Jophar Vorin: l'Uomo arrivato da Laxaria
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Jophar Vorin |
Durante il suo interrogatorio presieduto dal Borgomastro di Francoforte, l'uomo rispondeva con un tedesco stentato, ma leggeva e scriveva alcune incomprensibili lingue chiamate da lui stesso quali: laxariano e abramiano: la prima, secondo la sua testimonianza apparteneva all'ordine clericale della Laxaria, nonché della sua Religione Cristiana Ufficiale, che nella forma e nella dottrina si chiamava Ispaziano. La seconda, una lingua comune del suo popolo. Nel corso dell'interrogatorio, gli fu mostrato un atlante, Jophar non fu in grado di indicare il percorso fatto nella sua terra ferma, ma sosteneva che la sua razza, tra l'altro di origine caucasica, possedeva una considerevole conoscenza geografica.
A differenza di altri casi, i saggi di Francoforte sull'Oder, dopo una attenta disanima crebbero al racconto di quel bizzarro straniero. In seguito, Jophar Vorin fu trasferito a Berlino, dove fu oggetto di studi e ricerche. Di lui, però non si seppe più nulla, qualcuno era sicuro che l'uomo fu fatto sparire volontariamente per non destare ulteriore clamore. Questo caso è riportato nel libro di John Gran - The Directory of Possibilities, pubblicato la prima volta nel 1981. La storia Jophar Vorin rimane avvolta nel mistero, ma non per questo affascinante.
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