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Visualizzazione dei post da 2022

Maria Mangrofa: la strega della Sardegna che si cibava di Fanciulli

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  Si narra in un tempo passato in Sardegna   che prima di nascere   Orosei,   ci fosse un piccolo villaggio   di nome Riunas  nel quale vivevano persone alte anche 5 metri. Quando l'uomo, quello simile a noi venne a conoscenza di questo luogo ancestrale, i giganti deciso di abbandonare il villaggio, alcuni si nascosero in grotte impervie e mai più videro la luce. Assieme a loro viveva una donna   Maria Mangrofa,   protagonista di avvincenti storie che riguardano  le leggende sulla Sardegna. Vi è anche un'altra versione che si discosta un po da quella appena narrata : i giganti  non erano nient'altro  che i costruttori di nuraghi  con le loro mogli gigantesse. Alcuni asseriscono che avessero un aspetto orribile, per questo esiliati volutamente da altre persone. Nel momento che i giusti (si fa per dire) tornarono, gli uccisero, altri, come Maria Mangrofa, vollero non allontanarsi non troppo dal loro villaggio. La donna trovò riparo presso una piccola collina,  Santa Lucia , a

10 Fatti sulla VITA di ANNA BOLENA

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 Anna Bolena è uno dei personaggi storici più discussi. Dotata di un grande charme, ammaliò lo stesso re Enrico VIII, lasciando la moglie e andando contro il papa per sposare Anna Bolena. Per certi versi  Elisabetta I  , sua figlia, non riuscì mai a togliersi quell'ombra grande figura che era sua madre. Anna Bolena! Prima di convogliare a nozze con Enrico VIII, la vita della Bolena era tutt'altro che noiosa. Anna era una giovane donna brillante. Considerata quasi un'arrampicatrice sociale, avendone beneficio tutta la sua famiglia. Diventata regine fece tutto il possibile per non far terminare il matrimonio con Enrico VIII. Ma sappiamo qual è stata la sua tragica fine. 1. Anche sua madre andò a letto con Enrico VIII Gli oppositori più accaniti di Anne sostenevano che il suo futuro marito fosse andato a letto con sua madre, Elizabeth Boleyn , contessa del Wiltshire.  Più di una voce sostenne questa teoria: Enrico VIII ebbe rapporti con tre donne della famiglia Bolena: la ma

Dai DENTI di HITLER la PROVA della sua MORTE

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Nel 2018 degli Scienziati francesi hanno analizzato dei frammenti di denti appartenenti ad Adolf Hitler. La storia ci racconta che nell'aprile del 1945, il Fuher morì dopo aver preso del cianuro ed essersi sparato alla testa. Grazie ai denti del dittatore si è potuto appurare la causa della sua morte, e se quel corpo bruciato apparteneva davvero ad Adolf Hitler. Hitler è morto nel suo bunker a Berlino, c'è però un'altra versione che affermerebbe che il Furher sarebbe riuscito a fuggire in Argentina . Quando le forze russe conquistarono Berlino, Hitler aveva già come piano di suicidarsi tramite pillole al cianuro fornite dalle SS. Così il 30 aprile 1945 il dittatore e sua moglie Eva Braun , furono trovati nel bunker, con un foro di proiettile nella tempia. Dopo vari negoziati, gli archivi segreti russi e gli stessi servizi segreti sovietici concessero ai ricercatori di esaminare un frammento di cranio e denti di Hitler. Il cranio aveva un foro dovuto da un colpo di proiett

DIARIO di Mastro Franz Schmidt: un BOIA del XVI secolo

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La vita quotidiana di un boia medievale non era per niente facile. Oltre a tagliare teste e spezzare ossa, spesso venivano chiamati per curare delle ferite o mettere apposto delle fratture. Per i condannati a morte, talvolta divenivano delle guide spirituali, aiutando i condannati ad accettare il loro destino e chiedere perdono a Dio. Eppure erano mal visti del resto della comunità, ma come si dice  "È un lavoro che qualcuno doveva pur fare" Ma qual era l'animo di un boia prima di eseguire una condanna a morte? Come viveva la sua condizione di carnefice all'interno di un villaggio? Per fortuna abbiamo dei documentati dettagliati scritti in prima persona da questi personaggi, tra cui quello del famoso boia '' mastro Franz Schmidt'', boia nella Norimberga del XVI secolo.  Schmidt offre uno strano e raro scorcio della vita quotidiana e delle pratiche di un carnefice medievale L'immagine stereotipata di un carnefice del XVI secolo è quella di un ti

Vivere a Versailles: LUIGI XIV AMAVA UMILIARE I CORTIGIANI

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 Durante il periodo di massimo splendore dal 1682 al 1789, Versailles non rappresentava soltanto un palazzo , mail centro del potere reale francese. Reali, nobili e funzionari statali francesi vivevano insieme nel vasto edificio.  Eppure, come si dice non è tutto ora quello che luccica. Spesso i cortigiani erano costretti a subire un elaborato sistema di strane regole di etichetta, volte a stabilire il re come una figura onnipotente, i suoi cortigiani come servi compiacenti. Nato inizialmente come residenza di caccia, se pur regale, presto Versailles divenne il palazzo preferito di re Luigi XIV.  Da giovane, Louis trasformò il sito in un palazzo degno di un Re Sole e vi trasferì la sua corte e gli uffici governativi nel 1682. La Cerimonia del Mattino  Vedere il re o la regina alzarsi dal letto era un rito. Durante la leva (ossia risveglio ufficiale), i cortigiani di alto rango e membri della famiglia reale avevano il compito di consegnare al re i suoi vestiti o tenergli uno specchio m

