Storia della Norvegia
La storia della Norvegia è un affascinante viaggio attraverso il tempo, che inizia con l'Età del Bronzo, un periodo che vide l'introduzione di importanti innovazioni agricole e la formazione di insediamenti stabili, specialmente nelle aree fertili come il fiordo di Oslo e il Trondheimsfjord.
Segue l'Età del Ferro Scandinava, caratterizzata da una cultura ricca di incisioni rupestri e dalla nascita di una società guerriera e navigatrice, che avrebbe dato vita all'Epoca Vichinga. Durante questo periodo, i norvegesi esplorarono e si insediarono in nuove terre, estendendo la loro influenza ben oltre i confini scandinavi.
Epoca vichinga
Dal 790, la regione vide l'espansione dei popoli norreni, fino alla conquista normanna dell'Inghilterra nel 1066. Durante questo tempo, i Vichinghi, noti per la loro abilità nella navigazione e nella guerra, hanno lasciato un'impronta indelebile in Europa e oltre.
Hanno viaggiato attraverso mari e fiumi, stabilendo insediamenti e influenzando le culture con cui sono entrati in contatto, dalla Scandinavia fino alle coste dell'America del Nord. Quest'era di espansione e scoperta ha contribuito a plasmare il mondo moderno in modi che ancora oggi possiamo osservare e apprezzare.
Harald Bellachioma
Il regno di Harald Bellachioma segna un punto di svolta, con l'unificazione dei piccoli regni norvegesi e la fondazione di una monarchia che avrebbe dominato per secoli. Vi fu anche una svolta nel culto religioso, infatti arrivò anche il Cristianesimo sotto re Olav Haraldsson. Il sovrano morirà nella celebra battaglia di Stiklestad nel 1030.
Nei secoli successivi, il paese vede una forte instabilità politica con guerre civili, ma anche nuove conquiste della Groenlandia e Islanda, che a partire dal 1262 faranno parte del regno norvegese.
Da sottolineare che la storia della Norvegia vide una sorta di limbo per ben 400 anni, denominato '' la notte lunga 400 anni'', nella quale il paese venne relegato a provincia.
L'Unione di Kalmar
Un evento storico molto importante fu l'unione di Kalmar voluta da Margherita I di Danimarca, che ha governato come reggente. Tuttavia, l'Unione di Kalmar ha affrontato diverse difficoltà e tensioni, soprattutto a causa delle ambizioni nazionali e dei conflitti tra le varie nobiltà. La Svezia, in particolare, ha avuto numerose ribellioni contro il dominio danese, portando infine alla rottura dell'unione.
L'Unione di Kalmar è stata un accordo politico che unì tre regni nordici: Danimarca, Norvegia e Svezia. È stata istituita nel 1397 e ha avuto come obiettivo principale la creazione di un'unione tra questi regni sotto un unico sovrano.
Nel 1523, la Svezia si è separata definitivamente dall'unione, mentre la Norvegia è rimasta unita alla Danimarca fino al 1814. L'Unione di Kalmar è quindi considerata un'importante fase della storia scandinava, simbolo di cooperazione ma anche di conflitto tra i regni.
Dopo la dissoluzione dell'Unione di Kalmar, la Norvegia entrò in un'unione personale con la Danimarca, che durò fino al 1814. Questo periodo fu segnato da una stretta integrazione con il regno danese, ma anche da una crescente consapevolezza nazionale in Norvegia.
Nel 1807, un evento cruciale si svolse nel contesto delle Guerre Napoleoniche: la Danimarca-Norvegia, che fino ad allora aveva mantenuto una posizione di neutralità, fu coinvolta nel conflitto a fianco della Francia. Questa svolta ebbe luogo in seguito all'attacco britannico a Copenaghen, noto come la Battaglia di Copenaghen o il Bombardamento di Copenaghen.
Le forze britanniche, temendo che la flotta danese potesse cadere nelle mani di Napoleone e essere utilizzata contro di loro, lanciarono un'offensiva per neutralizzare la minaccia. La battaglia, che si svolse tra il 15 agosto e il 7 settembre 1807, si concluse con una vittoria britannica e la cattura della flotta danese.
L'attacco a una nazione neutrale suscitò critiche internazionali, ma fu anche un chiaro segnale della determinazione britannica a mantenere il controllo dei mari contro il sistema continentale imposto da Napoleone.
In risposta, la Danimarca-Norvegia si unì alla Francia nel conflitto, sebbene senza una flotta significativa da offrire. Questo episodio è un esempio di come le alleanze e le strategie militari dell'epoca fossero complesse e spesso cambianti, influenzate da eventi specifici e dalla geopolitica dell'epoca napoleonica.
L'indipendenza
La Norvegia ottenne l'indipendenza nel 1814, dopo la sconfitta della Danimarca nelle guerre napoleoniche. In quel periodo, la Norvegia firmò il Trattato di Kiel, cedendo il suo territorio alla Svezia. Tuttavia, i norvegesi si opposero a questo e, in risposta, dichiararono la loro indipendenza il 17 maggio 1814, adottando una nuova costituzione. Questo portò a una breve guerra con la Svezia, ma alla fine la Norvegia accettò una nuova unione con la Svezia, che durò fino al 1905.
L'unione con la Svezia fu il risultato del Trattato di Kiel, ma durò meno di un secolo. Nel 1905, la Norvegia dichiarò la sua indipendenza, scegliendo un monarca proprio e inaugurando un'era di sovranità nazionale. Le guerre mondiali videro la Norvegia affrontare occupazioni e sfide significative, ma il paese emerse come una nazione moderna e prospera, orgogliosa del suo patrimonio e della sua storia.
La Norvegia nella seconda guerra mondiale
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Norvegia ha vissuto un periodo di grande prova e resistenza. Dopo aver dichiarato la propria neutralità, il paese fu invaso dalle truppe tedesche il 9 aprile 1940, un evento che segnò l'inizio di cinque anni di occupazione.
Nonostante la superiorità militare tedesca, il popolo norvegese non si arrese facilmente. La resistenza norvegese, supportata dalle forze alleate, combatté valorosamente, riuscendo a riconquistare brevemente Narvik. Il governo norvegese e la famiglia reale si rifugiarono a Londra, formando un governo in esilio e continuando a dirigere la flotta mercantile norvegese, che giocò un ruolo cruciale per gli Alleati.
La Norvegia oggi
Grazie alla sua fiorente economia, la Norvegia è un paese caratterizzato dal benessere economico. Gli stipendi sono tra i più alti in Europa.
Commenti
Posta un commento