Igiene : quanto erano sporchi i nostri antenati?


In un passato non tanto lontano, l'igiene era un optional, la maggior parte delle persone non aveva un rapporto idilliaco con l'acqua. ma è vero tutto questo?

Sporcizia e pigrizia

Quando si pensa ai secoli scorsi, una delle prime domande che sorgono spontanea è quella della toilette, luogo dove le persone potevano espletare i loro bisogni. 

Fino a tempi relativamente recenti (mi riferisco ai nostri nonni o bisnonni), la maggior parte delle case non era dotata di bagni interni o acqua corrente. Gli individui in passato, quindi, avevano abitudini igieniche piuttosto diverse dalle nostre.

Nel medioevo, non era raro che all'interno delle case ci fosse un ripostiglio o angolo dove le persone potevano andare a fare i propri bisogni. Alcuni dei più ricchi, nello stesso periodo possedevano le prime forme di condutture, che trasportavano acqua sporca e rifiuti umani in un pozzo nero. Nonostante queste primissime prototipi di servizi igienici interni, la maggior parte della gente si è sempre sentita incline a usarla.

Quando la necessità era impellente, ci si liberava negli angoli bui della propria casa o di quella di amici, oppure se il tempo lo concedeva in qualche campo non distante dalla propria dimora. 

Ma c'era anche che utilizzava caminetti spenti o si nascondeva dietro arazzi e tende, per svuotare la propria vescica. Una delle spiegazioni più plausibili a tale sudiciume, può essere conducibile alla pigrizia e all'ignoranza che albergava nelle persone. 

Nelle famiglie dei più ricchi c'era l'usanza di svuotare la cosiddetta comoda'. Una sorta di sedia - toilette trasportabile con un'apertura nella parte superiore. Capitava che il re o il duca rimanesse seduto in quel trono mentre ricevesse degli ospiti illustri.

 Enrico VIII né fu il capostipite, il re amava ricevere i suoi ospiti seduto sulla sua toilette portatile e ascoltare i suoi consiglieri. Assistere il sovrano mentre espletava i propri bisogni poteva garantire una promettente, anche se disgustosa, corsia preferenziale per entrare nelle grazie del re.

Era quindi comune che molti giovani rampolli facessero domanda per diventare segretari personali del proprio re. Oltre a guardarlo mentre era intento nei suoi bisogni, alcuni privilegiati potevano assistere allo spettacolo del servo personale che lo puliva o in alcune circostanze gli lavava il sedere in una bacinella. Tale usanza rimase attiva addirittura fin al 1901, abolita poi da re Edoardo VII.

Igiene domestica: pidocchi, roditori e altri parassiti

I nostri antenati dovevano affrontare un altro problema antigienico: i parassiti. Dai pidocchi alle cimici. Il problema degli insetti fu abbastanza comune nel medioevo, in particolare nelle case più malsane e fatiscenti. Il pavimento in paglia, per tenere lontana l'umidità diventava un luogo accogliente per cimici, pidocchi e insetti di ogni genere.

Quando l'odore diventava nauseabondo le donne aggiungevano per terra delle erbe o fiori profumati, ma nulla impediva ai batteri di riprodursi e diffondere altre malattie. I pidocchi oltre a risiedere nel pavimento entravano nella biancheria dei letti e persino nei capelli delle persone, luogo perfetto dove vivere.

Cura del corpo: Antichi Saponi e Docce

I ricchi più desiderosi, ma pochi di avere un'adeguata igiene personale, incaricavano dei servi a riempire delle tinozze d'acqua, nel quale il signore s'immergeva per lavarsi. Il fiume invece era l'unica doccia che un povero poteva accedere.

C'è da dire che molti dei nostri avi conoscevano il sapone, meglio di quanto possiamo credere. Il sapone fu inventato nel 2800 a.c dai Babilonesi. Gli archeologici hanno trovato dei resti in cilindri di argilla che si presuma possa essere del sapone.

Prima dei Romani, una delle popolazioni che facevano il bagno regolarmente erano gli Egizi: ci sono prove certe scritte nel papiro di Ebers. Suddetto testo era un manuale che conteneva delle importanti informazioni su come combinare oli animali e vegetali con il sale per creare il sapone.