La PUZZA dei Cortigiani di Versailles nel XVII secolo

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La definizione di igiene è cambiata nel corso dei secoli e anche alcuni odori, ma se per magia venissi catapultato in una grande città europea del XVII secolo come per esempio Parigi o Londra, la prima cosa che noteresti è l'odore sgradevole che perversava nelle strade. La situazione anche all'interno delle case era problematica è lo era ancora di più in luoghi come la stessa Versailles che per certe occasioni, o meglio quotidianamente la puzza diventava insopportabile.  Migliaia di persone frequentavano quotidianamente il palazzo, fino a cinquemila quando c'era un ricevimento, non mancavano le scene di persone che defecavano in luoghi a noi impensabili: dietro le tende o negli angoli di una scala, oppure ancora meglio nei vasi delle piante. Versailles un pozzo nero a cielo aperto I servitori dovevano raccogliere ogni genere di cosa lasciata dai nobili, compresa i loro rifiuti organici. Per riportare almeno il pavimento  a un certo decoro vennero commissionati decine di lu

I BAGNI DI LUIGI XIV

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  I BAGNI DI LUIGI XIV Il Re Sole  si fece costruire un intero appartamento al piano terra di Versailles a scopo di balneazione. C'era persino l'acqua corrente e in mezzo una grande vasca di marmo, in cui trascorreva molte ore in compagnia di Madame de Montespan. Nello stesso appartamento erano presenti altre vasche più piccole, nelle quali Louis poteva fare il bagno in compagnia di un amico o di due nuove amanti. La grande vasca di Luigi XIV era ottagonale è costituita da un unico blocco di marmo. Vi si accedeva per mezzo di quattro piccoli gradini, nei due fori usciva l'acqua corrente. Questa incredibile opera è ancora presente a Versailles.  FARE IL BAGNO IN ACQUA CALDA ERA PERICOLOSO Effettivamente qualche nobile ci teneva alla propria igiene personale, e si prestava a fare il bagno, ma non si lavava così frequentemente come una persona attuale. Si pensava che fare il bagno con l'acqua calda fosse dannoso per la salute. L'acqua calda apri i i pori della pelle.

L'ORIGINE NORDICA DEL NATALE

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Le tradizioni natalizie sono un connubio di usanze che hanno origine da altre credenze, come quelle dell'Antica Roma. Ma Roma è solo una parte della storia, perché nel corso dei secoli il Natale ha assorbito una serie di tradizioni dai popoli pagani germanici e successivamente da quelli norvegesi che hanno dominato l'Europa occidentale negli anni successivi al crollo dell'Impero Romano.  Lo YULE Ogni dicembre i Vichinghi celebravano il solstizio di mezzo inverno  Lo YULE , chiamata come la notte più lunga dell'anno. La celebrazione includeva bevute, banchetti, canti, giochi,  sacrifici per gli dei e gli spiriti degli antenati per 12 giorni di fila. Tale tradizione veniva denominata "Yule" che in norvegese si pronuncia Jul, per indicare il Natale. Termine norreno era yulblót. Le parole Yule e Yuletide sono spesso usate come alternativa al Natale o alle festività natalizie. "Happy Holidays", "Merry Christmas", " Have a Cool Yule"

L'albero di Natale della regina Charlotte

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L'8 dicembre come da tradizioni migliaia di persone nelle proprie case addobberanno il loro Albero di Natale. Ma come e da chi è nata la tradizione dell'albero di Natale in Europa? C'è da dire che ci sono due versioni che comunque vanno a connettersi. La prima ha origine nel 16 secolo in Alsazia (Francia). Gli abitanti dei villaggi nel periodo natalizio erano soliti sistemare dei piccoli abeti al centro delle piazze. Negli anni successivi la tradizione inizia a essere così sentita, che per la prima volta il 21 dicembre del 1568, il principe emise una legge per  i proteggere le foreste con guardie armate, in modo che le persone   non potessero tagliare  a loro piacimento gli alberi. RITORNO AL PAGANESIMO La devozione degli alberi sempre verdi ha origine pagane, anche i romani il 25 dicembre utilizzavano piante sempre verdi per celebrare il Solstizio di Inverno e il ritorno dell'invincibile Dio Sole, il Sol Invictus. Nel 1642 nella Cattedrale di Strasburgo il predicatore

Igiene : quanto erano sporchi i nostri antenati?

