Anne Askew: la poetessa protestante bruciata viva

 


Quando ho iniziato a fare delle ricerche su Anne Askew, la prima cosa che ho notato è stata quella della sua dipartita a soli 25 anni. Ma andiamo per gradi per cercare di capire meglio perché fu condannata a morte.

Anne Askew è stata celebrata come un'importante martire protestante. La sua biografia è raccontata in molte opere letterarie e drammatiche, tra cui la sua stessa autobiografia, intitolata "Examinations", scritta mentre era in prigione e in cui descrive le torture subite per le sue credenze religiose.

INZIO E MATRIMONIO

Nata intorno al 1521 nella contea di Lincolnshire, in Inghilterra presso una famiglia alto locata, Anne ebbe un'educazione formale e apprese il latino. Tuttavia, alla morte del padre fu costretta a sposare un uomo che non amava per mantenere lo status sociale della sua famiglia.

Col tempo la sua figura ha avuto un ruolo importante nella storia religiosa e politica dell'Inghilterra del XVI secolo, poiché fu una delle prime donne a sostenere apertamente le dottrine protestanti, e ha subito la persecuzione per le sue convinzioni religiose.

Fu proprio in concomitanza con il suo matrimonio che la sua esistenza cambiò in peggio, Lei protestante convinta, il marito invece di fede cattolica. A causa delle divergenze religiose tra i coniugi, Anne divenne vittima delle violenze domestiche del marito.

 Thomas Kyme, questo è il nome del marito, non accettava le nuove convinzioni religiose della moglie, e la maltrattava fisicamente e verbalmente per questo motivo. In una deposizione resa sotto giuramento durante il suo processo per eresia, Anne dichiarò di essere stata costretta dal marito e dalla sua famiglia a partecipare alle messe cattoliche e di essere stata maltrattata quando si rifiutava di farlo.

Inoltre, secondo la testimonianza di alcuni contemporanei, dopo la cattura di Anne, il marito avrebbe cercato di convincerla a ritrattare la sua fede protestante, ma senza successo. La sua vicenda è  un esempio di come la Riforma protestante, portò a tensioni familiari e sociali in Inghilterra nel XVI secolo, in particolare nelle famiglie in cui i membri aderivano a confessioni religiose diverse.

Umiliata nell'animo e nel fisico a causa di un marito orco, Anne Askew  chiese il divorzio, soprattutto per gli abusi fisici subiti. Purtroppo in quel periodo storico, il divorzio era molto raro e difficile da ottenere, soprattutto per le donne. Inoltre, il divorzio per motivi religiosi era ancora meno accettato, in quanto la Chiesa cattolica non lo permetteva e la Chiesa anglicana, fondata solo alcuni decenni dopo la morte di Anne, lo avrebbe consentito solo in circostanze molto particolari.

Pertanto, sebbene non sia possibile escludere del tutto l'ipotesi che Anne avesse pensato al divorzio, non ci sono prove a sostegno di questa teoria. Quel che è certo, comunque, è che Anne ha subito abusi fisici per la sua fede protestante, sia da parte del marito, che durante la sua prigionia, e ha continuato a professare la sua fede fino alla morte.

LONDRA e Comunità Protestante

Thomas Kyme cacciò la moglie di casa e Anne Askew si trasferì allora a Londra, dove conobbe altri protestanti, tra cui l'anabattista Joan Bocher. Ma c'è anche un'altra versione che ci indica che fosse stata la donna stessa a lasciare il marito e trasferirsi a Londra, dove ha conosciuto altri protestanti, tra cui l'anabattista Joan Bocher.

Joan Bocher, teologa anabattista sosteneva che Cristo non avesse avuto una natura umana terrena. Questa dottrina era considerata eretica dalla Chiesa anglicana e Joan fu arrestata e processata per eresia nel 1550. Anne Askew, che aveva già subito la persecuzione per la sua fede protestante, sostenne la causa di Joan Bocher e cercò di intercedere per lei presso il re Edoardo VI. Tuttavia, entrambe le donne furono condannate a morte per eresia e giustiziate a Tyburn nel 1550.

La vicenda di Anne Askew e Joan Bocher è un esempio di come la Riforma protestante abbia portato a una maggiore libertà di pensiero e di espressione in materia religiosa, ma anche come un'illustrazione delle violenze e delle persecuzioni che hanno accompagnato questo periodo storico.

Durante la sua permanenza a Londra Anne Askew si unì alla comunità protestante locale e studiò la Bibbia approfonditamente. La sua fede si radicalizzò ancor di più e divenne una predicatrice del vangelo riformato, diffondendo la sua visione religiosa anche attraverso l'opera di scrittura.

Anne scrisse diverse opere in cui esprimeva le sue convinzioni religiose e la sua opposizione alla Chiesa cattolica. Tra le sue opere più famose vi è una ballata in cui criticava la pratica cattolica della transustanziazione, cioè la credenza che l'ostia consacrata diventasse veramente il corpo di Cristo.

