Il vero nome di Jack lo Squartatore

Il vero nome di Jack lo Squartatore


 A distanza di 133 anni dal primo omicidio di Jack lo Squartatore furono fatti numerosi nomi e congetture sull'identità di The Ripper. Tra i vari nomi, ma abbastanza improbabili fu coinvolto anche il poeta Oscar Wild, lo scrittore Lewis Carroll (pseudonimo di Charles Dodgson). Ma anche quelle più verosimili tra i quali William Gull, Alberto Vittorio di Sassonia-Coburgo-Gotha, Joseph Barnett e altri ancora che vedremo nel corso del video. 

1) Henry Howard: Il coroner Wynne Baxter, che indagò sul delitto avvenuto ai danni di Annie Chapman, affermò che il motivo degli omicidi era collegato al bisogno di reperire degli organi da parte del killer. Tra l'ambiente dei dottori specializzati in autopsia, era risaputo come un americano che si trovava a Londra  avesse chiesto di acquistare uteri, pagandoli ben 20 sterline l'uno. 

Il medico legale impiegato nell'indagine dell'omicidio di Annie Chapman sollevò la teoria che molto probabilmente gli omicidi di Whitechapel erano connessi a quell'americano a Londra.

Una coincidenza, poiché proprio in quel lasso di tempo Jack lo Squartatore iniziò a mietere le sue vittime, fino a novembre del 1888. Jack lo Squartatore scomparve improvvisamente dopo aver ucciso di fatto l'ultima donna Mary Kelly. Non molto tempo dopo questo orribile omicidio, il registro di una nave rilevò come un certo H. Holmes lasciò l'Inghilterra per l'America.

2) Francis Tumblety: finto medico, nonché un ciarlatano, di origine irlandese, venditore di erbe, divenne ricco grazie al commercio di medicinali. A 17 anni dovette scappare di casa perché scoperto a vendere riviste per soli adulti. Tumblety era un misogino, marito di un ex donna di strada. Fu anche accusato della morte di un suo paziente e del presidente Abraham Lincoln ( Tumblety era amico del criminale e assassino del presidente degli Usa). 

Il 7 novembre 1888 fu arrestato per presunta omosessualità, e sospettato di altri delitti, poi rilasciato. In attesa del processo scappò in Francia e negli Stati Uniti. A Washington possedeva una collezione di uteri conservata in un laboratorio. La sintassi usata da Jack (la risata "ha-ha") era tipica della lingua parlata degli USA. I delitti di Jack the Ripper coincisero con la permanenza di Tumblety a Londra. Però i suoi baffi enormi,  e all'epoca, nel 1888 aveva già 55 anni, non coincidono con l'identikit del serial killer!

3)Charles Allen Lechmere: cocchiere e fattorino notturno a Whitechapel. Da piccolo non conobbe mai il padre e visse con la madre e numerosi patrigni. Poco prima del primo delitto di Jack, ebbe delle diatribe con la madre e si trasferì con tutta la sua famiglia, (11 figli), tranne la figlia maggiore a Whitechapel. 

Il suo tragitto di lavoro era sulla strada di tutti i delitti alla stessa ora, tranne che per due, commessi nel luogo dove era cresciuto. Fu egli stesso a trovare il corpo di Mary Ann Nichols. Lo strangolamento e fendenti sul corpo della donna erano stati compiuti solo qualche minuto prima.

Quando arrivò un altro testimone, i due uomini andarono a cercare un poliziotto, ma Lechmere mentì dicendo che già c'è n'era uno sul posto del delitto. A seguito di un'intervista fatta su un giornale dall'altro testimone Robert Paul, Lechmere si presentò spontaneamente a Scotand Yard, ma dando comunque un nome e indirizzo falso ''Charles Allen Cross'', nome di un suo patrigno.

Quando la situazione economica di Lechmere migliorò, terminarono anche i delitti. L'uomo fece fortuna con una sua impresa di trasporti. Poiché il corpo della Nichols non fu trovato insanguinato come gli altri, Lechmere avrebbe potuto non avere nessuna traccia quando fu visto, mentre nel caso degli altri delitti, avrebbe potuto nascondere il sangue col suo lavoro di fattorino che talvolta trasportava la carne appena macellata, o aiutava i macellai stessi.

Il criminologo Gareth Norris, il giornalista svedese Christer Holmgren e il procuratore della Corona James Scobie si sono detti convinti che Lechmere, all'epoca aveva 39 anni e di umile estrazione, fosse Jack, vista anche la somiglianza con il profilo criminale moderno eseguito dall'FB.

4) George Hutchinsonera un ex operaio, divorziato che abitava alla Victoria Working Men's Home, una palazzina vittoriana al 41 di Commercial Street, vicino alla casa di Mary Kelly. Il 12 novembre 1888 andò a testimoniare di sua spontanea volontà, dichiarando di aver visto la sera dell'omicidio Jack lo Squartatore: un uomo di 35 anni, altro 168 cm, carnagione pallida, piccoli baffi e capelli neri.

