Le PANAS: Le ANIME delle Donne MORTE durante il PARTO in SARDEGNA
La leggenda delle Panas è una delle più inquietanti e suggestive storie popolari sarde. Queste figure sono le anime delle donne morte durante il parto, condannate a vagare sulla Terra sotto forma di spettri. Le Panas sono descritte come donne che indossano una tunica bianca o un lenzuolo macchiato di sangue e che, ogni notte, si recano a lavare i panni dei loro bambini nei lavatoi o lungo i fiumi. La loro pena può durare sette anni o per sempre, quali costrette a ripetere questa azione come una sorta di purificazione.
Non si tratta solo di donne morte durante il parto, ma anche di quelle che avevano subito un aborto forzato. In queste leggende, l'incontro con una Pana durante la notte è considerato particolarmente pericoloso. Se qualcuno avesse osato parlare con una di esse, la sua pena sarebbe stata prolungata, rendendo la sua anima costretta a restare sulla Terra per altri sette anni.
Le Panas non sono solo entità da temere, ma anche da rispettare: la loro presenza era spesso un richiamo a non uscire di notte, sia per evitare la maledizione che per proteggersi da eventuali danni, poiché si dice che l'acqua che esse spruzzano possa scottare come fuoco.
Alcuni racconti narrano che queste figure non si limitano solo alle sponde dei fiumi, ma appaiono anche in luoghi sacri come i nuraghi o le chiese, conferendo loro un aspetto ancora più misterioso. Oltre alla paura, esiste anche un senso di rispetto nei confronti di queste anime sofferenti. Questa leggenda, come molte altre in Sardegna, mescola il mistero, il soprannaturale e la tradizione, affascinando e spaventando al contempo.
La leggenda che narra dell'incontro tra un pastore e una Pana è una delle più evocative della tradizione sarda. Si dice che una notte, mentre il pastore camminava solitario, incontrò il fantasma di una donna che, come tutte le Panas, vagava in cerca di redenzione. Il pastore, spaventato ma anche irriverente, si permise di schernire la figura spettrale, provocandola. La Pana, infuriata per la sua mancanza di rispetto, maledì l'uomo, e come conseguenza della sua offesa, sua moglie morì durante il parto, proprio come la Pana che aveva incontrato.
Questa leggenda non solo rafforza la figura della Pana come una creatura spettrale vendicativa, ma sottolinea anche l'importanza del rispetto verso le anime dei defunti, specialmente quelle che, secondo le credenze popolari, sono ancora legate alla Terra per motivi irrisolti. La storia del pastore funge da ammonimento per chiunque non tratti con rispetto le forze misteriose e i fantasmi del passato
La figura della Pana è profondamente legata alla cultura sarda, e in molte varianti della leggenda, le donne che morivano durante il parto, specialmente quelle che avevano partorito fuori dal matrimonio, venivano considerate “non volute” dalla comunità. In un'epoca in cui le norme morali e sociali erano severe, le donne che affrontavano una gravidanza fuori dal matrimonio venivano spesso emarginate e guardate con disprezzo. La morte di queste donne durante il parto veniva vista come una maledizione, e il loro spirito, intrappolato tra il mondo dei vivi e quello dei morti, si trasformava in una Pana.
Queste donne, ritenute colpevoli di aver violato le convenzioni sociali, erano condannate a vagare come spiriti, lavando i panni dei bambini che non avevano mai potuto accudire, ripetendo eternamente la stessa sofferenza che avevano vissuto. La loro anima non trovava pace, non solo a causa della morte prematura, ma anche per il giudizio morale che le accompagnava. La leggenda delle Panas non solo incarna il soprannaturale, ma riflette anche le punizioni sociali che queste donne subivano post mortem, visto che la società le considerava colpevoli di aver infranto le regole morali.
Il fatto che molte di queste donne avessero partorito fuori dal matrimonio aggiunge un elemento di tragico isolamento alla loro morte e successiva condanna, facendo sì che la loro anima restasse legata al mondo dei vivi, senza mai trovare la pace. Questo aspetto delle Panas ne accentua l'aspetto spettrale e vendicativo: si dice che il loro spirito non fosse solo legato alla sofferenza del parto, ma anche alla punizione della marginalizzazione sociale.
In conclusione, la leggenda delle Panas diventa un ammonimento, non solo rispetto alle forze sovrannaturali, ma anche al pericolo di emarginare e giudicare le persone in modo severo senza compassione, in particolare le donne vulnerabili.
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