Anne divenne anche una figura di spicco nella comunità protestante londinese e veniva ascoltata come predicatrice nelle riunioni delle congregazioni. Questa attività la rese un personaggio ancora più importante agli occhi delle autorità religiose cattoliche, che la consideravano una minaccia alla stabilità religiosa dell'Inghilterra.

Ricordiamo che la predicazione pubblica delle donne era considerata un atto di ribellione contro l'autorità maschile e religiosa, e veniva perseguita come tale. Tuttavia, Anne non si lasciò intimidire dalle minacce e dalle violenze subite per la sua fede, continuando a predicare e a scrivere fino alla sua morte.

ARRESTO

Verso la fine del 1545 o all'inizio del 1546, Thomas Kyme fece arrestare Anne Askew, che fu riportata in Lincolnshire.  Ciò che si sa con certezza è che Anne fu arrestata a Londra e portata a Lincolnshire per essere processata.

L'arresto di Anne fu il risultato della sua attività di predicatrice e di diffusione delle sue idee religiose riformate. Inoltre, si dice che il suo ex-marito Thomas Kyme avesse denunciato Anne alle autorità religiose per le sue nuove convinzioni religiose.

Anne fu imprigionata e torturata per ottenere una confessione sulla sua fede. Tuttavia, nonostante le torture subite, non rinnegò la sua fede protestante e rifiutò di accusare altri membri della sua comunità.

Il processo di Anne fu una farsa, in cui vennero ignorati i suoi diritti e in cui le venne negata la possibilità di difendersi. Arrestata e processata per eresia, cioè per avere idee religiose considerate eretiche dalla Chiesa d'Inghilterra. La sua predicazione pubblica e le sue idee radicali la resero un bersaglio delle autorità religiose dell'epoca, che la consideravano una minaccia alla stabilità religiosa e politica del regno.

Inoltre, l'arresto di Anne Askew potrebbe essere stato facilitato dal fatto che suo marito Thomas Kyme era un cattolico, e che quindi avrebbe potuto avere legami con le autorità religiose cattoliche che governavano alcune parti del paese.

In sintesi, l'arresto e la condanna a morte di Anne Askew non furono un'eccezione nella persecuzione dei protestanti radicali dell'epoca, ma si inseriscono nella storia della lotta per la libertà religiosa e per i diritti delle minoranze religiose in Inghilterra.

Inoltre, la sua vicenda personale, con il suo matrimonio conflittuale e le sue denunce di violenze domestiche, potrebbe aver attirato l'attenzione delle autorità religiose e politiche dell'epoca. La sua condanna a morte per eresia nel 1546 fu quindi il risultato di una combinazione di fattori, tra cui le sue idee religiose radicali, la sua attività di predicazione pubblica e la sua vicenda personale.

La morte di Anne Askew fu uno dei numerosi episodi di violenza religiosa e persecuzione contro i protestanti inglesi dell'epoca, e contribuì a consolidare il movimento riformista e la lotta per la libertà religiosa in Inghilterra.

TORTURA E CONDANNA A MORTE

 Dopo essere stata arrestata nel marzo 1546, Anne Askew fu portata alla Torre di Londra, dove fu interrogata per due giorni consecutivi da una commissione di esponenti del governo, tra cui Sir Thomas Wriothesley (Lord cancelliere), Stephen Gardiner (Vescovo di Winchester), John Dudley (Vicario generale) e William Paget (Segretario di Stato).

Durante l'interrogatorio, Anne Askew rifiutò di rivelare i nomi dei suoi sostenitori e delle persone che le avevano fornito copie dei testi religiosi protestanti. Inoltre, rifiutò di condannare le sue convinzioni religiose e di accusare altre persone di eresia.

A causa della sua mancata collaborazione fu sottoposta a tortura con il "rack", uno strumento di tortura che consisteva in una specie di letto con corde che venivano utilizzate per tirare le braccia e le gambe dell'imputato, provocando dolori insopportabili e fratture.

Nonostante le torture, Anne Askew non cambiò le sue convinzioni religiose e fu condannata a morte per eresia. La tortura non era ufficialmente legalizzata in Inghilterra nel XVI secolo, ma il re Enrico VIII aveva autorizzato l'uso di metodi estremi per ottenere confessioni da persone sospettate di eresia. 

La tortura veniva spesso utilizzata durante gli interrogatori di eretici, soprattutto quelli che rifiutavano di fornire informazioni sui loro sostenitori e sulla diffusione delle loro dottrine.

Le fonti storiche indicano che Anne Askew subì la tortura del "rack", mentre Margaret Cheyney fu sottoposta a un altro tipo di tortura, chiamata la "scavenger's daughter". 

