Lancillotto: TUTTO quello che c'è di VERO



Almeno una volta nella vita abbiamo sentito parlare di Re Artù, la tavola Rotonda e Lancillotto. Da bambino chi non ha sognato di essere un cavaliere di Re Artù o un personaggio di Camelot. Oggi però proviamo a concentrarci su Sir Lancillotto del Lago, fonte d'ispirazione per altri cavalieri e racconti epici.

Le prime menzioni su Lancillotto sono datate i primi decenni del Medioevo. Nel 1170, ecco la prima operaria a lui dedicata, '' Erec ed Enide'',scritta dal poeta e trovatore francese medievale Chrétien de Troyes, considerato come uno dei più importanti autori della letteratura medievale e della leggenda arturiana. Tra i suoi racconti più celebri: Lancillotto o il Cavaliere della Carretta; Yvain il Cavaliere del Leone;  Percival o il Cavaliere del Graal.

Chrétien de Troyes fu il primo a nominare Lancelot du Lac (Lancillotto del lago), poi ripreso da altri autori sia in Francia e in Inghilterra stabilendo il nome in varie forme. Gli studiosi delle leggende di Camelot hanno appurato che Troyes scrisse le sue opere come se i lettori conoscessero già Lancillotto, senza concentrarsi troppo nel suo background. Tutto ciò ha un'unica risposta: il mito di Lancillotto esisteva già prima dei racconti Chrétien de Troyes.

ORIGINE DI LANCILLOTTO

Un buon metodo per tracciare le origini di Lancillotto come figura reale, è quello di analizzare il suo nome e origine delle parole. Alfred Anscombe, storico dell'inizio del XX secolo disse che il nome Lancillotto avesse origini germaniche, ossia che derivi dal primo germanico: * Wlancloth, mischiato poi nell'inglese antico wlenceo (orgoglio) e loða (mantello). 

Il nome originario perciò può essere associato a una tribù germanica chi si stabilì in Gran Bretagna, l'odierna Binchester. Altri studiosi, invece, sostengono che il nome Lancillotto è derivato da Anguselaus, personaggio di penna di Geoffrey di Monmouth, al quale molti attribuiscono lo sviluppo della leggenda di Re Artù. 

Anguselaus è molto probabilmente la forma anglicizzata del nome Unguist, che appartiene al figlio di un re dei Pitti del VI secolo. Quando poi venne tradotto in francese divenne Anselaus o Lanselaus - e da lì emerse Lancillotto.

Ma c'è anche un'altra versione, proposta da Roger Sherman Loomis, uno dei massimi studiosi del mito arturiano, che trae origine nelle storie più antiche delle isole britanniche, antichi eroi  divinità celtica. In base a questa teoria Lancillotto, non sarebbe nient'altro che Llenlleog (Llenlleawg), pronunciato come Lenleoc. 

Tale personaggio è presente in una storia gallese chiamata Culhwch e racconta di un eroe legato alla storia arturiana, connesso all'eroe gallese Llwch Llawwynnauc (Llwch che significa "Lago").

Ancora da origine germaniche esiste una figura storica un certo Lanzelin (chiamato anche Landholt), dal 930 al 991 d.C. circa, conte di Altenburg, Klettgau, Thurgau e signore di Muri. 

STORIA ARTURIANA

Nella storia arturiana a Lancillotto è affidata la protezione della moglie del re, Ginevra. I due diventano amanti, accecato dall'amore Lancillotto viene meno ai suoi doveri, fin a tradire Re Artù e l'inizio di una serie tragica di eventi, al culmine della morte dello stesso re. 

Come la maggior parte dei Cavalieri della Tavola Rotonda anche Lancillotto è di casta nobile, figlio di un re Ban di Benoic (Benwick). Anche in questo caso vi sono delle connessioni con l'antica mitologia gallese: Ban of Benoic, un gigante e un re del mito gallese, uno dei personaggio principali del Mabinogion.

Nell'antica mitologia gallese, poiché Ban of Benoic può essere collegato a Bran le Benoit, il nome francese di Bran il Beato, un gigante e un re del mito gallese, e una delle figure principali in il Mabinogion, un gruppo di testi storici dell'Alto Medioevo di origini dai manoscritti gallesi. 

Lancillotto non sarebbe cresciuto assieme ai suoi genitori, ma da una misteriosa figura ampiamente conosciuta come la Signora del Lago, che è presente in primo piano nelle leggende arturiane. Questo gli dà il titolo Lancillotto del lago. 

La dama che prepara il giovane cavaliere, insegnandogli tutto quello che c'è da sapere prima di presentarlo alla corte di Re Artù, 

Ad ogni modo Lancillotto rimane uno dei simboli cardine della leggenda arturiana e una delle figure più importanti dell'eredità romantica europea.  Per molti versi Lancillotto è la simbiosi di molti miti antichi  europei, il cui volto - confuso dall'età - intreccia il reale e l'immaginario, gli Dei di antichi e popolari eroi di battaglie ormai scomparse e dimenticate, diventando parte della nostra identità condivisa.


 https://www.ancient-origins.net/myths-legends-europe/lancelot-0014874

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