Il DESTINO del Piccolo Luigi XVII: una Morte DISUMANA

 


Qualche mese fa avevamo parlato delle ultime ore angoscianti di Maria Antonietta, ma che fine fece il piccolo Luigi XVII? A inizio del 2000, gli storici hanno dato una definitiva soluzione sulla tragica scomparsa del Delfino di Francia. Immaginatevi un bambino di soli 10 anni da solo in una stanza, la disperazione, i pianti ogni notte perché senza la mamma e abbandonato al suo destino.

Il 10 agosto del 1792 Luigi XVII venne inizialmente portato assieme alla sua famiglia al convento dei Foglianti di Rue Saint-Honoré, due giorni più tardi presso la prigione della Torre del Tempio. Nel contempo re Luigi XVI, venne separato dal resto della famiglia, per poi essere processato a fine anno.

Nel dicembre 1999, il cuore del piccolo re, morto l'8 giugno 1795 venne conservato nella basilica Saint-Denis dal Duca di Beauffremont. L'organo venne sottoposto ad analisi presso due laboratori in Germania e Belgio, e comparato con un ciuffo di Maria Antonietta, di cui gli scienziati già conoscevano il codice genetico. Il risultato lasciò pochi dubbi: le sequenze genetiche erano uguali con quella della regina e di una sorella. Quell'organo apparteneva proprio a Luigi XVII, nato il 27 marzo del 1785 e morto a soli 10 anni.

Il figlio di Maria Antonietta e Luigi XVI non era scappato mediante fughe segrete come ci venivano raccontato, Il bambino trascorse ultimi anni della sua vita all'interno di una malsana e fredda stanza.

Ma torniamo ai fatti storici e quella morte disumana

Il calvario di Louis Charles inizia all'età di 7 anni, esattamente il 13 agosto 1792 assieme a tutta la sua famiglia, presso la prigione della Torre del Tempio. A dicembre il padre fu processato e il 21 gennaio 1793 Luigi XVI viene decapitato. Il piccolo principe diventa di diritto il sovrano e lasciato alle cure della famiglia materna. 

Solo dopo pochi mesi, il 3 luglio 1793, il Comitato della Salvezza pubblica decide di togliere il bambino dalla madre e affidarlo a Antoine Simon, un ciabattino analfabeta e giacobino e Marie-Jeanne,sua moglie, una donna delle pulizie. L'uomo avrebbe dovuto inculcare a Luigi odio verso l'aristocrazia , con lo scopo di educarlo da repubblicano.

Un clima rozzo intorno al piccolo re, si dice che a fine di templare il carattere, gli fecero bere pure del vino, le guardie carceriere ridevano sentendo il giovane rampollo utilizzare un linguaggio scorrile. Malgrado questo, alcuni asseriscono come dai coniugi Simon il piccolo Luigi fosse pieno di attenzione e premure.

Il fine della prigionia di Luigi XVII era quello di metterlo contro la madre. Il 6 ottobre Luigi Carlo fu costretto a firmare una dichiarazione (probabilmente falsa) dove accusava la madre e la zia Madame Élisabeth di aver abusato di lui.

Philippe Delorme riporta come il principe giocando si era fatto male con un bastone di legno al testicolo sinistro. Il medico prescrisse dell'unguento per il rigonfiamento, per cui la mamma lo aveva medicato. Su questo racconto Jacques-René Hébert, mosse l'accusa di incesto.

Purtroppo i giudici non gli risparmiarono neanche la descrizione dell'atroce morte della mamma. Siamo di fronte a degli individui senza scrupoli, sadici e privi di ogni minimo di emozione.

SOLO IN UNA STANZA UMIDA 

Quando i repubblicani si sbarazzarono definitivamente anche di Maria Antonietta, Luigi venne lasciato nel dimenticatoio. Simon fu mosso dall'incarico di tutore del piccolo, così per Luigi Carlo il destino divenne ancor più disumano. 

Iniziò il periodo del muramento: Due giorni dopo, ad ogni modo, la camera dove era tenuto Luigi Carlo nel Tempio venne blindata, lasciando aperta soltanto una piccola fessura nella porta per passare il cibo al prigioniero; tutti si disinteressarono delle sue condizioni di vita e di salute della sorte del bambino. Ripeto parliamo di un bambino.

La prigionia in quella stanza sudicia e umida porta al piccolo principe una febbre molto alta, inoltre la malnutrizione,e parassiti fecero il resto indebolendo per sempre la salute del piccolo. È come dimenticare il disagio psicologico che doveva patire.

L'11 maggio Robespierre andò a fare visita Maria Teresa, la principessa descrisse delle indicibili sofferenze che il fratello stava patendo in quell'orribile stanza. Nessuno però osò entrare in quel posto o pensare di trovare una valida alternativa.

Tuttavia la stanza fu fatta lavare e gli furono dati degli abiti puliti per volontà di Barras, che fece visita a Luigi il 27 luglio 1794. Il politico descrisse l'agonizzante condizione che il bambino versava.

Alcuni mesi dopo venne liberata la sorella di Luigi XVII, Maria Teresa. Probabilmente i monarchici intrapreso delle trattative anche per liberare Luigi XVII. Purtroppo ciò che fece da scudo alla sua liberazione fu la sua giovane età. Qualora fosse entrata una monarchia costituzionale, Luigi sarebbe stato preso sotto affidamento da un membro della famiglia Borbone, restii ad accettare uno status così cambiato rispetto a suo padre.

Ormai la vita del bambino era segnata, nel maggio del 1795 la salute andò sempre più a peggiorare al punto che venne chiamato il dottor Pierre Joseph Desault, poi altri medici: Philippe-Jean Pelletan e Jean-Baptiste Dumangin.Tutti d'accordo con la diagnosi che al povero Luigi rimanevano pochi giorni di vita.

L'8 giugno 1795 nell'omertà più assoluta Luigi Carlo muore a soli 10 anni. Siamo di fronte a un vero omicidio, non c'è che dire!  L'autopsia sul corpo del bambino venne fatta dal dottor Pelletan: il principe era morto d'infezione scrofolosa associata a tubercolosi.

L'atto di morte di Luigi XVII venne redatto il 12 giugno 1795 ma andò perso a causa di un incendio nel comune nel 1871. Il documento comunque fu ricopiato da un'archivista è depositato presso gli Archives nationales, leggibile anche su Wikipedia alla pagina dedicata al piccolo principe.


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