La Passione di Cristo: la paura di un Uomo Solo



La Pasqua è la festività cristiana che commemora la risurrezione di Gesù Cristo dopo la sua morte, ed è considerata la festa più importante nel calendario liturgico cristiano. Il periodo che precede la Pasqua è chiamato la Settimana Santa, che inizia con la Domenica delle Palme e culmina nella Domenica di Pasqua. Durante questa settimana, si celebra la Passione di Cristo, che comprende gli eventi legati agli ultimi giorni di vita di Gesù.

1. **Domenica delle Palme**: Questa giornata commemora l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, quando la folla lo accolse agitando rami di palma e gridando "Osanna". Questo evento segna l'inizio della Settimana Santa.

Ma il culmine della passione di Cristo è connessa nella notte del Giovedì Santo e Venerdì quando morirà in croce!

il Giovedì Santo è il giorno in cui, secondo la tradizione cristiana, Gesù fu tradito da uno dei suoi discepoli, Giuda Iscariota. L'ultima cena conduce a una sorta di oblio e disperazione vedendo lo stesso figlio di Dio essere tradito da un essere umano. 

Lo stesso Gesù annuncia ai suoi discepoli che uno di loro lo avrebbe tradito. Successivamente, offrì loro il pane e il vino, istituendo così l'Eucaristia, e lavò loro i piedi come gesto di umiltà e servizio. Terminata l'ultima cena, Gesù si ritira nel Giardino di Getsemani per pregare, un lasso di tempo opprimente per il Messia, poiché sapeva che presto tutto si sarebbe compiuto.

In seguito viene arrestato dai soldati romani , che lo identificò grazie al famoso bacio traditore di Giuda. Questo evento segna l'inizio della Passione di Cristo, il periodo culminante della sua vita terrena che include la crocifissione e la morte.

La tradizione cristiana insegna che Gesù fu tradito per trenta denari d'argento, il prezzo di uno schiavo, come predetto dagli antichi profeti. L'atmosfera della notte in cui Gesù fu arrestato e tradito è descritta nei Vangeli con parole cupe e allo stesso tempo riflessive! 

Il Giardino di Getsemani è spesso associato come un luogo di angoscia e dolore. Gli evangelisti raccontano che Gesù, sentendosi sopraffatto dal peso di ciò che stava per accadere, pregò intensamente, sudando gocce di sangue, mentre i suoi discepoli dormivano.

La tradizione cristiana vede la missione terrena di Gesù, in quanto si avvicina alla sua morte sacrificale per ide questo momento come il culmine dell'intera l bene dell'umanità. La cupa atmosfera di quella notte riflette l'intensità del conflitto spirituale e il peso dell'incarico che Gesù stava per affrontare.

Nonostante l'oscurità di quel momento, per i cristiani la Pasqua rappresenta la vittoria finale sulla morte e sul male, poiché la risurrezione di Gesù porta speranza e nuova vita a coloro che credono in lui.

Secondo i Vangeli del Nuovo Testamento, dopo essere stato arrestato nel Giardino di Getsemani, Gesù fu condotto davanti alle autorità religiose e politiche dell'epoca, tra cui il Sinedrio e il governatore romano Pilato. Durante questo periodo di detenzione, Gesù fu sottoposto a vari abusi e maltrattamenti.

Una delle forme di maltrattamento subito da Gesù fu la flagellazione. La flagellazione romana era una punizione brutale che coinvolgeva l'uso di una frusta con corteccia animale o metallo attaccato alle estremità. 

Le vittime venivano legate a un palo o a una colonna e colpite ripetutamente sulla schiena, sulle spalle e sulle gambe. Questo tipo di punizione non solo causava gravi ferite fisiche, ma spesso era anche accompagnato da umiliazioni e scherni da parte degli aguzzini.

La flagellazione di Gesù è menzionata nei Vangeli di Matteo, Marco e Giovanni, anche se i dettagli esatti possono variare leggermente tra i resoconti. Questa flagellazione fu solo uno degli eventi dolorosi che Gesù subì prima della sua crocifissione e morte, come parte della sua Passione, che culminò con la sua risurrezione.

