video sarà di tuo gradimento. Nella primavera del 415 d.c, un efferato crimine scosse la città d' Alessandria: dei fanatici cristiani, probabilmente stessi monaci assassinarono la filosofa e matematica Ipazia. I resti del suo corpo furono poi bruciati. La colpa di Ipazia, quella forse di essere una donna che parlava di filosofia, che aveva una mente dotata - per il popolino non era altro che una strega pagana con i suoi incantesimi. Così ci racconta quasi tre secoli dopo la sua morte la cronaca di Giovanni, vescovo di Nikiu, una diocesi del delta del Nilo. Ma chi era veramente Ipazia, e perché fu uccisa?   Ipazia nacque ad Alessandria d'Egitto nella seconda metà del IV secolo, incerte rimangono le sue origini, è chiaro un fratello di nome Epifanio. Noto è invece il padre, Teone, geometra, filosofo d'Alessandria, dedicandosi in particolare all

Orma di piede, Icnusa: così nacque la Sardegna

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Millenni o forse ancor di più milioni di anni fa vi era un Continente chiamato Tirrenide. Secondo i racconti dei viaggiatori dell'epoca, ella era una terra magnifica simile al quel Paradiso descritto di Adamo ed Eva, ricoperta da una natura generosa e abitata da uomini forti.  Una notte Dio o forse un'altra divinità decise di gettare la sua collera su questa terra, provocando una sorta di Tsunami. Le onde alte oltre decine di metri s'abbatterono con enorme furia sul Continente riuscendo a farlo sgretolare quasi tutto. Le colline e le stesse montagne furono praticamente sommerse. Quando ormai tutto sembrava avere fine, l'ira di Dio si placò, è poiché ancora una parte di quel Continente non voleva arrendersi, decise di porre sopra un suo piede riuscendo a salvare quel pezzo di terra. Di quel paradiso chiamato Tirrenide non rimase che un isola solitaria, da prima Iknùsa (che significa appunto 'a forma di piede o orma di piede ), poi in seguito con la variante Ichnus

LA STREGA ORSOLINA: PROCESSO IN ABRUZZO

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  Oggi il nostro viaggio inerente ai processi della Santa Inqusizione ci porta nella bellissima terra dell'Abruzzo. La protagonista (per sua sfortuna) fu una ragazza di nome Orsolina di Pasquale , una delle storie più eblematiche di caccia alle streghe nell'anno del Signore 1612, in quel di Miano. Orsolina ''fama tirsta', che secondo le accuse e testimoni del processo era una poco di buono, poiché diede alla luce dei bambini senza mai aver avuto un marito. Come tante altre ragazze dell'epoca si appassiona alla conoscenza delle erbe naturali. Lei stessa aiuta delle giovani donne ad abortire tramite pratiche arcaiche. Ha una figlia, ed è sempre pronta ad accudire i bisognosi come una certa Francesca ''spiritata da un anno'',ma che probabilmente soffriva di crisi epilettiche.  Si racconta che fosse sufficiente che Orsolina le sussurrasse poche parole all’orecchio, che Francesca riuscisse a ritrovare quella serenità perduta. Un miracolo fatto davant

Pedro Oliva Ramírez: Un viaggiatore Interdimensionale

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Esistono altri universi paralleli? In molti racconti fatti da alcuni viaggiatori sembrerebbe proprio di si, i quali sarebbero stati portati oltre i confini, in realtà differenti dalla nostra. Non ho intenzione di esporre teorie complicate sui viaggi interdimensionali o le complessità di ciò che potrebbe comportare. Quello che ho sempre voluto fare è raccontare delle testimonianze trovate in giro per la rete. Ovviamente ognuno è libero di crederci o no. Pedro Oliva Ramírez: Un viaggiatore Interdimensionale Il 9 novembre del 1986, intorno alle 23:00, un'auto stava percorrendo una strada rurale in direzione da Siviglia  verso la città di Alcala de Guadaira in Spagna. L'autista era un certo Pedro Oliva Ramirez,  tornando a casa da un viaggio d'affari. Conosceva bene quella strada, l'aveva fatta decine di volte anche al buio, eppure avrebbe incontrato qualcosa che gli avrebbe cambiato la vita. Mentre si accingeva a fare una curva, disse che quella stretta strada a due c

SANTA INQUISIZIONE: PROCESSO A DOMINIGA FIGUS, AL ROGO

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Un secolo circa prima del processo da parte della Santa Inquisizione   a Julia Carta , ce ne fu un altro ai danni di Dominiga Figus , che al contrario della Carta fu arsa viva nella piazza della Cattedrale di Cagliari, nel bellissimo quartiere di Castello. Dominiga Figus era natia di Sinnai, le cronache raccontano che fosse l'amante del ricco possidente Truisco Casula, che stanco delle angherie della potente famiglia Zapata decise di ribellarsi, dove Dominiga prestava servizio. A quel tempo i Zapata erano immischiati nei malaffari dell'aristocrazia cagliaritana. Ma grazie al processo   che l'inquisitore Andrea Sanna stava portando avanti contro Dominiga Figus e Truisco Casula, le voci contro i Zapata caddero di importanza. Dominiga Figus fu accusata di essere un'adoratrice del demonio e creatrice di sortilegi e maledizioni. Truisco Casula, invece, sotto tortura confessò di essere dedito alla Magia Nera, arte che aveva appreso da sua madre, e di venerare Juame Zullano

Lancashire: Il processo alle streghe più inquietante d'Inghilterra

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Nove donne e due uomini furono processati e giustiziati per stregoneria nel 1612 vicino a Pendle nel Lancashire . Fu definito dagli storici come il processo alle streghe più inquietante d'Inghilterra. Le persone incriminate furono: Elizabeth Southern in Demdike; Elizabeth Device figlia dei Demdike; James Device il fratello più giovane di Elizabeth; Alice Device; Anne Whittle in Chattox; Anne Redferne figlia dei Chattox; Alice Nutter; Jane Bulcock; John Bulcock figlio di Jane Bulcock; Katherine Hewitt in Mould-heels;  Isabel Robey,  Margaret Pearson.     Margaret Pearson, l'ultima della lista fu prima processata per omicidio, poi per stregoneria. Degli altri capi d'accusa fu rea di aver fatto un incantesimo a un suo vicino di casa e posseduto un cavallo . Assolta per le prime due accuse, fu comunque condannata per gli ultimi due reati: la donna fu condotta all'interno di una gogna presso i mercati di Clitheroe, Padiham, Colne e Lancaster per quattro giorni consecutivi