DIVORZIO MEDIEVALE: finché COMBATTIMENTO non ci Separi

Per quanto un evento malinconico, da sempre il divorzio è stato fonte d'ispirazione per scrittori di drammi e commedie nel corso dei secoli, basta citare Euripide fino a passare a Shakespeare e arrivare ai film di Hollywood. 

Anni or sono un professore di inglese all'Università dell'Oklahoma fece una sensazionale scoperta, trovando un manoscritto medievale tedesco di Talhoffer che stabiliva le regole per un "divorzio per combattimento". Il divorzio in epoca medievale poteva comportare la morte tra uno dei coniugi.

Le regole del divorzio medievale per combattimento

Il manoscritto nel 1467 cita molti casi di combattimento per divorzio: faceva parte di una legge germanica che che trattava le accuse tra due parti, in cui non c'erano testimoni o confessioni. Chicchessia avesse vinto il duello era ritenuto nel giusto.

Di solito, il duello avveniva in questo modo: il marito veniva posto in un buco profondo 1 metro all'altezza della vita, con una mano legata dietro la schiena. La donna, invece, poteva muoversi liberamente. L'uomo possedeva tre mazze che corrispondevano alla lunghezza del vestito della donna. L'ex moglie invece era armata con tre pietre, ciascuna avvolta in un pezzo di stoffa a formare una specie di mazza oscillante.

Il combattimento poteva durare anche delle ore, è evidente che l'uomo partiva  in netto svantaggio. È fondamentale ricordare di come la donna non avesse mai fatto nessun tipo di addestramento al combattimento, di come in qualsiasi competizione fisica, l'uomo avesse avuto un vantaggio in termini di stazza e forza. Per questo si cercava di mettere degli handicap sul maschio, per avere una sfida più equa possibile.

Non è ben chiaro chi della due parti potesse avere la meglio. Alcuni storici ritengono improbabile che i combattimenti fossero all'ultimo sangue. Spettava a un giudice decidere quando uno dei due sfidanti fosse reso inabile. Molti processi terminavano con una delle parti che perdeva i sensi, a causa dei colpi ricevuti con grandi oggetti contundenti.

Esistevano anche altri modi di vincere: per esempio, se l'ex moglie fosse stata brava a trascinare l'ex marito fuori dalla sua buco, oppure se l'uomo fosse riuscito a portare la donna al suo interno. In ogni caso lo spettacolo si presentava d'incredibile bassezza. 

Purtroppo capitava che nei villaggi o feudi più rurali, dove l'ignoranza era ancor più accentuata, la contesa poteva davvero concludersi con la morte di uno dei due coniugi, anche se non per mano loro. Il maschio perdente veniva prelevato dalla tana e giustiziato in pubblica piazza. La fine per la donna era assai peggiore ''seppellita viva.''

C'è da dire che altri studiosi hanno affermato che il processo medievale per combattimento fu una pratica per scopo penale e non civile, la sentenza sarebbe stata la morte. Nel caso che una donna accusava un uomo per stupro, ma non c'erano testimoni a suo favore; l'unica soluzione era quella di lasciare la sentenza al combattimento.

I cristiani erano convinti che il vincitore fosse ordinato da Dio, e se una donna perdeva era una bugiarda, quindi meritava di morire. Nella città più evolute era meno probabile che la chiesa e il sistema giudiziario approvassero questi processi, per paura che la situazione potesse sfuggirgli di mano.

Possiamo suppore che il processo per combattimento tra uomini e donne, compreso il divorzio veniva concesso in circostanze estreme. Nel 2020, un uomo del Kansas ha presentato una petizione al tribunale distrettuale della contea di Shelby chiedendo di affrontare il suo divorzio attraverso un combattimento. Ovviamente vedendo questa richiesta il tribunale si sarà fatto una grossa risata!

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