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Toro di Falaride: Una delle Torture più atroci e Infami della Storia

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  il Toro di Falaride (o Tormento di Falaride) è stato uno dei dispositivi di tortura più infami dell'antichità. Prende il nome da Falaride, un tiranno di Agrigento, in Sicilia, che governò intorno al VI secolo a.C. L'invenzione dello strumento è attribuito a Perillo di Atene, un fonditore di ottone Il Toro di Falaride era una statua di bronzo in forma di toro, progettata in modo da poter far entrare una persona all'interno. La vittima veniva introdotta all'interno del toro attraverso una porta sul retro e veniva quindi rinchiusa al suo interno. La statua di bronzo veniva poi riscaldata dal fuoco piazzato sotto di essa, facendo sì che l'interno si scaldasse fino a temperature estreme. La vittima all'interno del Toro veniva lentamente arrostita e bruciata dal calore, provocandone la morte in modo atroce. Si dice che il suono del grido di agonia della vittima assomigliasse  al muggito di un toro, e fosse udibile all'esterno, amplificando così la sensazione di

Post Ghigliottina: quanto si rimaneva Coscienti?

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La teoria secondo cui le teste mozzate con la ghigliottina rimangano coscienti per alcuni minuti dopo l'esecuzione è un argomento di dibattito scientifico e storico. Tuttavia, non ci sono prove concrete per supportare tale teoria, e la comunità scientifica generalmente respinge questa idea. Quando la ghigliottina veniva utilizzata come metodo di esecuzione, il colpo repentino della lama causava un rapido distacco della testa dal corpo. Questo avrebbe interrotto immediatamente l'afflusso di sangue e di ossigeno al cervello. Senza un flusso sanguigno adeguato e l'approvvigionamento di ossigeno, la coscienza e la consapevolezza si estinguono rapidamente. Il famoso caso che riguardava l'esperimento condotto dal dottor Beaurieux su Henri Languille nel 1905, nel quale la testa del decapitato sembrava muovere le palpebre degli occhi, è importante notare che le testimonianze e gli aneddoti di quell'epoca possono essere soggetti a interpretazioni e ricordi distorti. È nece

Le 5 TORTURE più ORRENDE al tempo dei TUDOR

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  Quando pensiamo al Medioevo, l'associamo all'epoca dei grandi castelli, alla superstizione e alcuni dei più orrendi metodi di tortura che potessero esistere. Nel corso dei secoli, in tardo medioevo, le punizioni corporali diventarono ancor più sadiche, specialmente per i criminali nell'Inghilterra dei Tudor, a volte anche per innocenti. Si dice che alcuni dei nuovi metodi di punizione corporali furono escogitati dallo stesso re Enrico VIII. Nello specifico ne vado a elencare 5 alquanto raccapriccianti. Le 5 TORTURE più ORRENDE al tempo dei TUDOR 1)  Bollito Vivo:  Di solito, l'impiccagione era la pena di morte più utilizzata per crimini di vario genere, compreso l'omicidio, nell'Inghilterra dei Tudor, ma spesso si poteva passare oltre. William Harrison, scrittore contemporaneo disse che coloro che venivano condannati con un collo al cappio, andavano alla forca con un animo molto più sereno rispetto alle pene corporali che i carnefici professionisti avevano