Il Primo Soldato Italiano Caduto nella Grande GUERRA


Come per ogni evento felice che drammatico esiste sempre un inizio e una fine. Così anche nel Corso della Grande Guerra le cronache ci narrano del primo soldato italiano a perire sotto fuoco nemico!

Riccardo Giusto fu chiamato a una delle tante pattuglie di esploratori incaricate di precedere il grosso delle truppe, con il compito di occupare la cima del Monte Jeza di fronte a Tolmino. 

Mentre la pattuglia della quale faceva parte Riccardo Giusto attraversava il territorio nemico per alcune centinaia di metri, i gendarmi austroungarici che presidiavano il valico di Cappella Sleme aprirono il fuoco contro gli italiani. 

Alle ore 04:00 sul(cima secondaria del Monte Jeza), un proiettile sparato dal nemico colpì frontalmente Riccardo Giusto, perforandogli il cranio e causandone la morte istantanea. 

I suoi commilitoni lo soccorsero immediatamente, ma spirò nel giro di pochi minuti. Riccardo era poco più che un ragazzo, quando morì aveva solamente 20 anni!

Don Giovanni Guion, parroco della chiesa di San Volfango, compose la salma, che fu poi sepolta nel cimitero locale. Nel 1923, la salma fu traslata a Udine. 

Nato il 10 febbraio 1895 a Udine, Riccardo Giusto perse entrambi i genitori in giovane età. Sebbene sia generalmente ricordato come "Di Giusto", il suo autentico nome era, in realtà, "Riccardo Giusto". 

Questo è confermato dall'atto di nascita depositato presso lo stato civile del Comune di Udine, dal certificato battesimale redatto il 10 marzo 1895 da don Antonio Cecutti, parroco di Santa Maria delle Grazie di Udine, e dal successivo foglio matricolare del 1915.

Riccardo lavorò come facchino presso la stazione di Udine fino alla fine del 1914. Il 12 gennaio 1915, venne chiamato alle armi nel corpo degli Alpini e assegnato al Distretto Militare di Sacile. Fu inquadrato nella 16ª Compagnia del Battaglione "Cividale" dell'8º Reggimento, di base a Cividale del Friuli. 

Con l'avvicinarsi del conflitto, il suo reparto fu destinato alla zona di Krai di Drenchia (UD), che all'epoca, come oggi, costituiva una zona di confine con la Slovenia. Il 24 maggio 1915, all'inizio della Prima Guerra Mondiale, la sua unità si posizionò sul monte Colovra nel comune di Drenchia (UD), un'altura che segnava il confine tra Italia e Austria-Ungheria in quella regione. il resto è storia!


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