La PUZZA dei Cortigiani di Versailles nel XVII secolo


La definizione di igiene è cambiata nel corso dei secoli e anche alcuni odori, ma se per magia venissi catapultato in una grande città europea del XVII secolo come per esempio Parigi o Londra, la prima cosa che noteresti è l'odore sgradevole che perversava nelle strade.

La situazione anche all'interno delle case era problematica è lo era ancora di più in luoghi come la stessa Versailles che per certe occasioni, o meglio quotidianamente la puzza diventava insopportabile. 

Migliaia di persone frequentavano quotidianamente il palazzo, fino a cinquemila quando c'era un ricevimento, non mancavano le scene di persone che defecavano in luoghi a noi impensabili: dietro le tende o negli angoli di una scala, oppure ancora meglio nei vasi delle piante.

Versailles un pozzo nero a cielo aperto

I servitori dovevano raccogliere ogni genere di cosa lasciata dai nobili, compresa i loro rifiuti organici. Per riportare almeno il pavimento  a un certo decoro vennero commissionati decine di lucidatori per far risplendere il parquet  con cera colorata.

Un'altra causa dei cattivi odori erano i pozzi neri. Al calare della sera poi, nelle proprie stanze, i cortigiani avevano i vasi da notte, che spesso adoperavano anche per i loro bisogni giornalieri. 

 I loro appartamenti comprendevano un piccolo vano, a volte utilizzato anche per riporre la biancheria o le candele, in cui veniva collocata la famosa sedia da toilette, conosciute come chaise percé, poiché mentre il sovrano espletava i suoi bisogni, riceveva consiglieri e uomini d'affari.

Nessun imbarazzo, anzi tutta quanta la famiglia di Luigi XIV possedeva una sedia - toilette. Di chaise percé Versailles né aveva circa 274. È immaginabile l'odore all'interno di ognuno di questi oggetti. Ovviamente c'era il personale dedito solo a ripulire questa sedie, ma questo non era sufficiente per il tanfo che questi oggetti emanavano.

I cortigiani di solito dovevano svuotare da soli i loro vasi da notte, e fare anche centinaia di metri lungo i corridoi di Versailles, per poi scaricare tutto nella fogna a cielo aperto. Poiché, specialmente in inverno era una seccatura fare troppi passi, i rifiuti organici all'interno dei vasi venivano gettati fuori dalle finestre. Una toilette più adeguata fu installata a Luigi XV, si diceva che avesse persino uno sciacquone.

I Bagni sudici di Versailles

All'interno di Versailles furono installati vari bagni pubblici, ma considerando il numero delle persone che risiedeva nella reggia e altri per affari, i bagni erano decisamente troppo pochi. Alcuni furono installati sotto le scale nella speranza che la ventilazione causata dai passanti tenesse lontani i cattivi odori. 

Purtroppo nulla di tutto questo ebbe un esito sperato.  Alcuni dei bagni erano talmente sporchi e maleodoranti che si diceva, che era quasi impossibile resistere per più di 2 minuti al loro interno!

A volte l'urina e altro trasudava nelle pareti e nei pavimenti. Col tempo divenne talmente forte che l'odore penetrava negli appartamenti vicini. Molti cortigiani fuggivano dalle loro stanze e si lamentavano, perché disperati da una situazione igienica insostenibile.

 Voltaire una volta alloggiò vicino a uno dei gabinetti pubblici, in cui venivano svuotati anche i contenuti dei vasi da notte. Il filosofo lo descrisse come "il cesso più puzzolente di tutta Versailles". Anche i tubi attraverso i quali i rifiuti organici dovevano essere trasportati si intasavano!

 Uno di quei tubi passava attraverso la Cuisine de la Reine, dove venivano preparati i pasti per la regina, lasciando un odore sgradevole nella stessa cucina. Quando diventò insostenibile entrare nei bagni pubblici, molte persone preferivano scaricare i propri bisogni in altre parti del palazzo, ad esempio nelle gallerie. Tutto ciò oltre a causare un terribile fetore, produceva ogni sorta di parassiti.

Per cercare di combattere il terribile fetore causato dai cortigiani, che proveniva anche dalle loro vesti e dai bagni sudici, si pensò di nascondere il tutto con dei profumi. A quanto pare la duchessa d'Orlèans ne usò così tanti che la Delfina svenne più volte a causa del tanto profumo irrespirabile.

 L'aria viziata si mescolava agli odori di profumi diversi, alcuni di per sé piuttosto terribili, e creavano un fetore difficile da sopportare. Per gli odori personali, i cortigiani portavano con sé dei piccoli sacchetti pieni di erbe profumate o petali di fiori.

Si decise inoltre di mettere Vasi con fiori profumati negli appartamenti e nei locali comuni, i loro profumi variavano a seconda delle stagioni. Anche le erbe venivano bruciate frequentemente per migliorare l'aria.

 UN NUOVO DECORO PER VERSAILLES

Oltre ai rifiuti lasciati dagli ospiti e dagli abitanti della Reggia, Versailles era sempre un cantiere aperto, in alcuni lati si respirava molta polvere e detriti causati dai lavori di costruzione. Si diceva che molti operai lasciavano volutamente graffi sul pavimento, tappezzeria e mobili secolari.

All'inizio del XVII, per dare un nuovo decoro a Versailles, furono cambiate quasi tutte le tende maleodoranti e tappeti, entrambi con odore di escrementi e urina. Anche i camini no erano da meno. Per questo la corte fu fatta trasferire in blocco in un'altra residenza, come Fontainebleau. 

Ci vollero più di 5 mesi per ridare un minimo di decoro all'intera reggia. Purtroppo quando il re la corte decisero di non muoversi più da Versailles, si ripresentò il problema, anzi la situazione divenne ancor più preoccupante.

 Un altro aspetto da non sottovalutare è quello che Versailles fu costruito vicino a degli acquitrini, perciò la terra in torno, compreso i giardini di solito emanavano odori sgradevoli specialmente con i primi caldi. Si dice che i cortigiani erano costretti a mettere il fazzoletto nel naso per passeggiare tra i viottoli del parco. Ovviamente nella stagione estiva non mancava l'odore acre alcuni di sudore provenire dai loro indumenti.

vivere a Versailles nel XVII secolo non era di certo facile per la scarsa igiene dei cortigiani e visitatori. Ed era ancor più un'impresa stabilire dei contatti fisici con le persone. A presto alla seconda parte!


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