Vivere a Versailles: LUIGI XIV AMAVA UMILIARE I CORTIGIANI


 Durante il periodo di massimo splendore dal 1682 al 1789, Versailles non rappresentava soltanto un palazzo, mail centro del potere reale francese. Reali, nobili e funzionari statali francesi vivevano insieme nel vasto edificio. 

Eppure, come si dice non è tutto ora quello che luccica. Spesso i cortigiani erano costretti a subire un elaborato sistema di strane regole di etichetta, volte a stabilire il re come una figura onnipotente, i suoi cortigiani come servi compiacenti.

Nato inizialmente come residenza di caccia, se pur regale, presto Versailles divenne il palazzo preferito di re Luigi XIV.  Da giovane, Louis trasformò il sito in un palazzo degno di un Re Sole e vi trasferì la sua corte e gli uffici governativi nel 1682.

La Cerimonia del Mattino 

Vedere il re o la regina alzarsi dal letto era un rito. Durante la leva (ossia risveglio ufficiale), i cortigiani di alto rango e membri della famiglia reale avevano il compito di consegnare al re i suoi vestiti o tenergli uno specchio mentre metteva le parrucche. 


Per dare un'idea delle dimensioni delle camere reali, ogni mattina e la sera prima di andare a dormire assistevano all'interno della stanza circa 100 persone. Un manuale di comportamento dell'epoca asseriva che ''i nobili dovrebbero essere assenti il meno possibile alla leva del re" così come al suo rituale della buonanotte per accaparrare la simpatia del sovrano.


I cortigiani dovevano indossare determinati abiti e ambivano a posizioni più elevate nella corte reale


Anche sul vestire Luigi XIV aveva l'ultima parola, stabilendo quali vestiti dovevano indossare i cortigiani per giorni o occasioni speciali. A cena, ad esempio, i signori dovevano mettere il cappello a tavola. Tra l'altro il  A cena, ad esempio, i signori dovevano mettere  fabbricati fuori dalla Francia, sostenendo le industrie tessili francesi. Si dice che una volta bruciò i vestiti di suo figlio perché non erano fatti di stoffa francese.


Alcuni incarichi potevano essere acquistati, mentre altri venivano conferiti a cortigiani entrati nelle grazie del re o della regina. Era perciò normale vedere degli attriti e scene di gelosia tra i cortigiani. Entrare nelle grazie del sovrano, voleva dire essere certi che il potere di corte rimanesse nelle mani di alcune casate nobiliari.


Funzionari, Animali selvatici e esotici e 10 mila persone: tutti a Versailles

Luigi XIV trasformò sostanzialmente la nobiltà in una classe di servitori. Molti cortigiani gli conferì degli incredibili incarichi: come spazzolargli i capelli o tenere una candela mentre la notte doveva andare in bagno. I compiti erano altamente diversificati che due cortigiani non potevano svolgere lo stesso compito contemporaneamente

Il sovrano amava gli animali domestici, in particolare i cani: per i quali spendeva 1446 lire all'anno (circa $ 20.500) Ai pasticceri di Versailles gli fu detto di preparare loro dei dolcetti quotidianamente. Il re amava così tanto gli animali che fece costruire un piccolo zoo un a Versailles che ospitava persino elefanti e fenicotteri.

Per quanto riguarda le persone: la gente non si limitava a visitare Versailles, molti ci vivevano. La Reggia ospitava circa 10.000 persone tra nobili, funzionari governativi e servitori. Lo spazio a Versailles diventava un bene prezioso. I cortigiani di rango superiore avevano spesso stanze migliori di quelle di rango inferiore, che consentivano una migliore vicinanza agli appartamenti del re.

Il Re Sole amava essere al centro dell'attenzione

Luigi XIV era un persona egocentrica, amava essere sempre al centro dell'attenzione. I cortigiani n'erano al corrente, non potevano fare diversamente che subire anche qualche volte le parole umilianti che il re gli diceva di fronte ad altri nobili.

 Capitava di non voler prendere parte a cerimonie e altri party, ma i cortigiani erano costretti per non deludere al proprio re. Organizzare cerimonie era un modo per Luigi XIV di controllare la nobiltà. Inoltre quelli di alto rango non potevano lasciare Versailles senza il permesso del re.

Di solito le cerimonie più sfarzose venivano aperte dallo stesso Re Sole, che al centro della sala apriva i balli. I primi minuti erano dedicati solo a lui e la sua compagna di ballo. Lui solo al centro dell'attenzione. A seguire gli altri cortigiani.

Far ballare i nobile era una mossa politica calcolata: dava l'opportunità a  Luigi XIV di gestire i nobili e tenerli occupati. I nobili non avevano il tempo materiale di escogitare complotti politici e parlare tra di loro.

Momenti privati dei reali e Inverni Gelidi

Per i cortigiani vivere a Versailles era come essere sempre a teatro per uno spettacolo, gli attori protagonisti ovviamente il Re Sole e la sua consorte. I cortigiani assistevano alle nascite reali, per garantire che il neonato non venisse scambiato con un altro, assistere il re espletare i suoi bisogni

Praticamente ogni aspetto di Luigi XIV era in vista, compresi i pasti. Ogni sera si ripeteva la cosiddetta '' grand couvert'':  la cerimonia della cena in cui il re e la sua famiglia mangiavano pubblicamente davanti ai cortigiani. I pasti erano delle pietanza ricercate: ricchi di carne e comprendevano piccioni, pernici e persino polli al tartufo. Cortigiani e visitatori che assistevano al rito dovevano stare in piedi per l'intero pasto.

In inverno rimanere in piedi mentre il sovrano cenava per i cortigiani diventava una penitenza. Le immense sale erano difficili da scaldare tutte quante, ciò significava che i camini scaldavano solo vicini ai tavoli dove era seduto Luigi XIV. Ancor peggio la notte, i cortigiani venivano lasciati al freddo nei loro alloggi. Nel 1695 un visitatore a Versailles disse ''Qui fa così freddo che alla tavola del re il vino così come l'acqua gelavano nei bicchieri''.

Feste che duravano per giorni

Ciò che importava veramente al re, mostrare la sua ricchezza, per questo la vita di corte a Versailles era sempre costellata di feste. Uno dei primi spettacoli su larga scala a Versailles furono le Delizie dell'isola incantata, una festa di sei giorni in onore per la madre di Luigi XIV: gare, sontuosi banchetti e rappresentazioni teatrali del famoso drammaturgo Molière.

Ovviamente leggere di tutto questo sfarzo e pensare al resto della popolazione che moriva di fame, non può che farci pensare al disgusto verso questa nobiltà. Eppure Versailles e la vita di Luigi XIV continuano ad avere un fascino misterioso quasi fiabesco di un tempo che non tornerà più!



Commenti

Post popolari in questo blog

La Mummia di Altai: la Principessa Ukok di 4400 anni fa

Connessione con la festa di Samhain, e HALLOWEEN

Il Bosco delle Ombre