Jack lo Squartatore: la storia e il mito oscuro

 



Ci sono persone che se pur si sono macchiati dei più orrendi crimini continuano a essere inneggiati come una sorta di celebrità. Uno di questi è Jack lo Squartatore, il serial killer più famoso della storia. Le sue gesta non possono essere eguagliate da nessun altro killer, se pur alcuni di loro hanno seminato un numero ancor più alto di dolore e vittime.

 Ma allora perché quando si parla di Serial Killer, il primo nome che viene in mente alla quasi totalità delle persone è quello di Jack lo Squartatore? Forse perché quel suo mantello continua a strisciare nel buio e il suo padrone non avere ancora un volto. È assodato che da quando esiste l'uomo, l'ignoto ha sempre affascinato noi essere umani, questo è un dato di fatto!. 

Perciò possiamo solo ipotizzare il suo aspetto, la sua sinistra camminata, e quale espressioni di godimento o di glaciale indifferenza potesse esternare mentre una della sue vittime cadeva sotto la sua lama. Oppure, quale linguaggio educato o scorrile utilizzasse per adescare la donna da sacrificare. 

Un altro elemento è senz'altro la location: vicoli nebbiosi di una est di Londra Vittoriana, illuminati da una flebile luce dei lampioni a gas, diciamolo è poesia che si connette a una sorta di malinconia, per poi trovare eco in noi viaggiatori nostrani. Come se non bastasse, quei quartieri dimenticati da altri londinesi che assomigliavano a un labirinto senza una via d'uscita.

 Insomma, questi elementi sono più che sufficienti per capire che siamo di fronte a qualcosa di irripetibile (direi per fortuna), e che abbiamo tutti i presupposti per decretare  Jack the Ripper come una sorta di leggenda.

Fatto questa doverosa introduzione, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate. Bene  partiamo dall'origine. Le vittime di Jack lo Squartatore sono state  esclusivamente vittime femminili, scelte tra le prostitute della zona di Whitechapel. Il suo modus operandi prevedeva che le vittime venivano assassinate tramite sgozzamento e poi mutilate.

 Whitechapel e Est London: Il disagio sociale

 A metà del XIX secolo, la Gran Bretagna conobbe un afflusso di immigrati irlandesi che aumentò in maniera esponenziale presso le principali città, compreso Londra, in particolare l'East End della capitale. Oltre agli irlandesi arrivarono nel 1882, rifugiati ebrei in fuga da quella Russia zarista.

 La parrocchia di Whitechapel divenne meta sempre più di disgraziati senza una fissa dimora e alla ricerca di un pasto caldo. Le condizioni del lavoro e abitative peggiorarono e si sviluppò una significativa sottoclasse economica. Perciò  piaga come la fame e disperazione che portavano le persone a delinquere e molte donne a prostituirsi e può essere chiaro il disagio sociale che viveva quel quartiere londinese. Altri a diventare alcolizzati cronici, per sfuggire da una realtà al limite della pazzia.

Nell'ottobre del 1888, il servizio di polizia metropolitana di Londra stimò nell'est di Londra:  62 bordelli, con 1.200 donne che vendevano il loro corpo a Whitechapel. Ma c'era anche chi non aveva neanche un letto per dormire: 8.500 invisibili che in 233 pensioni comunali in Whitechapel, per 4 penny dormivano in piedi stretti a una corda tesa.

 Ma il peggio doveva ancora arrivare....

LE 5 VITTIME ACCERTATE DI JACK LO SQUARTATORE

  MARY ANN NICHOLS

 Verso le 3:45, la notte del 31 agosto 1888, un cocchiere Charles Cross (vero nome era Charles Lechmere) assieme a Robert Paul notarono il cadavere di una donna non lontano dal civico 51 di Buck's Row, oggi Durward street.

I due uomini incerti sul da farsi, chiamarono sul posto l'agente Neil, che sua volta allertò il medico Llewellyn. Il dottore confermò che la donna era morta pochi minuti prima. Il corpo venne identificato prima da una collega e poi successivamente dal marito.

Nel referto Neil scrisse ''  Il corpo è stato ritrovato sdraiato supino sul pavimento, in prossimità del muro. Le gonna e la sottana erano sollevate quasi all'altezza dello stomaco. Il suo volto era rivolto a est e la sua mano sinistra toccava il cancello. Un taglio profondo, o meglio la sua gola era recisa, fin quasi alla decapitazione, con decine di fendenti sul suo ventre. I suoi occhi erano spalancati e vitrei. Mary Ann Nichols aveva 43 anni.

