Anna Göldi: L'Utima Strega condannata a Morte in Europa

 


Uno dei temi principali del Canale è sicuramente le storie drammatiche che riguardano la Caccia alle Streghe che per secoli ha colpito migliaia di innocenti. Oggi vorrei soffermarmi sull'esecuzione di Anna Göldi: l'ultima strega condannata a morte in Europa, vittima di un complotto ed errore giudiziario.

Anna nacque a Sennwald, un paesino della Svizzera nel distretto di San Gallo, il 24 ottobre 1734. Quarta di otto figli, apparteneva a una famiglia benestante possessore di un proprio sigillo. Col tempo però tempo per questioni di terreni e vicissitudini del nonno contro il sindaco del paese, la famiglia si ridusse all'estrema povertà.

A soli 15 anni per aiutare i genitori la 15 enne Anna inizia a lavorare come serva presso il sindaco Enderlin a Maienfeld. Di bella presenza a 31 anni rimase incinta di un certo Jakob Rhoduner, che però la lasciò sola, arruolandosi come mercenario nei Paesi Bassi. Partorì segretamente quel bimbo, ma che morì la stessa notte. Anna fu condannata per infanticidio agli arresti domiciliari per sei anni.

Trascorso questo periodo buio decise di trasferirsi nel cantone di Glarona, a Mollis, dove prese servizio presso il pastore Johann Heinrich Zwick. Quì iniziò una relazione con Melchior Zwicky, figlio del proprietario terriero, un giovane medico di 11 anni più piccolo di lei e da cui ebbe anche un bambino. Ma le differenze sociali impedirono ai due di sposarsi. Tra l'altro del bimbo si persero le tracce, forse dato volutamente in adozione a qualcun altro.

 Anna era una donna troppo forte per quel tempo e sicura di se, al contrario di ciò che chiedeva la società dell'epoca, in special modo gli svizzeri e glaronesi che preferivano donne sottomesse dalla figura maschile. 

L'ACCUSA DI STREGONERIA

Nel 1780, l'allora 46 enne Anna Göldi viene assunta presso la famiglia del dottore e giudice Johann Jakob Tschudi-Elmer, membro dell'alta società svizzera. Una mattina però una delle figlie di Tschudi trovò degli aghi nel suo latte. Il dottore sospettò e accusò la cameriera che aveva preparato la colazione.

Anna fu licenziata in tronco.  Un'altra figlia di Tschudi vomitò spilli e altri oggetti metallici. Malgrado la donna avesse lasciato la casa del giudice da qualche tempo, Anna Göldi diventò la principale indiziata.

Nonostante Johann Jakob Tschudi-Elmer fosse un uomo di scienza, era convinto che Anna avesse lanciato qualche maleficio alle proprie figlie. Senza prove concrete la Göldi fu arrestata e processata. Come se non bastasse, il banco dei testimoni era occupato unicamente da amici della famiglia Tschudi.

Inizialmente Anna Göldi respinse ogni genere d'accusa, ma dopo svariate sevizie e torture ammise di aver corrotto le figlie con l'intercessione del Diavolo. Il 13 giugno del 1782 Anna fu giustiziata tramite decapitazione. Per il tempo fu un verdetto straordinario poiché siamo in pieno illuminismo.

Sappiamo per certo che l'esecuzione di Anna Göldi fu un clamoroso errore giudiziario. Quasi sicuramente Tschudi voleva sbarazzarsi di lei, per diverse ragioni. I due erano amanti e se questa relazione fosse stata scoperta avrebbe messo fine alla sua carriera professionale.

Dopo il processo, guarda caso, come prima cosa Tschudi chiese, anzi, pretese, un documento ufficiale che confermasse che lui non aveva mai toccato Göldi.

Il 20 agosto 2017 ad Ennenda è stato aperto un museo dedicato proprio a lei, l’ultima strega d’Europa, e dichiarata innocente a pieno titolo dal Canton Glarona nel 2007. 

 

Foto: Di Patrick Lo Giudice - Patrick Lo Giudice, CC BY-SA 2.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15717926

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