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La VERITA' su re Artù

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Re Artù è uno dei personaggi più famosi della storia del Regno Unito, il suo mito connesso dalle antiche leggende celtiche ha ispirato molti fantasy e romanzi. Ma chi era veramente re Artù, e cosa significa la sua storia per noi oggi? Tra origini e leggenda  Le origini di re Artù sono incerte e avvolte nel mistero. Si dice che fosse un re celtico che ha governato in Britannia nel V o VI secolo d.C., ma non esiste alcuna prova storica che confermi questa teoria. La prima menzione scritta di Artù risale al XI secolo, nel poema epico "Historia Regum Britanniae" di Goffredo di Monmouth. Da allora, la leggenda di re Artù è stata tramandata oralmente per secoli, e molte varianti sono state create e modificate nel corso del tempo.    I cavalieri della Tavola Rotonda Uno degli elementi più iconici della leggenda di re Artù è la Tavola Rotonda , intorno alla quale si riunivano un gruppo di cavalieri che servivano il re e proteggevano il regno dai nemici. I cavalieri della Tavola R

MEDIOEVO: L'AMORE CARNALE VIETATO

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In epoca medievale il sesso era pressoché un tabù, c'erano così tante restrizioni che è un miracolo che non ci siamo estinti. Le uniche persone a cui era permesso un amplesso o fare l'amore erano quelle coppie che avevano scambiato i voti matrimoniali .  Prima del matrimonio, specialmente nell'Alto Medioevo, tutto ciò era concepito come peccato molto grave. In effetti, chiunque fosse stato sorpreso a formicare poteva essere giustiziato con lo sventramento! REGOLE FERREE  Oltre a decidere chi poteva fare sesso, la chiesa aveva stabilito delle regole ferree di c ome doveva essere compiuto l'atto. Il mondo ecclesiastico considerava un rapporto carnale tra due coniugi, con il fine di procreare. Ciò significava che le persone non potevano farlo per puro piacere, tutto questo era peccato molto grave! Un altro peccato era quello di avere un atteggiamento troppo osé in camera da letto. Tra i due solo l'uomo doveva essere predominante, la donna aveva il compito di rimanere

DIVORZIO MEDIEVALE: finché COMBATTIMENTO non ci Separi

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Per quanto un evento malinconico, da sempre il divorzio è stato fonte d'ispirazione per scrittori di drammi e commedie nel corso dei secoli, basta citare Euripide fino a passare a Shakespeare e arrivare ai film di Hollywood.  Anni or sono un professore di inglese all'Università dell'Oklahoma fece una sensazionale scoperta, trovando un manoscritto medievale tedesco di Talhoffer   che stabiliva le regole per un "divorzio per combattimento".  Il divorzio in epoca medievale poteva comportare la morte tra uno dei coniugi. Le regole del divorzio medievale per combattimento Il manoscritto nel 1467 cita molti casi di combattimento per divorzio: faceva parte di una legge germanica che che trattava le accuse tra due parti, in cui non c'erano testimoni o confessioni. Chicchessia avesse vinto il duello era ritenuto nel giusto. Di solito, il duello avveniva in questo modo: il marito veniva posto in un buco profondo 1 metro all'altezza della vita, con una mano legata

Clero Medievale: Unico Moto Bere e Formicare

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  Nel luglio del 1531, John Longland, vescovo di Lincoln , si recò all'abbazia agostiniana di Missenden nel Buckinghamshire. Gli fu affidato il compito di convocare un tribunale speciale per indagare sulle voci che giravano nel villaggio riguardo le perversioni di alcuni monaci . In poco tempo sarebbe venuto fuori uno scandalo! Un canonico locale, un certo Robert Palmer, fu accusato di avere avuto una relazione carnale con una donna sposata, Margaret Bishop. Una volta interrogato del vescovo, il sacerdote ammise di aver socializzato con Margaret, ma insistete sul fatto di essere stato per la donna solamente una guida spirituale. Nel tentativo di sfuggire alla scomunica, Palmer fece cadere le colpe su un altro abate, un certo John Fox , reo secondo il sacerdote di essere stato compagno di letto di Margaret.   L'abate negò fermamente la controaccusa, ma fu  inquisito per altri reati, tra cui nepotismo, cattiva condotta finanziaria, Concluse le indagini, il vescovo Longland im