536 d.c: L'ANNO delle TENEBRE



Egli disse ''Il sole cominciò a oscurarsi di giorno e la luna di notte, mentre l'oceano iniziò a mostrare onde tumultuose dal 24 marzo di quest'anno fino al 24 giugno dell'anno successivo... E, poiché l'inverno era rigido , tanto che per la grande e insolita quantità di neve perirono gli uccelli... c'era angoscia... tra gli uomini... per tutte queste cose così malvagie”. Zaccaria di Mitilene

Sessant'anni appena che l'Impero Romano si sgretolò, le persone nel 536 d.c non ebbero più la gioia di vedere il sole per ben 18 mesi. Così gli storici nel medioevo denominarono questo periodo come l'Anno delle Tenebre.

Le temperature scesero a picco e il sole venne oscurato da una nebbia fitta che fece da scudo affinché i raggi solari non potessero arrivare nella terra per tutte le 24 ore. Questo cataclisma climatico colpì l'Europa, il Medio Oriente e persino gran parte dell'Asia, ma nel corso del decennio successivo. Ma cosa causò questo incredibile evento climatico?

C'è da dire che il 536, come ha detto lo storico medievale Michael McCormick, fu senz'altro uno dei periodi peggiori per vivere, se non l'anno più nefasto. Il vescovo Giovanni da Efeso che visse proprio in quel periodo, nella sua opera storica Historiae Ecclesiasticae, scrisse che nel 536 d. c "il sole sparì lasciando una perenne oscurità che durò per 18 mesi''.

Il vescovo annottò come già nel 535 il sole splendeva (compreso l'estate), solo per 4 ore al giorno, per poi sparire completamente un anno più tardi. La persone dell'epoche erano convinti in un castigo divino, certe che il sole non avrebbe mai più ritrovato la sua piena luce.

Il 536 divenne lo spartiacque per un decennio di carestie e peste che attraversò il Vecchio continente, decretando il decennio più freddo mai vissuto negli ultimi 2000 anni. Nel mese estivo le temperature non superavano i 2 gradi, colpendo perciò in maniera irreparabile i raccolti. Solo 5 anni dopo la ecco arrivare l'ennesima sciagura con la cosiddetta peste di Giustiniano che uccise fino a 100 milioni di persone in tutto il Mediterraneo.

 Giovanni da Efeso non fu l'unico scrittore a menzionare questo evento climatico. Procopius, studioso e storico bizantino che visse fino al 565 d.c, scrisse dell'oscuramento del sole durante il 536 d.c. Credendo che fosse un presagio nefasto: sia il sole che la luna non splendevano più. Sembrava come se ci fosse un eclissi perenne. 

Un'altra annottazione al cataclisma climatico del 536, viene descritta dallo scrivano e anch'egli vescovo del VI° secolo Zaccaria di Mitilene, autore di una sezione relativa al "Sole Oscuro" tra il 535 e il 536 d.C.

Queste tre testimonianze sono solamente un piccolo campione dei numerosi racconti che venivano descritti dagli istruiti dell'epoca. Da tutti venne descritto un sole fioco che col passare del tempo perdeva la sua luce. Molti lo descrissero come avente un colore bluastro; idem la stessa luna.

La diminuzione esponenziale della luna ha comportato la diminuzione drastiche delle temperature. La quasi mancanza di piogge e continue gelate provocarono il fallimento dei raccolti e la morte di uccelli e altri animali selvatici, e degli stessi esseri umani.

Lo stesso estremo Oriente patì questo nefasto evento climatico: Cina e Giappone furono protagonisti, per loro sfortuna, di un enorme siccità che portò alla morte centinaia di persone.  Le cronache Beishi, la storia ufficiale delle dinastie del Nord, menzionano che nella provincia di Xi'an, l'80% della popolazione morì e i sopravvissuti mangiarono cadaveri dalla fame. L'anno era 536.

Ma perché è successo tutto questo? Sebbene non ci siano risposte certe, vi è la supposizione di un grane impatto di un asteroide o cometa atterrato nel mare, quindi provocando un cratere marino e una sorta di vapore - nebbia che nel giro di qualche mese ha offuscato l'atmosfera terrestre.

Il geologo Dallas Abbott è un convinto sostenitore di questa teoria, anche perché accertata grazie a delle prove fatte sulle carote di ghiaccio della Groenlandia. Tuttavia, tutto ciò non è sufficiente a spiegare la flebile luce del sole di quel periodo. Non sono stati registrati tsunami, che si sarebbero verificati se un asteroide fosse atterrato nell'oceano.

Un'altra teoria molto accreditata è quella che vide la gigantesca eruzione del Krakatoa, vulcano  situato tra le isole di Giava e Sumatra in Indonesia. La gigantesca eruzione vulcanica, portò la polvere lanciata nell'atmosfera; un pò come capitò nel 2010 dal vulcano islandese.

Sebbene gli storici da molto tempo siano a conoscenza di questo cataclisma climatico, non hanno la prova certa della natura della sua causa. Quando un vulcano erutta, riversa nell'atmosfera zolfo, bismuto e altre sostanze che formano un velo, riflettendo la luce del sole nello spazio, e raffreddando il pianeta

In conclusione: Com'è possibile che un evento climatico di questa portata non venga insegnato nelle scuole? È perché non sono state fatte delle ricerche più approfondite? La risposta potrebbe essere più semplice di quella che sembra: forse perché tutto ci ricorderebbe l'inconsistenza dell'essere umano alla mercé della natura.

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