Il Fetore insopportabile di Londra nel 1858



Con i quattro video dedicati a Jack lo Squartatore, abbiamo visto di come la situazione igienica in alcuni quartieri londinesi fosse molto preoccupante. Volendo fare un salto indietro nel tempo, esattamente di 30 anni, la Londra del 1858, specialmente il centro della capitale della Regina Vittoria, viene ricordata per quel fetore insopportabile, in inglese (Great Stink), passando alle cronache dell'epoca.

Da sempre nella capitale del Regno Unito, lo smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi umani era stato un problema gravoso impossibile da risolvere. Purtroppo ogni genere di scarto domestico e di negozi veniva gettato sul Tamigi, o negli angoli della strada che poi andava a mischiarsi con l'acqua piovana.

Nel 1290 i frati Carmelitani avevano inviato un'interpellanza al Parlamento, affermando che il fetore che proveniva dal Tamigi era così intenso da coprire l'odore dell'incenso più acro accesso nelle chiese  tutto il giorno.

Ad ogni modo, i londinesi erano restii a cambiare le loro abitudini. Come testimonia lo scrittore Samuel Pepys nel 1660, nel suo famoso diario descrive la moglie fermarsi in una via affollata per espletare i propri bisogni, come era abitudine fare da tutti. Più la popolazione cresceva, più il tanfo diventava impossibile da resistere, creando grossi disagi quotidiani ai cittadini della capitale.

Con il passare dei secoli la situazione igienica continuò a diventare ancor più insostenibile, fin ad arrivare in quel luglio e nell'agosto del 1858 durante il quale il caldo esacerbava l'odore dei rifiuti umani non trattati e degli effluenti industriali. Tutti quanti a finire la loro disgustosa corsa sulle rive del fiume Tamigi. 

Con un sistema fognario obsoleto e inadeguato che sfociava direttamente nel Tamigi, si pensava che il miasma dell'effluente trasmettesse malattie contagiose, quale l'epidemia di colera che già ebbe la sua comparsa prima della Grande Puzza.

Come se non bastasse, nell'estate del 1858 si abbatté a Londra  un caldo anomalo. Il volume d'acqua del Tamigi e i suoi affluenti si ridusse al punto che gli escrementi di umani e animali e le stesse carcasse e viscere di animali gettati dai macellai, occupassero la maggior parte del volume del letto del fiume.

Il problema divenne ancor più gravoso all'inizio di luglio del 1858. Gli abitanti fuggivano disperati dalla rive del fiume, cercando di tamponare quell'odore con degli stracci o fazzoletti sopra il volto. Benjamin Disrael, il cancelliere della Scacchiere  (l'antico titolo di ministro delle finanze inglesi), descrisse quella situazione dicendo '' Il Tamigi è diventato una puzzolente pozza stigiana di ineffabile ed insopportabile orrore»

Il caldo favorì l'aumento dei batteri, la puzza risultò così intensa da sconvolgere persino i parlamentari che dovettero spostarsi a Hampton Court e il Pazzo di Giustizia a Oxford St. Albans. Fortuna volle che in agosto l'odore nauseante si risolse con una copiosa pioggia battente. 

Tuttavia la Camera dei Comuni incaricò una Commissione affinché si potesse redigere una relazione sul fetore, trovando un metodo per risolvere per sempre il problema.

Le fogne in mattoni erano state costruite a Londra dal XVII secolo, quando gli affluenti dei fiumi Fleet e Walbrook furono coperti a tale scopo.[a] Nel 1856, a Londra furono costruite oltre un centinaio di fogne e in quella data la città aveva circa 200.000 pozzi neri e 360 fognature. Alcuni pozzi neri perdevano metano e altri gas, che spesso prendevano fuoco ed esplodevano, causando la perdita di vite umane, mentre molte delle fogne erano in cattivo stato di manutenzione.

Poco tempo prima nel 1855, lo scienziato Michael Faraday descrisse la situazione in una lettera al Times. Scioccato dallo stato del Tamigi, lasciò cadere pezzi di carta bianca nel fiume per "testare il grado di opacità".

 La sua conclusione fu che "Vicino ai ponti, la fecola si arrotolava in nuvole così dense che erano visibili in superficie, anche in acque di questo tipo. L'odore era nauseabondo e comune a tutta l'acqua; più forte di quello che saliva dai tombini delle strade. praticamente il Tamigi era diventato una fogna a cielo aperto.

Persino la regina Vittoria e il principe Alberto dovettero desistere, quando tentarono di fare una crociera di piacere sul Tamigi, ma tornarono a riva in pochi minuti perché l'odore era irresistibile. Un giornalista del giornale The Illustrated London News scrisse ''Possiamo colonizzare i confini più remoti della terra; possiamo conquistare l'India; possiamo pagare gli interessi del più enorme debito mai contratto; possiamo diffondere il nostro nome, e la nostra fama, e la nostra feconda ricchezza in ogni parte del mondo; ma non possiamo pulire il Tamigi''.

Il compito di riportare le fogne di Londra a un degno decoro fu affidato al Metropolitan Board of Works, che sostituì nel 1854 la vecchia e inefficace Commission of Sewers. Nel 1859 il board decise di migliorare il sistema delle fognature grazie a un progetto del capo ingegnere  Joseph Bazalgette. Il fine, oltre a debellare quel fetore insopportabile era quello di prevenire l'epidemia di colera, che a quanto asserito dalla teoria miasmatica, si credeva ne fosse la causa.

Il progetto di Bazalgette prevedeva 1.100 miglia (1.800 km) di nuove fognature stradali (che avessero raccolto sia l'effluente che l'acqua piovana). Le nuove fognature avrebbero pulito le ulteriori 82 miglia (132 km) di fognature principali di interconnessione.

Ci vollero ben 6 anni per portare a termine questa grande rivoluzione fognaria di Londra. La Grande Puzza di Londra divenne un ricordo, e la rete idrica cessò finalmente di essere contaminata, facendo sparire l'epidemia del colera.

Tuttavia nel 1866, ecco abbattersi di nuovo l'ennesima epidemia nella capitale britannica. Questa volta la zona interessata fu l'East End di Londra

All'epoca quella era una parte di Londra non era stata risanata dal sistema di Bazalgette, e il 93 per cento delle vittime, oltre 5000 persone morirono all'interno di quella zona. La causa fu inputata al fiume inquinato Lea che entrava nei serbatoi della "East London Water Company

Oltre ad essere all'origine della costruzione di un moderno sistema di fognature a Londra, la Grande Puzza e le concomitanti epidemie stimolarono anche nuove invenzioni in campo sanitario


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