ANNIE CHAPMAN

Al numero 29 di Hanbury Street a Whitechapel fu rivenuto il corpo di una donna di 47 anni, Annie Chapman. Il cadavere era riverso accanto al retro di un edificio all'interno di un cortile. Il killer le aveva squarciato la gola, ma non solo, il braccio sinistro era accanto al seno sinistro, e ancora altri sconvolgenti mutilamenti. Un inquilino della casa accanto, oltre la palizzata, affermò di aver sentito il grido di una donna, «No>>! 

Tra i vari indizi, ai piedi del cadavere fu rivenuta un pezzo di lettera con macchie di sangue, datata 20 agosto e alcune monete. Erroneamente per l'omicidio fu arrestato John Pizer, un ebreo proprietario di una bottega che lavorava del cuoio nel quartiere. L'uomo fu accusato a causa di un grembiule di cuoio nei pressi del luogo del delitto. Ma poi scagionato il giorno dopo. 

Il medico che fece l'autopsia a Annie Chapman decretò che il coltello utilizzato dal serial killer aveva una lama sottile e molto affilata, simile a uno strumento che un dottore utilizza per analisi post-mortem. Vi erano segni di conoscenza anatomica, e la morte della donna doveva essere avvenuta almeno 2 ore prima del ritrovamento del corpo.

ELIZABETH STRIDE

Ventidue giorni dopo, esattamente il 30 settembre del 1888, intorno all'una di notte un commerciante di nome Louis Diemschutz percorreva con il suo calesse Berner Street, Nel buio nei pressi del club international Workingmen's Educational Association, gli apparve di scorgere del fango. Lo toccò con una frusta ma si accorse che non era della terra umida.  Accendendo una lanterna realizzò di essere di fronte al corpo di una donna, quello di Elizabeth Stride, che giaceva per terra nei pressi di un vicolo buio non distante da un piccolo cortile chiamato Dutfield's Yard.

L'uomo sconvolto chiamò altre persone che notarono nella donna un profondo taglio alla gola da cui usciva ancora sangue. Questa volta il cadavere non aveva avuto altre mutilazioni come le altre due donne, forse perché The Ripper era stato disturbato dall'arrivo proprio di Diemschutz. Alle 1:16 arrivò un medico, che stimò la morte della donna avvenuta tra le 00:45 e l'1:00. Elizabeth Stride aveva 44 anni.

CATHERINE EDOWWES 

Lo stesso giorno, il 30 settembre un altro cadavere di una donna fu ritrovato in Mitre Square. Il corpo riversava in un lago di sangue. Questa volta gli spettatori erano di fronte di qualcosa di ancor più raccapricciante dei precedenti delitti: la donna, Catherine Edowwes fu sottoposta dal killer a un vero martirio e il volto era completamente sfigurato e irriconoscibile, se non per il colore degli occhi, sfigurato con un taglio a "V".

Il corpo inoltre era stato sventrato da un enorme e unico taglio verticale che dall'inguine arrivava fino alla gola, con gli organi interni esportati e appoggiati sulla spalla destra. Non lontano dal luogo del delitto , verso le 2:55 di notte a Goulston street venne trovata una sezione insanguinata del grembiule della Eddowes e un graffito che si trovava direttamente sopra il pezzo di grembiule che recitava: "gli ebrei sono coloro che non verranno accusati di niente"

Forse per dare la colpa degli omicidi alla comunità ebrea.  Il commissario di polizia Charles Warren temeva che il graffito potesse innescare violente rivolte antisemite e ordinò che la scritta fosse cancellata prima dell'alba.

MARY JANE KELLY

Se con il martirio di  Catherine Edowwes si pensava di essere arrivati al limite della depravazione, la polizia e dottori si dovettero ricredere il 9 novembre del 1888. 

La mattina di venerdì 9 novembre 1888, verso le 10:45, il padrone di casa di Mary Jane Kelly, John McCarthy, mandò il suo assistente, Thomas Bowyer a riscuotere l'affitto, al numero 13 di Miller's Court, vicino a Spitalfields Market.: il ragazzo bussò alla porta ma non ci fu risposta, così attraverso una finestra, trovandosi di fronte uno spettacolo oltre il genere splatter.

Il cadavere di Mary Janne Kelly, di soli 25 anni giaceva su un letto: Anche questa vola la gola era stata recisa, il viso orrendamente mutilato, tanto da non riconoscere più la vittima. Seni asportati e altri organi interni rimossi, il fegato giaceva tra le gambe e l'intestino era arrotolato sulle mani. Il cuore non fu trovato. I vicini dissero di aver sentito una donna urlare Murder ''assassino''.

Bowyer avvertì l'ispettore Walter Beck e il sergente Edward Betham. Il corpo di Mary Jane Kelly venne esaminato dai dottori Thomas Bond e George Bagster Phillips. Il 19 novembre 1888, Mary Jane Kelly venne sepolta al  St. Patrick's Roman Catholic Cemetery in località Leytonstone.

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