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In un passato non tanto lontano, l'igiene era un optional, la maggior parte delle persone non aveva un rapporto idilliaco con l'acqua. ma è vero tutto questo? Sporcizia e pigrizia Quando si pensa ai secoli scorsi, una delle prime domande che sorgono spontanea è quella della toilette,  luogo dove le persone potevano espletare i loro bisogni.  Fino a tempi relativamente recenti (mi riferisco ai nostri nonni o bisnonni), la maggior parte delle case non era dotata di bagni interni o acqua corrente. Gli individui in passato, quindi, avevano abitudini igieniche piuttosto diverse dalle nostre. Nel medioevo, non era raro che all'interno delle case ci fosse un ripostiglio o angolo dove le persone potevano andare a fare i propri bisogni. Alcuni dei più ricchi, nello stesso periodo possedevano le prime forme di condutture, che trasportavano acqua sporca e rifiuti umani in un pozzo nero. Nonostante queste primissime prototipi di servizi igienici interni, la maggior parte della gente

L'Ultima ora Angosciante di Luigi XVI

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«Signori, sono innocente di tutto ciò di cui vengo incolpato. Auguro che il mio sangue possa consolidare la felicità dei francesi.» S i disse che Luigi XVI tenne gli occhi aperti  per tutta la notte, fissi  che guardavano il vuoto. All'alba, ormai rassegnato al suo destino, raccomandò la sua anima a Dio per intercessione di un prete che come per altri condannati aveva il compito pastorale di donare parole di conforto. L'attesa per il sovrano diventa straziante. Qualche ora dopo fatto uscire dalla cella nella Torre del Tempio , venne scortato per la sua esecuzione. A differenza di altri condannati alla pena capitale, gli fu concesso di sedere in una carrozza e non in una carretta. La carrozza era quella del sindaco accompagnato dal suo confessore, Henry Essex Edgeworth de Firmont, e dal tenente Lebrasse. L'unico vantaggio per cercare di eludere le umiliazioni della folla, ma anche per ragioni di sicurezza. Nella fredda e nebbiosa mattina del 21 gennaio 1793, il re di Fran

10 Storici PERSONAGGI che Morirono VERGINI

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Negli ultimi ann i l'asessualità è in continuo aumento . Nel corso della storia abbiamo letto di personaggi importanti: filosofi, compositori, artisti e scrittori di essere rimasti tutta la vita single sposate e on avere avuto nessun rapporto con altre persone. Questo comportamento, se pur può sembrare strano fa parte della quotidianità. Ebbene ricordare che la sessualità per ognuno di noi è differente, per altri c'è di meglio a cui pensare.  10 Storici PERSONAGGI che Morirono VERGINI  1 Isaac Newton La presunta asessualità di Isaac Newton è narrata nel corso della sua esistenza e sul suo stile di vita. Di rigidi pensieri religiosi, non si sposò mai, il suo tempo lo impegnava quasi esclusivamente nelle sue ricerche scientifiche. Sembrava che non ci fosse spazio per alcun altro desiderio di tipo carnale. 2 Emily Brontë Morta a soli 30 anni, Emily Bronte divenne una famosa scrittrice grazie al suo unico romanzo '' Cime Tempestose ''. Di salute cagionevole, la s

MEDIOEVO: L'AMORE CARNALE VIETATO

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In epoca medievale il sesso era pressoché un tabù, c'erano così tante restrizioni che è un miracolo che non ci siamo estinti. Le uniche persone a cui era permesso un amplesso o fare l'amore erano quelle coppie che avevano scambiato i voti matrimoniali .  Prima del matrimonio, specialmente nell'Alto Medioevo, tutto ciò era concepito come peccato molto grave. In effetti, chiunque fosse stato sorpreso a formicare poteva essere giustiziato con lo sventramento! REGOLE FERREE  Oltre a decidere chi poteva fare sesso, la chiesa aveva stabilito delle regole ferree di c ome doveva essere compiuto l'atto. Il mondo ecclesiastico considerava un rapporto carnale tra due coniugi, con il fine di procreare. Ciò significava che le persone non potevano farlo per puro piacere, tutto questo era peccato molto grave! Un altro peccato era quello di avere un atteggiamento troppo osé in camera da letto. Tra i due solo l'uomo doveva essere predominante, la donna aveva il compito di rimanere

MORTI per 20 minut: Si Risvegliano, HO Visto GESÙ

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Sono sempre tanti i racconti di premorte, di persone clinicamente decedute, poi al loro risveglio raccontano addirittura di aver incontrato Gesù.  I protagonisti sono due ragazzi americani Zack di 17 anni e Robert di 10. Quella di Zack è una storia che sa dell'incredibile, una mattina mentre era a scuola in palestra per l'ora di ginnastica,  all'improvviso il ragazzo ebbe un malore, e si accascia a terra. La situazione appare da subito drammatica, Zack non mostra nessun segno di ripresa, anzi all'arrivo dei paramedici, la diagnosi è tragica '' arresto cardiaco''. Eppure, Zack è sempre stato un vero sportivo, conduceva una vita sana, ma il suo cuore decise di fermarsi, 20 minuti; un'eternità che voleva dire '' essere clinicamente morto''. Ricoverato in rianimazione, il ragazzo rimane in coma profondo per 72 ore! I medici di fronte alla disperazione dei genitori, riferiscono che pur risvegliandosi, a causa dell'assenza di ossigeno