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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Erzsébet Báthory: la contessa Vampiro

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Quello che sto per andare a raccontare sembra la trama di un film Horror - Splatter, invece è la storia di Erzsébet Báthory, la contessa che amava: il sangue delle vergini per non invecchiare.  Bathory era già famosa per atti di tortura e omicidio di servi e contadini, ma il suo titolo e i parenti di alto rango l'avevano resa intoccabile. A seguito della sua ossessione per il sangue e per non invecchiare fu denominata la Contessa Dracula. La Contessa è stata inserita nel Guinness World Records come la donna assassina più prolifica della storia, una vera serial killer. Alcuni storici asseriscono che abbia ucciso 600 donne. Sappiamo che la contessa Báthory nacque in Transilvania nel 1560 da una illustre famiglia. Probabilmente a causa delle unioni tra consanguinei, Erzsébet  aveva ereditato una preoccupante pazzia, sfociata poi in violenza, molti suoi familiari mostravano segni di epilessia, schizofrenia e altri disturbi mentali All'età di 15 anni, venne data in sposa al cont

L’efferato Omicidio a Radlett in Inghilterra

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L'omicidio di Radlett, noto anche come omicidio di Elstree, fu un assassinio avvenuto nel 1823 a Radlett, nella contea dell'Hertfordshire, in Inghilterra.  La vittima, William Weare, fu uccisa nella cittadina e il corpo gettato dal killer in uno stagno. Il crimine divenne un caso nazionale, al punto da essere oggetto di numerosi pubblicazioni e spettacoli teatrali. Tale caso costituisce un aspetto fondamentale della pena capitale in Gran Bretagna nel 1800. L'omicidio di William Weare Thurtell invitò Weare a trascorrere un fine settimana per una partita a poker assieme ad alcuni amici in un cottage di proprietà di William Probert. John Thurtell era figlio dell'allora sindaco di Norwich. Si diceva che avesse una vita abbastanza agiata, è incallito giocatore d'azzardo.  Proprio nei confronti dell'avvocato William Weare, nutriva vecchi rancori dovuti a precedenti partite. Thurtell lo accusava di aver barato a una partita di carte, sottraendogli ingiustamente 300

Le STREGE DI VENEGONO: AL ROGO 7 DONNE

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   Con la bolla di Papa Giovanni XXII, Super illius specula (Avignone, 1326), la magia fu considerata non più una pratica per persone superstiziose, ma divenne per la chiesa un fenomeno da eliminare e debellare come un morbo pestilenziale.  La lotta alle presunte streghe è un affare dell'Inquisizione, un'istituzione ecclesiastica che ha il compito di indagare e punire i cosiddetti peccatori e adoratori del maligno. Nei secoli purtroppo si è rivelato, un potere infimo capace di scagliarsi solamente contro la povera gente! La tortura è l'atto più disumano e crudele per estirpare una verità che non esiste. Anche il processo alle streghe di Venegono viene celebrato con le regole del Malleus Maleficarum, fino al totale annullamento psicofisico delle sue vittime.  I verbali del processo sono datati 20 marzo 1520, nel castello del conte Fioramonte Castiglioni, per fatti accaduti a partire dal 1513. Come spesso accadeva, anche per la vicenda di Venegono, il processo inquisitori