La "scavenger's daughter" era un dispositivo di tortura utilizzato nell'Inghilterra del XVI secolo per ottenere confessioni da persone sospettate di eresia. Il dispositivo consisteva in una serie di anelli di ferro che venivano posizionati intorno al collo, ai polsi e alle caviglie della persona. Una volta chiusi gli anelli, la vittima veniva piegata in una posizione che causava dolori atroci.

Inoltre è possibile che gli accusatori di Anne Askew volessero estorcerle la confessione che la regina Caterina Parr fosse protestante, poiché la regina aveva legami con gruppi protestanti e aveva pubblicato libri di preghiere con tendenze riformate. 

È comunque certo che gli accusatori di Anne Askew volevano ottenere informazioni sui membri della comunità protestante, e questo potrebbe essere stato uno dei motivi per cui la sottoposero a torture estreme.

Ci sono diverse fonti storiche che confermano che Anne Askew svenne per il dolore durante la sua tortura nella Torre di Londra. Si dice che, nonostante i suoi arti fossero stati così compressi da non poterli muovere, Anne riuscì a resistere alla tortura per un certo periodo di tempo, prima di svenire per il dolore.

 Anne Askew venne condannata a morte per eresia e fu bruciata viva il 16 luglio 1546 insieme ad altri tre uomini, John Lascelles, John Adams e Nicholas Belenian.

Secondo alcune fonti storiche, al momento dell'esecuzione, la Askew chiese che venisse portata una polvere per accelerare la morte, in modo da non prolungare la sofferenza. La sua richiesta fu respinta e l'esecuzione venne portata avanti, con Anne Askew e gli altri condannati che furono bruciati vivi sulla pubblica piazza di Smithfield, a Londra.

POETESSA

 Anne Askew fu anche una poetessa. Le sue poesie sono state raccolte in un libro intitolato "The Ballads and Poems of Anne Askew", pubblicato per la prima volta nel 1871. Le poesie di Anne riflettono la sua fede protestante e il suo coraggio di fronte alla persecuzione. Molte delle sue poesie sono state scritte mentre era in prigione e sono state considerate importanti testimonianze della sua fede e della sua resistenza di fronte alle torture e alla morte imminente.

Ad esempio, una delle sue poesie più famose è "The First salm of David, in Meter", in cui Anne esprime la sua fiducia in Dio e il suo disprezzo per le dottrine della Chiesa cattolica romana. Le sue poesie sono state descritte come intense, commoventi e spesso impregnate di un forte senso di angoscia e dolore, ma allo stesso tempo caratterizzate da un grande coraggio e determinazione nella sua fede.

l'Inghilterra non era protestante, perché Anne Askew venne lo stesso arrestata?

È vero che l'Inghilterra non era ufficialmente protestante durante il regno di Enrico VIII e che il processo di riforma religiosa era ancora in corso. Tuttavia, ciò non significa che non ci fossero comunità protestanti attive e che queste non fossero perseguitate.

Durante il regno di Enrico VIII, la Chiesa d'Inghilterra si separò da Roma, ma la nuova chiesa nazionale conservò molte pratiche cattoliche, come l'adorazione della Vergine Maria e dei santi. Inoltre, Enrico VIII perseguì ferocemente i protestanti radicali, come i luterani e gli anabattisti, che considerava una minaccia alla stabilità religiosa e politica del regno.

Durante l'ultimo anno di regno di Enrico VIII, le tensioni religiose tra tradizionalisti e riformisti si intensificarono e la Askew si trovò in mezzo a questa battaglia teologica e religiosa

 Inoltre, la politica religiosa di Enrico VIII era diventata sempre più instabile e incerta, con frequenti cambiamenti di alleanze e di posizioni in materia di fede.

Anne Askew si trovò in mezzo a questa battaglia teologica e religiosa a causa della sua attività di predicazione e della sua adesione alle idee riformate. La sua fede protestante radicale la portò a entrare in conflitto con le autorità religiose dell'epoca, che consideravano la sua predicazione eretica e pericolosa per la stabilità religiosa e politica del regno.

Durante gli ultimi anni di regno di Enrico VIII, furono arrestati diversi predicatori riformisti e sostenitori della Riforma anglicana, tra cui Richard Turner e Rowland Taylor. Essi erano vicini alla figura dell'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer, che era un sostenitore della Riforma e aveva introdotto diverse riforme nella Chiesa anglicana.

Turner e Taylor furono processati per eresia e condannati a morte. Taylor fu bruciato vivo nel 1555, mentre Turner riuscì a fuggire all'estero prima che la sentenza fosse eseguita. Questi eventi testimoniano l'intensità della lotta tra i tradizionalisti e i riformisti in materia religiosa durante gli ultimi anni del regno di Enrico VIII e il periodo successivo alla sua morte.

In conclusione ciò che rimane della vita di Anne Askew è un gran senso di malinconia e ingiustizia.

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