JOHN ELLIS: da BOIA al SUICIDIO



La mia camera da letto era sullo stesso piano dell'ospedale e le urla e le grida del giovane Miller mi tennero sveglio per gran parte della notte. Rimasi supino a fissare l'oscurità. Poi mi resi conto che dovevo andare! Questa è stata la mia prima esecuzione – sarebbe stata sempre così, mi chiedevo? (John Ellis).

Prima del 1868, il Governo inglese ma anche in altri paesi cercavano di censurare le informazioni che riguardavano le pene capitali. Tuttavia, se abbiamo l'opportunità di parlare della figura del boia è grazie proprio ai diari dei carnefici. Opere pubblicate postumi.

 Ellis scrisse un diario dove si autocelebrava ''Diary of a Hangman'',il boia elencò tutte le sue esecuzioni di civili ai quali mise il cappio al collo. Ma fu anche attento a non menzionare le esecuzioni di politici e repubblicani irlandesi, con il timore di rappresaglie a causa delle restrizioni dettate dall'Official Secrets Act. (protezione segreti di stato)

Ma chi era John Ellis prima di diventare boia? Sin da giovane, Ellis non voleva proseguire la professione del padre, quale barbiere del loro quartiere. John preferì inizialmente lavorare come macchinista tessile, ma ecco arrivare l'illuminazione. 

In una pausa dal lavoro sentì i suoi colleghi parlare di un'esecuzione avvenuta il giorno prima. A voce alta Ellis rispose ''Questo è il tipo di lavoro che mi piacerebbe fare''. A quel tempo Ellis aveva 22 anni. I compagni iniziarono a ridere, poiché Ellis era un ragazzo esile e solo alla vista di vedere un pollo essere macellato sveniva!

Eppure, fermo della sua decisione decise di fare domanda al Ministero dell'Interno per diventare un boia. La risposta da parte del Ministero fu rapida e fu invitato a frequentare il corso per la formazione da boia presso la prigione di Newgate, dove ovviamente gli avrebbero insegnato come impiccare una persona. 

Quando i familiari vennero a conoscenza quali fosse la ragione delle sue prolungate assenze, la moglie di Ellis indignata gli chiese '' Perché diavolo hai deciso di fare il boia'' Ellis rispose ''Non lo so, ma ne ho bisogno''

Grazie ai diari di John Ellis possiamo avere una visione più approfondita della preparazione per diventare boia e della durezza che gli ufficiali e le guardie carcerarie nutrivano nei confronti dei detenuti. Terminato il corso tornò a casa, ma passarono alcuni mesi prima di essere chiamato per la sua prima esecuzione, almeno da assistente.

Nel dicembre del 1901 mentre aspettava alla stazione di Rochdale per prendere il treno per Newcastle, notò una grande folla attorno a un uomo. Ellis chiese cosa stava succedendo, uno gli rispose che quell'uomo era il famoso boia William Billington che doveva giustiziare i Miller. Dato che fu assegnato come suo assistente, si presentò e viaggiarono insieme.

Al loro arrivo a Newcastle, Billington suggerì di pranzare in un pub vicino alla prigione. La posizione esatta non è data sapere, ma il pub portava l'insegna Duca di Wellington. Il locale era collocato di fronte all'ingresso della prigione, spesso ritrovo dei funzionari del carcere e uscita dei cadaveri dei detenuti! Ellis disse che fuori del pub tre donne piangevano e gli fissavano, era chiaro che coloro conoscevano i condannati.

L'esecuzione di John Miller e John Robert Miller è particolarmente dettagliata nel diario del boia, poiché fu la sua prima volta che vedeva morire degli uomini anche per mano sua. Ellis e Billington furono informati dal governatore della prigione la decisione di impiccare i due uomini separatamente.

Il nipote, John Robert mostrava un comportamento da sovversivo, convinto di essere stato vittima del complotto di suo zio. John Miller fu impiccato alle 8 del mattino, Robert alle 9:30. Nel 1907, dopo 32 nel ruolo di assistente, Ellis divenne lui stesso Chef Executioner e presenziò a ben 203 esecuzioni. Scrisse che la sua prima paga da boia fu di 2 pounds e qualche penny.

Si vantava della sua efficienza di terminare velocemente le esecuzioni. Delle 203 effettuate,tra le quali quella di Hawley Harvey Crippen (noto come Dr. Crippen). Nel 1912, la volta di Frederick Seddon, impiccato per l'omicidio mediante arsenico della sua inquilina Eliza Mary Barrow. Nel 1916, di Sir Roger Casement, repubblicano irlandese. 

Tuttavia ci fu un'esecuzione che turbò per sempre Ellis. Mi riferisco all'escuzione di Edith Thompson, che nel 1923 fu condannata a morte per l'assassino di suo marito, ma si sospettò che la donna fosse innocente. Durante l'esecuzione, la giovane donna in preda al terrore cadde a terra priva di sensi. Dovette essere sostenuta da quattro guardie che la legarono a una piccola sedia di legno prima di tirarle il cappio intorno al collo.

C'è da dire che Ellis decise di intraprendere anche la professione di barbiere, Quando però riceve la lettera del Ministero dell'Interno, che richiedeva il suo servizio, chiudeva bottega è come se nulla fosse prendeva la sua valigia, viaggiando anonimamente in autobus e in treno fin ad arrivare nel carcere dove l'aspettava il nuovo condannato a morte.

Ma gli occhi quella ragazza che aveva mandato all'altro mondo, continuava a tormentarlo, al punto che Ellis iniziò a bere molto, e pensare di togliersi lui stesso la vita. Nell'agosto del 1924 tentò di suicidarsi, ma il proiettile invece di bucargli il cranio, gli trapassò la mascella. A quel tempo il tentato suicidio in Inghilterra era considerato un reato: Ellis fu arrestato, il giudice gli chiese l'impegno di non tentare più di togliersi la vita.

La sua esistenza durò altri otto anni, nei quali Ellis organizzò anche degli show che mostrava sul metodo di esecuzione britannico. Ma nel 1932, ecco arrivare il suo epilogo, ubriaco come al solito minacciò la moglie e la figlia di tagliarli la testa con un rasoio. Disperato corse poi fuori nell'uscio e si passò il rasoio sulla gola facendosi uno squarcio di cinque pollici, morendo in una pozza di sangue. 

Al suo funerale non fu presente nessun rappresentante del Ministero dell'Interno né i Commissari penitenziari. Magari nell'ultimo respiro vide tutte quelle persone da lui impiccate gioire!

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