Linda Cortile: il rapimento alieno più sconvolgente di sempre

 


Uno dei casi più eclatanti casi di abduction, ossia rapimenti alieni è senz'altro la storia è di Linda Cortile, pseudonimo di Linda Napolitano,  riconosciuta dagli esperti di ufologia come una prova schiacciante del fenomeno extraterrestre. Il motivo perché gli extraterrestri scelgono una persona ad un'altra non è del tutto chiaro.

Io mi sono fatto un'idea: ognuno ha una propria sensibilità e percezione, quindi i cosiddetti alieni sono in grado di capire quale persona è più adatta ai loro rapimenti - esperimenti. La storia di Linda Cortile non lascerebbe spazio a ulteriori perplessità: ella affermò di essere stata rapita dal suo appartamento a Manhattan da alieni grigi.  

Ovviamente nel caso di tutte le storie paranormali anche questa di Linda, alcuni l'hanno etichettata come una bufala. Ma a noi poco importa: come sempre andrò a raccontare quello che ho trovato di più veritiero in rete!

LA STORIA DI LINDA CORTILE 

Linda Cortile è una giovane donna di 41 anni, vive a Manhattan con la sua famiglia. Nell'aprile del 1989 contatta Budd Hopkins (una vera autorità per quanto riguarda lo studio di casi di abduction esistenti). Linda ha più di un sospetto di essere stata rapita anche all'età di 20 anni, e i suoi dubbi scompaiono sempre più, quando inizia a leggere un libro di Hopkins ''Intruders: The Incredible Visitation of Copley Woods.

 Ma vediamo il racconto più celebre: Tutto ebbe inizio intorno alle 3:00 del mattino del 30 novembre 1989, quando Linda Cortile raccontò di svegliarsi nel cuore della notte e sentire il suo corpo completamente paralizzato, poteva solo osservare. Vicino a lei ci sono tre figure umanoidi con pelle grigia e testa molto grande, fluttuando nella sua stanza, avvicinarsi a lei e, dopo averla toccata, farla a sua volta fluttuare in aria in posizione fetale

 Fuori dalla finestra riesce a intravedere un'astronave (siamo al 12° piano). L'astronave diffonde un raggio di luce di color bluastro che conduce Linda e i tre umanoidi al suo interno oltrepassando così la finestra, rigorosamente chiusa, della stanza.

  La Cortile raccontò di essersi ritrovata distesa sopra un tavolo, supina e nuda, sul quale c’era una potente luce che l’accecava. Intorno a lei vi erano creature simili a quelle che l'avevano rapita, che armeggiavano con strani strumenti. Uno iniziò con uno strumento a trapanarle una narice, fino a quando la donna svenne dal dolore. Una radiografia rileva una sorta di microcip nella testa della donna, oggetto che misteriosamente scomparirà qualche giorno dopo.

Linda disse di essersi poi risvegliata nel letto accanto al marito, e di riuscire di nuovo a muovere le braccia e gambe, Si alzò e corse nell’altra camera dove stavano i suoi figli, i quali erano immobilizzati e non sembravano dare segni di vita, così come suo marito. Andò in bagno prese uno specchietto, lo mise davanti alle narici dei figli, poi apprese che avevano ripreso a respirare come suo marito.

 Sotto ipnosi Linda racconta di altri episodi sconvolgenti e simili a ogni rapimento alieno. Le tornano in mente immagini di esperimenti condotti sulla sua persona: in posizione supina mentre gli umanoidi la esaminano prendendo brandelli della sua pelle. Torture psicologiche e vedere la sua famiglia sotto un effetto di un potente sedativo non accorgersi di niente.

ALTRE TESTIMONIANZE

 A differenza di altri casi di abduction, le testimonianze sembrano schiaccianti. Un anno più tardi due bodyguard  inviarono una lettera a Hopkins, che capiì subito che si trattava dello stesso racconto di Linda Cortile. 

Gli uomini descrissero cosa era accaduto quella notte, bloccati con la macchina in panne, come altri automobilisti, si trovavano nei pressi del palazzo della Cortile all’altezza del ponte di Brooklyn e di aver assistito scioccati all’accaduto. Le due guardie, quella notte non erano sole, nell'auto sembra che l'allora ci fosse il Segretario delle Nazioni Unite.

 Increduli dal basso, assistettero a tutta la scena del rapimento, nel quale un oggetto non identificato si era allineato al 12 esimo piano dell'appartamento di Linda Cortile. Poi un fascio dli luce blu trasportò la signora e tre umanoidi di un aspetto orribile.

Nave che poi assunse un colore rosso acceso, ripartendo a grande velocità, per poi inabissarsi nelle acque dell’East River. Dopo questa testimonianza ne arrivarono ancora altra con la stessa versione. C'è da dire che le due guardie usarono dei binocoli e furono in effetti quelli a descrivere meglio di quell'accaduto. 

Tutti i testimoni furono sottoposti al test della macchina della verità per verificarne la veridicità dei loro racconti, che risultarono non compromessi.  Insomma il tutto fa pensare a una storia accaduta per davvero che dovrebbe farci riflettere e avere rispetto se qualche persona ha il coraggio di raccontare di eventi paranormali che ha vissuto in prima persona.


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