La Solitudine di Luigi XVI: Un Uomo Incompreso

Cosa resta di un re quando il trono si svuota, e la folla non applaude più? Luigi XVI, l’uomo che doveva incarnare la forza della monarchia, si trovò invece a regnare nel tempo dell’incomprensione. Più artigiano che politico, più marito timido che sovrano assoluto, visse i suoi ultimi giorni nella solitudine più profonda. Non era nato per la gloria, ma per la quiete. Eppure, la Storia non lo ascoltò mai davvero. In quel carcere, prima della fine, forse per la prima volta fu davvero se stesso: non un re, ma un uomo. Fragile, silenzioso, umano." Luigi XVI, il re di Francia, è spesso ricordato per la sua fine tragica, ma pochi si soffermano sul suo cuore solitario, sulla sua profonda inadeguatezza in un mondo che non riusciva a comprendere. Un uomo dalla mente semplice, con un'anima fragile, intrappolato nelle mura di Versailles, una prigione dorata dove il suo spirito si perdeva. Fin dalla giovinezza, Luigi XVI fu un uomo di pochi desideri. Non bramava il potere, non cercava la...