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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

Leggende sarde: La terrificante vicenda di “Luxia Arrabiosa”

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Oggi vorrei tornare a parlare di leggende che riguardano la Sardegna : la terrificante vicenda di “Luxia Arrabiosa”. Luxia Arrabiosa è una delle figure femminili sarde più spaventose, figura connessa al territorio di Morgongiori, in provincia di Oristano, ove sono collocati dei millenari Menhir. Dai racconti a noi pervenuti sappiamo che ella è descritta come un avara e ricca strega, che risiedeva all'interno di un nuraghe circondata dalle sue immense ricchezze. La leggenda narra che volutamente si trasformò in una cicala, per la delusione di avere perso un suo prezioso fuso magico. Una figura controversa: si dice che Lucia, questo era il suo nome originario, fosse una ragazza di incontaminata bellezza. Ogni giorno andava sul colle Prabanta, per lavorare e cuocere il pane. Proprio al ritorno e ogni mattina all'andata, nei pressi di Monta Arci vi era una grotta nascosta nel quale viveva un fauno, che si era innamorato perdutamente di lei . Il Fauno è una divinità della natura ap

La Voisin: I suoi veleni e morte per Rogo

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  Catherine Monvoisin, conosciuta come "La Voisin" è celebre perché coinvolta nello scandalo degli affari dei veleni, nei quali videro implicati un discreto numero di aristocratici, condannati con l'accusa di ''avvelenamento e stregoneria''.    In concomitanza al verificarsi di bancarotta dell'attività commerciale del marito, un noto gioielliere e commerciante di seta, avente il negozio a Pont-Marie a Parigi.  La Voisin per sostenere la sua famiglia intraprese la carriera di chiromanzia. Ella si occupò anche di medicina, in particolare ostetricia. A capo di una rete di indovini a Parigi, i quali fornivano veleni, afrodisiaci, aborti, presunti servizi magici; messe nere a clienti facoltosi. Per soggiogare ancor più i clienti, si fece fare un abito di velluto rosso, ricamato con delle aquile in oro, a un presso esorbitante per l'epoca di 1 500 sterline. Il suo business comprendeva la vendita di vendere amuleti e raccomandare pratiche magiche di

Anatole Deibler diari del più grande boia di Francia

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  Il Boia , quella figura funesta, che per certi versi nel corso dei secoli ha vissuto di luce propria malgrado protagonista di lugubri racconti. Oggi parliamo del più grande Boia di Francia Anatole Deibler, che nella sua carriera di giustiziere della morte si dilettava a segnare con ossessionante scrupolosità le persone che conduceva al patibolo. A fine del 1800 e inizi del 1900, Anatole Deibler divenne l'incubo più temuto di tutti i criminali parigini e della Francia stessa. L'uomo, in base ai suoi appunti ha tagliato la testa a 299 persone. L'avvento della macchina fotografica lo ha reso una celebrità dell'epoca. Il suo diario conteneva foto dei peggiori criminali che per mano sua aveva spedito all'inferno. Volti di persone da cui si trapela la paura nell'attesa di conoscere la propria pena a poche ore da salire sopra il palco della morte. Altri ugualmente disperati, perché la loro morte veniva commutata con il carcere a vita e lavori forzati in qualche