Si hanno testimonianze anche dei Greci di quanto ci tenessero molto alla loro igiene personale. Oltre al sapone utilizzavano una primordiale forma di doccia con getto d'acqua. Esistevano i bagni pubblici, insomma era un popolo all'avanguardia in tema di igiene.

L'ORIGINE DEL SAPONE

Furono i Romani a dare il nome al sapone. L'origine o leggenda deriva dal racconto del Monte Sapo: quando pioveva, l'acqua scendendo dalla montagna si mescolava con grasso d'animale e cenere, formando un sapone simile all'argilla.

Romani e ancor prima i Greci capirono l'importanza dell'igiene, poiché lo sporcizia conduceva a malattie anche mortali. Tra le loro opere pubbliche: acquedotti per fornire le città di acqua pulita, bagni pubblici, saune e massaggi con dei oli profumati, per dare alla pelle una propria lucentezza.

Con la fine dell'Impero Romano ci fu una regressione anche in campo dell'igiene. Gli acquedotti costruiti dai Romani furono lasciati marcire e le persone si dimenticarono di come fosse importante bere acqua pulita e avere cura della propria igiene. Nonostante questo esistevano ancora delle sorgente termali dove la popolazione poteva fare il bagno, spesso non accessibili a tutti perché a pagamento.

Nel XIV alla corte di Edoardo III fu creata una sorgente termale per il re e per le sue visitatrici personali. Non si fermò neanche la produzione di sapone, anzi aumentò con il passare del tempo, in quasi tutta Europa. Il sapone tramite passaparola degli avi veniva prodotto con dell'olio, poi mischiato a delle erbe aromatiche.

ACQUE TERMALI E MONASTERO

Nel Medioevo si racconta che gli inglesi nelle giornate più calde facessero il bagno nei fiumi, poiché privi di bagni privati. Nacque anche il termine ''lavaggio a secco '' ossia come suggerisce il nome l'asciugatura del proprio corpo mediante un panno asciutto e pulito.

Tra tutti i luoghi più puliti, il Monastero era senz'altro uno dei più candidi. Nelle biblioteche esistevano dei manuali di buona igiene, su come lavarsi le mani prima dei pasti. Nacquero delle stanze apposite dove ci si poteva lavare le mani, denominate con il nome di ''lavatoio''.

Igiene dentale 

Un altro aspetto dell'igiene era quella dentale. Non c'è dubbio come il mal di denti è stato una delle piaghe maggiori per i nostri avi. Si diceva che allo stesso re Sole gli furono tolti tutti i denti, per i frequenti mal di denti che provasse.

Nel XVII in Inghilterra fu introdotto l'uso degli spazzolini, ma la maggior parte delle persone non gli importava della propria igiene orale. Qualche anno fa avevo letto un articolo in merito all'igiene orale nel passato. Si diceva che sin al 1700 10 persone in una sola stanza non potevano rimanere per l'alito disgustoso della maggior parte di loro.

Poco si fece fino al 1900 per migliorar la propria igiene e cura dei denti, perché ancora la figura del dentista non era ben chiara. Eppure sembrava che la dentatura dei romani fosse migliore di un uomo nato nel Medioevo, grazie a una dieta alimentare più equilibrata.

RASATURA E COSMESI 

Gli antichi romani, almeno tra le nobildonne usavano i rasoi per depilarsi le gambe. Sono state trovate pietre pomici, creme depilatorie e anche pinzette per rimuovere i peli superflui. anche nell'Inghilterra dei Tudor, le donne si preoccupavano per il proprio aspetto, iniziando a portare piccoli specchietti di vetro o acciaio. Nelle corti le nobili avevano del personale dedito alla manicure e massaggi 

CONCLUSIONE

Non c'è dubbio che le persone vissute centinaia di secoli fa  fossero più sporche di oggi. Però come abbiamo visto ci sono racconti di uso di saponi e igiene personale. Probabilmente lo status sociale ha giocato un ruolo importante, in cui alcuni individui potevano beneficiare di una migliore igiene personale rispetto ai poveri. Ma è anche vero che nella stessa Versailles (re compreso), l'igiene era un'optional.

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