Disse inoltre: che il sospettato portava un lungo cappotto scuro altre oggetti, tra i quali un ciondolo con una pietra rossa e una catena d'oro, nonché cravatta nera . George fu interrogato da Abberline che lo ritenne sincero.

Hutchinson è ritenuto lo squartatore da molti studiosi, in merito alla sua testimonianza così accurata. Come è stato possibile dare tutti quei dettagli, quando il killer fu visto in un vicolo buio alle 3 di notte? A quanto sembra gli psicopatici spesso amano infiltrarsi nelle indagini.

5) Aron Kosminski: barbiere polacco fu uno dei maggiori sospettati in epoca vittoriana, causa i suoi comportamenti da psicopatico. L'uomo aveva una bottega a Whitechapel, con numerosi rasoi e coltelli simili a quelli usati da Jack lo Squartatore. Lo stesso grembiule di cuoio ritrovato vicino al corpo della Eddowes, faceva pensare a lui come il killer.

 Trascorse gli ultimi 28 anni della sua vita in un manicomio di Leavesden, a Londra, poiché affetto da turbe mentali, probabilmente una forma di schizofreniaKosminski provava un profondo odio nei confronti delle donne e forti tendenze omicide.  Alcuni ritengono che fu lo stesso Kosminski a scrivere alcune lettere di Jack; incoerenti e sgrammaticate, tipiche di un non madrelingua o di una mente confusa.

6)Seweryn Antonowicz Kłosowski: polacco come Kosminski, fu apprendista di un chirurgo, tra il1871 -1888, emigrò nel Regno Unito, a Londra, dove cambiò nome in George Chapman. Nel 1902 fu accusato dell'omicidio della moglie, dopo l'esumazione delle altre due mogli, anche loro morte per omicidio per avvelenamento tramite l'uso di antimonio.

 Si scoprì che i precedenti 3 matrimoni furono dei falsi. Nel 1903 fu impiccato e il Capo Ispettore Frederick Abberline, protagonista di molte delle indagini sui casi di Whitechapel, fu convinto che finalmente Jack lo Squartatore fosse stato preso e giustiziato per i suoi crimini. Ma non ci sono prove concrete della colpevolezza di Chapman.

7)Walter Richard Sickert: è stato un artista di origine tedesca e britanniche, menzionato per la prima volta come possibile sospettato dello Squartatore nel libro di Donald Mc Cormick ''The Identity of Jack the Ripper ''. Il pittore era affascinato dagli omicidi dello Squartatore, arrivando al punto di alloggiare in una stanza dove si diceva avesse vissuto lo stesso Jack lo Squartatore. Sickert dipinse scene simili agli omicidi dello Squartatore.

8) William Henry Bury: da poco si era trasferito da Londra East End a Dundee. Il 4 febbraio 1889 strangolò sua moglie, un ex prostituta, atto conclusivo del suo odio verso di lei. Odio già sfociato contro altre prostitute. Bury andò alla polizia locale e disse che la moglie si era suicidata. Processato e riconosciuto colpevole, fu impiccato a Dundee. Un collegamento con i crimini dello Squartatore fu approfondito dalla polizia, ma Bury negò qualsiasi collegamento.

9) Alberto Vittorio di Sassonia-Coburgo-Gotha, duca di Clarence: nipote della regina Vittoria, figlio del futuro Edoardo VII. Venne menzionato tanti anni dopo la sua morte, nel 1962 quando Philippe Jullian pubblicò una biografia sul padre di Alberto, Re Edoardo VII, nella quale circolavano alcune voci che asserivano che il Duca di Clarence avrebbe potuto essere il responsabile degli omicidi.

La teoria venne portata all'attenzione del pubblico nel 1970, quando un articolo di Stowell pubblicato su The Criminologist rivelò il sospetto che il duca di Clarence avesse commesso gli omicidi dopo essere impazzito a causa della sifilide contratta da una prostituta. Tale congettura fu dimostrata come falsa ed errata:  perché il principe Alberto Vittorio aveva un forte alibi per le date degli omicidi ed è inoltre improbabile che soffrisse di sifilide.

10) Montague John Druitt: John Druitt era figlio di un famoso medico di Londra. John aveva studiato come avvocato, aveva una vita agiata, ma il 31 dicembre 1888 fu ritrovato il suo corpo nel Tamigi, L'esame post-mortem stabilì che il cadavere del giovane uomo rimase in acqua per circa un mese. La morte di Druitt e la fine degli omicidi di Whitechapel, fecero Druitt il primo dei sospetti del commissario Macnaghten. Gli studiosi moderni tendono invece a considerarlo estraneo ai fatti




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