L'INQUISIZIONE DI PAPA GREGORIO IX CONTRO I GATTI

Nel XIII°, l'allora papa Gregorio IX firmò una sorta di bolla papale per iniziare una vera crociata no alle streghe ma contro i gatti. Si dice che il papa provasse un vero disprezzo nei loro confronti. Lo sterminio fu talmente grande che la popolazione dei topi andò fuori controllo.

In particolare i gatti di colore nero, da sempre sono associati  alle streghe, Diavolo e disgrazie furono perseguitati come le future inquisizioni alle streghe. Un sacerdote di nome Konrad von Marburg fu incaricato dall'arcivescovo di Magonza di sradicare i gatti dalla Germania. La sua persecuzione produsse un'isteria di massa e strane confessioni, dipingendo il povero felino, in particolare di colore nero, l'incarnazione di Satana stesso è che fosse sempre presente ai Sabba. 

Tale dicerie rafforzarono la tesi di Gregorio IX, che in una nota ufficiale detta Vox nel giugno del 1233 ordinava i cattolici di macellare i gatti. Sebbene non siamo a conoscenza di tutti i dettagli, il Vox a Roma era una realtà che chiamava i fedeli a combattere il luciferianesimo, o adorazione del diavolo, nella Germania nordoccidentale.

La lettera parlava di eretici che avevano preso parte ad atti libidinosi, oltre a strane attività e riti che vedevano adorare una statua di un gatto nero, poi prendeva vita. Il rito prevedeva anche quello di baciare una rana gigante, altro animale connesso alla magia nera e pozioni magiche. Per Gregorio IX questi indizi, o meglio queste false testimonianze erano più che sufficienti per dare la caccia ai gatti.

 Suddetto Vox fu recapitato direttamente a Federico II, l'imperatore del Sacro Romano Impero. Va detto che nel XIII° secolo la maggior parte delle persone non sapeva né leggere e scrivere, perciò i prelati del paese e le persone istruite, spesso cambiavano le parole di un documento a loro favore. Ancora una volta, l'ignoranza dell'uomo nel corso dei secoli ha superato ogni aspettativa!