La VERITA' su re Artù



Re Artù è uno dei personaggi più famosi della storia del Regno Unito, il suo mito connesso dalle antiche leggende celtiche ha ispirato molti fantasy e romanzi. Ma chi era veramente re Artù, e cosa significa la sua storia per noi oggi?

Tra origini e leggenda 

Le origini di re Artù sono incerte e avvolte nel mistero. Si dice che fosse un re celtico che ha governato in Britannia nel V o VI secolo d.C., ma non esiste alcuna prova storica che confermi questa teoria. La prima menzione scritta di Artù risale al XI secolo, nel poema epico "Historia Regum Britanniae" di Goffredo di Monmouth. Da allora, la leggenda di re Artù è stata tramandata oralmente per secoli, e molte varianti sono state create e modificate nel corso del tempo.

 

 I cavalieri della Tavola Rotonda

Uno degli elementi più iconici della leggenda di re Artù è la Tavola Rotonda, intorno alla quale si riunivano un gruppo di cavalieri che servivano il re e proteggevano il regno dai nemici. I cavalieri della Tavola Rotonda erano conosciuti per la loro forza, la loro lealtà e la loro abilità nel combattimento, e sono stati immortalati in molte opere d'arte e letterarie. Tra i cavalieri più famosi vi sono Lancillotto, Gawain, Tristano e Percival.

La spada nella roccia e il Santo Graal

Un'altra parte importante della leggenda di re Artù è la spada nella roccia, che simboleggia la sua legittimità come re. Si dice che solo il vero re di Britannia sarebbe stato in grado di estrarre la spada dalla roccia, e quando Artù è riuscito a farlo, fu riconosciuto da tutti come il predestinato. 

Anche il Santo Graal ha un peso importante nella leggenda di Re Artù: la leggenda vuole che il Santo Graal ha il potere di guarire o concedere l'immortalità. Molti cavalieri, specialmente al tempo delle Crociate intrapresero pellegrinaggi per cercare il Graal e dimostrare il loro valore.

Artù, un eroe storico o una figura leggendaria?

Alcuni storici basano la loro tesi sul fatto che l'esistenza storica di re Artù sia data  da alcune fonti storiche del VI e VII secolo, le quali asseriscono di un sovrano britannico con questo nome che ha combattuto contro gli invasori sassoni. Tuttavia, la mancanza di prove concrete e la presenza di elementi leggendari nei racconti su di lui lasciano molti dubbi sulla sua effettiva esistenza.

Le fonti più famose che parlano di Artù sono la "Historia Brittonum", scritta nel IX secolo, e le "Annales Cambriae", una raccolta di annali redatta nel X secolo. 

La fine del regno di Artù

Nonostante la sua forza e il suo potere, da sempre il regno di re Artù fu minacciato dagli stessi cavalieri, gelosi al cospetto del suo personaggio. Alcune fonti sostengono che sia morto in battaglia, mentre altre affermano che sia fuggito in esilio e che il suo regno sia stato distrutto da tradimenti interni.

Secondo la leggenda, la fine del regno di Artù è legata alla perdita della spada magica Excalibur e alla caduta della Tavola Rotonda, simboli della sua potenza e autorità. La storia più famosa sulla fine del regno di Artù è quella del "Morte d'Artù" di Thomas Malory, scritta nel XV secolo. In quest'opera, Artù muore in battaglia contro il suo ex amico e compagno di armi Mordred, che ha tradito il re e cercato di conquistare il trono.

Nella storia, invece l'epilogo del Regno di Artù potrebbe essere dovuto proprio agli invasori sassoni che dopo al caduta dell'Impero Romano, nel VI° secolo iniziarono a invadere la Gran Bretagna!

Nonostante le incertezze sulla sua effettiva esistenza, la figura di re Artù continua a esercitare un forte fascino ancora ai giorni nostri.

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