la figura del boia nel 1800


Nel buio del XIX secolo, un'ombra avvolgeva le strade ciottolate e deserte delle cittadine d'Europa, una figura sinistra che si muoveva tra le vie con un compito nefasto, quello di esecutore: il boia. 

 Giudice supremo della vita altrui, egli con le sue gelide mani poneva fine alla vita dei condannati. Ma chi era veramente il boia del 1800? Un uomo solo di fronte a una folla curiosa, ma non  non c'era nessuna differenza, le sue vittime tremavano al cospetto di quell'attesa snervante.

 Nel XIX secolo, il ruolo del boia continuò a evolversi, ma la figura stessa perse gradualmente la sua importanza sociale. Con l'avanzare del tempo e l'evoluzione delle norme culturali, il termine "boia" divenne sempre più associato a un'immagine di violenza e disprezzo sociale.

Metodi di esecuzione 

L'uso della ghigliottina, benché meno frequente rispetto al periodo della Rivoluzione Francese, continuò per un po' di tempo, ma nuovi metodi di esecuzione vennero introdotti.

La fucilazione divenne un metodo più comune di esecuzione. Il condannato veniva
posto di fronte a un plotone di esecuzione e veniva colpito da colpi di arma da fuoco. Il ché voleva dire che la figura del boia non aveva senso in questo caso!

 Per l'impiccagione invece, metodo ancora in uso in diversi paesi, il boia aveva il compito di mettere al condannato una corda al collo fino a quando la forza della caduta causava la rottura delle vertebre cervicali.

 In alcuni paesi, si preferiva punire i criminali con la deportazione o il lavoro forzato piuttosto che con l'esecuzione.

È importante notare che l'abolizione della pena di morte divenne una tendenza crescente nel corso del XIX secolo in molte nazioni occidentali. La Francia, ad esempio, abolì la pena di morte nel 1848, reintroducendola solo brevemente durante il regime di Vichy durante la Seconda Guerra Mondiale.

Con l'evoluzione delle idee sulla punizione e sui diritti umani, la figura del boia perse la sua rilevanza sociale. L'abolizione della pena di morte in molte giurisdizioni ha contribuito a rendere obsoleti i boia e gli esecutori di pena. 

La pratica dell'esecuzione capitale è diminuita nel corso del XX secolo, e attualmente, molti paesi hanno abbandonato del tutto la pena di morte o la hanno limitata a circostanze estreme.

Abito

Nel XIX secolo, la figura del boia mantenne spesso un aspetto più funzionale che elegante. Gli esecutori di pena, sebbene non indossassero più l'abbigliamento vistoso o i copricapi che erano comuni in epoche precedenti, cercavano comunque di preservare un certo grado di anonimato e di mitigare la stigmatizzazione sociale associata al loro lavoro.

Gli esecutori di pena potevano indossare abiti scuri o tuniche per nascondere eventuali macchie di sangue e preservare la loro identità. L'abbigliamento non era orientato alla moda o alla formalità, ma piuttosto alla funzionalità e alla necessità di gestire il processo di esecuzione. 

L'abbigliamento del boia nel XIX secolo poteva includere un mantello, che spesso faceva parte della loro uniforme funzionale. Il mantello avrebbe potuto essere utilizzato per nascondere eventuali segni di sangue o per conferire un aspetto più cupo e austero durante il processo di esecuzione. 

Gli esecutori di pena erano spesso soggetti a ostracismo sociale e, indossando un mantello o altri indumenti scuri, potevano cercare di nascondere la loro identità durante e dopo l'esecuzione.

Paga

La questione della paga degli esecutori di pena, come i boia, variava notevolmente nel corso della storia e a seconda della regione. Nel XIX secolo, la remunerazione degli esecutori di pena era spesso basata su una combinazione di stipendi fissi e pagamenti per ogni esecuzione effettuata.

In alcune situazioni, gli esecutori di pena potevano ricevere una paga regolare dal governo o dalle autorità locali per il loro servizio. Tuttavia, la stigmatizzazione sociale associata a questo ruolo e la difficoltà nel trovare persone disposte a svolgere questo lavoro potrebbero aver influito sulla determinazione della paga. In alcuni casi, gli esecutori di pena potevano ricevere anche delle compensazioni aggiuntive per ogni esecuzione effettuata, fungendo da incentivo finanziario.

È importante notare che la paga degli esecutori di pena è spesso stata un argomento controverso, con dibattiti etici e morali sulla remunerazione di coloro che erano coinvolti nella somministrazione della pena di morte.

 Con l'evoluzione delle opinioni pubbliche sulla pena capitale e il declino della sua accettazione, il ruolo e la paga degli esecutori di pena sono stati messi sempre più in discussione nel corso del tempo.

Famiglia

In molti casi, la professione di boia era ereditaria e passava da padre a figlio. Questo fenomeno era particolarmente evidente in molte società europee durante il periodo medievale, rinascimentale e anche oltre.

 La trasmissione del ruolo di boia all'interno della stessa famiglia poteva essere legata a vari fattori, tra cui la necessità di mantenere un certo livello di competenza tecnica e la difficoltà di trovare individui disposti a svolgere un lavoro così socialmente stigmatizzato.

L'appartenenza a una famiglia di boia non era sempre volontaria; in alcuni casi, i membri di queste famiglie erano oggetto di pregiudizio sociale e discriminazione a causa del lavoro svolto dai loro antenati. Tuttavia, poiché la professione richiedeva competenze specifiche e conoscenze tecniche per eseguire in modo efficace le esecuzioni, spesso veniva tramandata da una generazione all'altra all'interno della stessa famiglia.

Va notato che non tutte le famiglie di boia erano ereditarie, e ci sono stati casi in cui persone esterne venivano formate e assunte per svolgere il ruolo di boia. Tuttavia, l'ereditarietà della professione era abbastanza comune in diversi periodi storici e luoghi, contribuendo a creare una sorta di "casta" di esecutori di pena.


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