Ane Koldings: la STREGA danese arsa viva che causò una Tempesta



Ane Koldings chiamata anche Anne o Anna fu per l'epoca una presunta strega danese. Assieme ad altre donne divenne una delle principali indiziate nei processi alle streghe di Copenaghen, dell'estate del 1590. Allo stesso tempo, a Edimburgo in Scozia, venivano processate altre megere, nel famoso processo di North Berwick.

Nell'inverno del 1589, la principessa Anna di Danimarca partì da Copenaghen alla volta della Scozia per sposare re Giacomo VI. Nel corso dell'attraversatta, la nave che accompagnava la principessa, s'imbatté in una grande tempesta, portando quasi alla deriva della nave.

Non con poche complicazioni, la nave dovette sostare al porto di Oslo. Giacomo VI raggiunse la sua futura sposa, e il matrimonio ebbe luogo in Norvegia, invece che in Scozia, come era stato pianificato. 

Nella primavera del 1590, dopo alcuni mesi trascorsi alla corte danese, Giacomo VI e Anna tornarono in Scozia. Per la seconda volta consecutiva, il viaggio che dalla Danimarca portava i sovrani in Scozia si scontrò nell'ennesima tormenta che si riversò sulla nave.

La corte danese iniziò a pensare che dietro questa disavventura potesse esserci la mano del maligno e della stregoneria. Suddette supposizioni impressionarono molto il giovane re Giacomo.

Nell'estate del 1590 fu istituita a Copenaghen una grande caccia alle streghe. Il ministro delle finanze danese, Christoffer Valkendorff, fu accusato dall'ammiraglio Peder Munk di aver equipaggiato la nave reale in modo così inadeguato da non essere stata in grado a resistere alle intemperie. 

L'uomo si difese dicendo che la tempesta era stata causata dalle streghe. Secondo il ministro il sortilegio fu architettato nella casa di Karen Vaevers ("Karen la Tessitrice"). La strega avrebbe messo dei piccoli demoni dentro a dei barili vuoti, caricati poi nella nave. I demoni arrampicatosi sulla prua dell'imbarcazione causarono la tormenta.

Ovviamente, la testimonianza del politico fu presa come veritiera: nel maggio del 1590 Anna Koldings fu imprigionata a Copenaghen. Il tribunale quasi senza un vero processo l'accusò rea di stregoneria. Una strega molto pericolosa e indicata come Madre del Diavolo.

In prigione, sotto tortura confessò. In base alla sua testimonianza, ella  assieme a un altro gruppo di donne, riunite presso la sua dimora invocarono il Demonio. Le donne chiesero a Satana di far affondare la nave e di porre a termine alla vita degli stessi sovrani.

Anna Koldings fu arsa viva nel luglio 1590. Lo stesso mese altre cinque donne videro la prigione, tra le quali vi era Malin, la moglie del sindaco di Helsingor, e Margrethe Jakob Skrivers.  Il marito della Skrivers cercò con tutti i mezzi di difendere la consorte, ma  lui stesso fu arrestato e accusato.

Qualche mese dopo la morte di Anna, a settembre furono bruciate altre due donne: dette le streghe a Kronborg. Giacomo VI ricevette notizie dalla Danimarca in merito e decise di istituire il proprio tribunale.

Risultati della traduzionValkendorff, che a questo punto fu accusato del fiasco della flotta reale, chiese al sindaco di Copenaghen di interrogare Koldings se fosse stata coinvolta nell'incantesimo della flotta.

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