L'ORIGINE NORDICA DEL NATALE


Le tradizioni natalizie sono un connubio di usanze che hanno origine da altre credenze, come quelle dell'Antica Roma. Ma Roma è solo una parte della storia, perché nel corso dei secoli il Natale ha assorbito una serie di tradizioni dai popoli pagani germanici e successivamente da quelli norvegesi che hanno dominato l'Europa occidentale negli anni successivi al crollo dell'Impero Romano. 

Lo YULE

Ogni dicembre i Vichinghi celebravano il solstizio di mezzo inverno Lo YULE, chiamata come la notte più lunga dell'anno. La celebrazione includeva bevute, banchetti, canti, giochi,  sacrifici per gli dei e gli spiriti degli antenati per 12 giorni di fila. Tale tradizione veniva denominata"Yule" che in norvegese si pronuncia Jul, per indicare il Natale. Termine norreno era yulblót.

Le parole Yule e Yuletide sono spesso usate come alternativa al Natale o alle festività natalizie. "Happy Holidays", "Merry Christmas", "Have a Cool Yule" pubblicità utilizzate sulle cartoline di Natale e etichette regalo, senza però saperne della loro origine.

Lo Yule veniva celebrato tra il 20 e il 25 dicembre, il solstizio d'inverno, e il giorno più corto dell'anno e si credeva che, durante quel periodo, nascesse il nuovo dio del sole per l'anno successivo.

I vichinghi erano convinti che Odino, il grande dio e padre di altri dei, avrebbe attraversato il cielo di notte per fare visita delle persone. Era tradizione da parte dei bambini vichinghi lasciare le scarpe vicino al focolare alla vigilia del solstizio d'inverno con zucchero e fieno per il cavallo a otto zampe di Odino. 

Quando il cristianesimo raggiunse l'Europa del nord, i vichinghi continuavano ancora a professare la loro mitologia pagana. Successivamente le tradizioni norrene si sono mescolate con quelle cristiane, trasformando Yule nel Natale che molti di noi festeggiano oggi.

Yuletide è stato celebrato per secoli dall'antico popolo germanico (compresi i vichinghi) e feste simili erano celebrate anche dai Celti. 

SIMBOLI ANTENATI 

Ci sono molti simboli vichinghi nel Natale come viene festeggiato ancor oggi. I Vichinghi addobbavano un albero per Yule. L'albero verde era spesso decorato con piccole statue dei loro dei nordici. Esisteva anche la corona di Yule, l'antenata della ghirlanda natalizia che noi tutti conosciamo!

Anche il vischio aveva un'importanza mistica. La leggenda norrena raccontava di come il dio della luce, Balder, fu ucciso da una freccia di vischio, ma fu poi resuscitato quando le lacrime di sua madre fecero diventare rosse le bacche della pianta. Rappresentava quindi la resurrezione e la speranza per la fine dell'inverno.

Un altro simbolo importante era la capra vichinga di Yule:  antica celebrazione pagana. Collegato al culto del dio nordico Thor, che cavalcava il cielo su un carro trainato da due capre, Tanngrisnir e Tanngnjóstr.

VECCHIO INVERNO

Nelle comuni credenze indoeuropee, si pensava che l'ultimo covone di grano raccolto avesse proprietà magiche, in quanto conservato per le celebrazioni di Yule, chiamato tra l'altro capra di Yule (Julbocken). 

Il ceppo di Yule era una lunga quercia scolpita con rune (prime lettere norvegesi/germaniche) per desiderare la protezione degli dei e bruciata per tutta la durata della celebrazione. Si diceva che spegnerlo fosse un oscuro presagio e un segno di sfortuna in arrivo. I vichinghi mantenevano un pezzo di tronco per l'incendio dell'anno successivo.

Durante le celebrazioni di Yule qualcuno veniva selezionato per vestirsi da "vecchio inverno", un uomo dalla barba bianca vestito con una pelliccia con cappuccio, che si pensava rappresentasse Odino. 

Questo individuo avrebbe viaggiato per la comunità, partecipando alle varie celebrazioni. Quando alcuni regioni dell'Inghilterra erano sotto il dominio vichingo, divenne presto il moderno "Babbo Natale".

I FAMOSI 12 GIORNI NORDICI

I famosi 12 giorni di Natale sono anche una tradizione norrena in quanto si credeva che Odino, il re degli dei, avesse attraversato i cieli per 12 notti durante la festa di metà inverno che durava 12 giorni dal solstizio d'inverno. 

Un'altra tradizione nordica associata ai 12 giorni di Natale è quella di non stendere il bucato tra il solstizio d'inverno e il 2 gennaio, perché Odino e il suo gruppo di cavalieri potrebbero rimanere intrappolati. Di conseguenza sarebbe di cattivo presagio.

Come abbiamo visto la religione cristiana è riuscita all'insaputa di molte persone ad attingere da tradizioni pagane che trovano origini nella notte dei tempi!

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