Charles-Henri Sanson, il BOIA DI PARIGI che decapito i sovrani di Francia

 


 Con il video di Mastro Titta ho voluto iniziare questa serie dedicata ai Boia più famosi della storia. Oggi ci occuperemmo di Charles-Henri Sanson, il boia di Parigi che eseguì migliaia di decapitazioni (se ne contano 2918), tra cui quella dei sovrani di Francia Luigi XVI e Maria Antonietta, e altri illustri nobili e personaggi parigini quali: Georges Danton e Maximilien Robespierre.

Charles-Henri Sanson nacque a Parigi il 15 febbraio del 1739, egli continuò l'opera di esecutore portata avanti secoli prima da suo bisnonno. Per le vie della capitale di Francia le persone non lo degnavano neanche di uno sguardo, lo consideravano un appestato per via della sua professione. Oltre all'oscura figura, si dice che prima di tagliare la testa di Luigi XVI, Charles-Henri Sanson pronuniciò queste parole: sono qui per portare a compimento la vendetta di Jacques de Molay, che secondo alcuni, avrebbe maledetto la discendenza del sovrano sino alla tredicesima generazione.

 Purtroppo non vi è un ritratto ufficiale del boia o forse sono andati volutamete persi. Abbiamo però alcune biografie pubblicate per la prima volta nel 1829, con il titolo di Mémoires pour servir a l'histoire de la Revolution Française par Sanson (2 volumi, 1829) e l'introduzione di Honoré de Balzac. Tra i manoscritti sicuramente autentici del boia, vi è una lettera datata 23 febbraio 1793, nella quale Sanson si difendeva con toni accesi dalla accuse di codardia avanzate contro di lui dal giornale repubblicano Thermomètre du Jour, in occasione della decapitazione di Luigi XVI.

Nella sua arte di esecutore, Charles-Henri Sansonc custodiva in gran segreto quel tocco eccezionale per far scattare la lama della ghigliottina prima che tagliasse la testa del condannato. Tale arte l'aveva ereditata dal padre, questo dallo stesso padre. Una dinastia di boia, con tanto di titolo  ''Executeur des hautes oeuvres de Paris'', acquisito nel 1688 da Charles Sanson de Longval, il bisnonno di Charles-Henri, che lo condivise anche con il fratello prima di trasmettere il mestiere ai due figli.

Le cronache dell'epoca ci narrano che Charles- Henrì iniziò a tagliare teste già all'età di 15 anni, poiché nel 1754 dovette succedere al padre gravemente malato. Anni più tardi, nel 1778 con la morte di quest'ultimo ottenne il titolo di Bourreau de la Ville, Prévoté et Vicomté de Paris

Allo scoppio della Rivoluzione Francese riuscì a mantenere inalterato il suo status sociale continuando ad esercitare la propria attività, senza mai mancare una sola esecuzione capitale. Il 21 gennaio del 1789 fu sicuramente la sua esecuzione più importante, decapitando la testa del Re di Francia, Luigi XVI, poi quella di Maria Antonietta d'Austria. In 10 anni di Rivoluzione, il boia riuscì nell'impresa di uccidere una persona ogni giorno, anzi provando a fare un calcolo la media è quella di 3 uomini ogni 2 giorni. Stradicò la testa anche di Jean Sylvain Bailly, padre della rivoluzione del 1789 e noto astronomo nonché accademico.

Sfinito nel 1795 Sanson, decise di ritirarsi, lasciando l'incarico al figlio Henri. Morì nel 1806. Charles- Henrì Sanson fu sepolto nel cimitero di Montmartre. Detestato sia da vivo che da morto: nel 1989 in concomitanza con il bicentenario della Rivoluzione Francese fu proposto un francobollo con la sua immagine – dopo tutto era stato un personaggio storico – ma la proposta venne seccamente respinta.

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