Gesù di Nazareth: Morì primo dopo la Croce?

 


Secondo la narrazione biblica, Gesù di Nazareth venne crocifisso e morì sulla croce. Tuttavia, non c'è un consenso unanime tra gli studiosi sulla questione. Alcuni ritengono che Gesù fosse già morto quando venne messo sulla croce, mentre altri credono che morì solo in seguito alla crocifissione.

La narrazione del Vangelo di Giovanni sembra suggerire che Gesù morì prima che i soldati romani gli spezzassero le gambe, il che avrebbe fatto morire Gesù per asfissia. Altri studiosi interpretano che la ferita inflitta da una lancia nel costato, descritta nel Vangelo di Giovanni, possa aver portato alla sua morte.

In generale, la questione di quando esattamente Gesù morì  sulla croce è ancora oggetto di dibattito tra gli studiosi e non esiste una risposta definitiva.

MORTE PER ASFISSIA

La morte per crocifissione avveniva a causa di una combinazione di affaticamento muscolare, shock e asfissia. Quando una persona subiva la crocifissione, il suo corpo veniva sollevato dal terreno con le braccia tese sopra la testa. Questo procedimento rendeva difficile la respirazione, fino a portare la persona a morire di asfissia.

Poiché Gesù fu crocifisso per un breve periodo di tempo, ci sono dibattiti tra gli studiosi sul fatto che abbia avuto il tempo sufficiente per morire per asfissia. Tuttavia, alcune teorie suggeriscono che il dolore intenso, lo stress e l'agonia della crocifissione, insieme alla perdita di sangue causata dalle ferite, potrebbero aver accelerato la sua morte

L'uso dei chiodi per affiggere la vittima alla croce era particolarmente doloroso e crudele. I chiodi venivano infilzati attraverso le mani o i polsi e i piedi o le caviglie, causando gravi lesioni e dolori lancinanti. Inoltre, il danno ai nervi e ai tendini delle mani poteva causare spasmi muscolari dolorosi, rendendo ancora più difficile per la persona respirare correttamente.

CROCIFISSIONE

Secondo la narrazione biblica, la crocifissione di Gesù durò circa tre ore, dalle 12:00 alle 15:00 del pomeriggio. Questo periodo di tempo relativamente breve ha portato alcuni studiosi a suggerire che Gesù sia deceduto prima delle 3 ore

In ogni caso, la cronologia esatta degli eventi della crocifissione di Gesù e delle cause della sua morte rimangono oggetto di dibattito tra gli studiosi e le interpretazioni possono variare.

 Prima della crocifissione, Gesù fu flagellato. La flagellazione era una pratica comune nei tempi antichi, in cui una persona veniva colpita ripetutamente con una frusta o un bastone con punte di metallo per infliggere dolore e punizione.

Questo evento è menzionato nei quattro vangeli del Nuovo Testamento. La flagellazione di Gesù è stata descritta come particolarmente brutale e dolorosa, con alcuni resoconti che affermano che Gesù fu anche schernito e sputato dai soldati romani.

La flagellazione avrebbe senza dubbio causato gravi lesioni a Gesù, indebolendo ulteriormente il suo stato di salute. Questo potrebbe aver contribuito alla sua morte accelerando  il processo di crocifissione e aumentando il dolore e lo stress del suo corpo.

Tuttavia, ci sono alcuni resoconti storici che fanno riferimento alla pratica della crocifissione durante il periodo romano, che confermano che la crocifissione era il metodo di esecuzione più atroce, come forma di pena capitale per i criminali e i dissidenti politici. Era considerata una delle forme più crudeli e umilianti di esecuzione, riservata ai reati più gravi.

Questa pena corporale consisteva nell'affiggere la persona condannata a morte ad una croce di legno, con le braccia stese e le mani inchiodate ai bracci della croce. La vittima era lasciata lì a morire esposta, per affaticamento, sete e fame, o, come abbiamo già detto, per asfissia, a seconda delle circostanze e della durata dell'esecuzione.

L'obiettivo principale della crocifissione era quello di infliggere una morte lenta e dolorosa, e al contempo, di servire come un deterrente per gli altri che avrebbero potuto pensare di violare le leggi romane. 

Inoltre, la crocifissione aveva anche un forte significato simbolico e religioso, poiché la vittima veniva spesso vista come un "malfattore" o un "criminale", e quindi, il suo supplizio pubblico serviva anche da ammonimento divino per coloro che si opponevano all'Impero romano.

A distanza di 2000 anni è ipotizzabile che Gesù di Nazareth fosse morto prima che il soldato romano l'infliggesse l'ultimo colpo con la famosa punta della lancia nel suo costato.






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