Il Venerdì Santo invece è il giorno in cui, secondo la tradizione cristiana, Gesù fu crocifisso e morì sulla croce per il perdono dei peccati dell'umanità. Questo giorno è uno dei momenti più solenni e significativi della Settimana Santa.1. **Il 

Processo di Gesù**: Dopo essere stato arrestato nella notte tra Giovedì e Venerdì Santo, Gesù fu condotto davanti alle autorità religiose e politiche dell'epoca, tra cui il Sinedrio (il consiglio ebraico) e il governatore romano Pilato. Il processo fu irregolare e pieno di ingiustizie, con Gesù accusato di blasfemia e ribellione contro l'autorità romana.

La Condanna a Morte**: Nonostante Pilato non trovasse colpevolezza in Gesù, sotto la pressione della folla e degli ebrei leader religiosi, decise di condannare Gesù alla crocifissione per accontentare la folla e mantenere l'ordine pubblico. Significativa è la scelta del popolo di scagionare il ladrone Barabba, al posto di un uomo perbene.

La Via Crucis**: Dopo la condanna, Gesù fu caricato della croce e costretto a portarla attraverso le strade di Gerusalemme fino al luogo della sua esecuzione, il Golgota, che significa "luogo del cranio". Durante il tragitto Gesù cadde varie volte con addosso la croce. I romani fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e lo costrinsero a portare la croce assieme a Gesù.

Gli esecutori gli misero una corona di spine sul capo, causandogli ulteriore dolore e umiliazione.

4. **La Crocifissione**: Una volta arrivato al Golgota, Gesù fu crocifisso insieme a due criminali. Questo era un metodo di esecuzione brutale e doloroso utilizzato dai Romani per i crimini gravi. Gesù fu inchiodato alla croce e lasciato morire sospeso tra il cielo e la terra.

Una sofferenza e umiliazione disumana, inchiodato come l'ultimo degli uomini e il primo dei malfattori. Un silenzio di fronte alla croce quasi irreale, mentre la Madonna, Maria Maddalena e altre donne piangevano per quel figlio e giovane uomo costretto anch'egli a subire la brutalità dell'uomo.

La crocifissione era una delle forme più cruente di esecuzione utilizzate dai Romani, e causava un dolore estremo e prolungato. Piedi e mani furono inchiodate alla croce, per poi e lasciato morire sospeso, mediante soffocando lentamente a causa della posizione del corpo e della difficoltà a respirare.

Secondo i Vangeli, Gesù morì sul crocifisso intorno all'ora nona, che corrisponde a mezzogiorno, dopo 3 ore di agonia. Ma vi è anche un'late versione quella di Giovanni, nel quale Gesù venne crocefisso a mezzogiorno, mori alle 3 del pomeriggio, versione che tra l'altro studiai al catechismo.

In concomitanza con la sua morte, si racconta che ci fu oscurità su tutta la terra e il tempio si spaccò in due parti!

 Dopo la morte di Gesù, il suo corpo fu deposto in una tomba nuova, donata da un uomo ricco di nome Giuseppe d'Arimatea, e fu avvolto in un lenzuolo e posto in una tomba scavata nella roccia. La tomba fu sigillata e una grande pietra fu posta davanti all'ingresso.

 Oltre alla sofferenza fisica, Gesù subì anche tormenti spirituali.  Gesù sperimentò un senso di abbandono da parte di Dio mentre era sulla croce, quando gridò: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" Questo dolore spirituale aggiunse un ulteriore strato di sofferenza alla sua Passione.

La sofferenza di Gesù è considerata dagli insegnamenti cristiani come un atto di amore supremo e sacrificio per l'umanità. Per i credenti, la sofferenza di Gesù ha un significato salvifico, poiché si crede che egli abbia accettato volontariamente la morte sulla croce per il perdono dei peccati del mondo e per aprire la via alla salvezza eterna.


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