Il Comitato di Salute Pubblica durante il periodo del Terrore



 Durante il periodo del Terrore durante la Rivoluzione Francese, la centralizzazione del potere nel Comitato di Salute Pubblica fu un elemento significativo. Il Comitato di Salute Pubblica (Comité de salut public) fu istituito nel 1793 come organo esecutivo della Convenzione Nazionale, l'assemblea legislativa della Repubblica francese. Questo comitato divenne uno degli organi di governo più potenti durante la fase più radicale e autoritaria della Rivoluzione.

 Il Comitato di Salute Pubblica ricevette un mandato straordinario per affrontare le minacce interne ed esterne alla Repubblica. Era incaricato di garantire la difesa nazionale e di reprimere ogni forma di opposizione interna considerata contro-rivoluzionaria.

 Durante i primi anni del Comitato, figure come Maximilien Robespierre e Bertrand Barère e George Danton ebbero un'influenza significativa. Robespierre, in particolare, divenne noto per il suo ruolo centrale nell'instaurazione di un governo rivoluzionario radicale.

Inoltre emanò una serie di leggi straordinarie, comprese le leggi di sospetto (Loi des suspects), che consentivano l'arresto di individui sospettati di essere contro-rivoluzionari. Ciò portò a un ampio uso della ghigliottina durante il periodo del Terrore.

Il Comitato giocò anche un ruolo chiave nella centralizzazione del potere militare. Organizzò l'esercito in modo più efficiente e adottò tattiche aggressive contro le potenze straniere che minacciavano la Francia.

Controllo su Giacobini e Club Rivoluzionari:** Il Comitato di Salute Pubblica aveva una forte connessione con i Giacobini e altri club rivoluzionari. Questi club erano luoghi di discussione politica e rappresentavano una base di sostegno per il governo rivoluzionario.

La propria ascesa contribuì a un periodo di governo centralizzato e autoritario durante il Terrore, caratterizzato da repressioni politiche e violenze di massa. Con il passare del tempo il potere del Comitato diminuì nel 1794, in parte a causa di divisioni interne e dell'opposizione emergente. Robespierre stesso fu giustiziato nel luglio 1794, segnando la fine della fase più radicale del Terrore e aprendo la strada a una fase successiva della Rivoluzione Francese.

La Convenzione Nazionale, l'assemblea legislativa che governava la Francia durante la Rivoluzione, prevedeva l'istituzione di diversi comitati per gestire varie questioni. Tuttavia, nel corso della Rivoluzione, il potere politico si concentrò in modo significativo in alcuni comitati chiave, tra cui il Comitato di Salute Pubblica e il Comitato di Sicurezza Generale.

Il Comitato di Sicurezza Generale (Comité de sûreté générale), invece, era incaricato della sicurezza interna e aveva il compito di individuare e reprimere i presunti nemici della Rivoluzione. Questo comitato lavorava in stretta collaborazione con il Comitato di Salute Pubblica.

In pratica, questi due enti spesso insieme noti come "comitati di governo", detenevano la maggior parte del potere decisionale e dell'autorità nell'apparato di governo della Convenzione. Questa centralizzazione del potere contribuì all'instaurazione di un governo rivoluzionario radicale durante il Terrore, con conseguenze notevoli per la politica interna e la gestione delle minacce esterne.

La concentrazione di potere in questi organi chiave era parte di un contesto di instabilità politica e di lotta per la sopravvivenza della Repubblica durante un periodo di profondi cambiamenti sociali e politici.

La fase del Terrore durante la Rivoluzione Francese ebbe una fine definita con l'esecuzione di Maximilien Robespierre e di alcuni dei suoi seguaci il 28 luglio 1794 (10 termidoro dell'anno II secondo il calendario repubblicano francese). Questo evento è noto come il Colpo di Stato del 9 termidoro o il Colpo di Stato di Termidoro.

Il Terrore era stato caratterizzato da una crescente radicalizzazione della Rivoluzione, con migliaia di esecuzioni pubbliche tramite ghigliottina e la creazione di una dittatura rivoluzionaria. Tuttavia, il Terrore stesso generò una reazione di sfiducia e opposizione da parte di molti, incluso all'interno del Comitato di Salute Pubblica.

Il colpo di Stato del 9 termidoro fu guidato da una coalizione di figure politiche che temevano per le loro vite e per la direzione radicale della Rivoluzione. Robespierre e i suoi seguaci furono arrestati, e molti di loro furono ghigliottinati il giorno successivo. Questo segnò la fine della fase più intensa del Terrore.

Dopo il 9 termidoro, iniziò una fase di reazione contro la violenza rivoluzionaria. Misure come la legge del 22 pratile (9 giugno 1795) ridussero il potere dei comitati rivoluzionari e ristabilirono una forma di governo più moderato. La Costituzione del 1795 stabilì un nuovo regime noto come il Direttorio, una forma di governo repubblicano con un esecutivo composto da cinque direttori.

Tuttavia, il Direttorio fu caratterizzato da instabilità politica, corruzione e problemi economici. Nel 1799, il Direttorio fu soppiantato da un colpo di Stato guidato da Napoleone Bonaparte, portando alla fine della Prima Repubblica Francese e all'inizio dell'era napoleonica. Il 9 termidoro rappresenta quindi una svolta significativa nella storia della Rivoluzione Francese, segnando la fine di una fase di radicalismo e il tentativo di restaurare una forma di governo più moderato.


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