ANNA di Gran Bretagna: la MALEDIZIONE di Tutti i Figli MORTI





 Anna di Gran Bretagna, conosciuta anche come la regina Anna (1665-1714), fu l'ultima monarca della dinastia Stuart. Il suo regno è ricordato per diversi avvenimenti storici, ma la sua vita personale fu segnata da una profonda tragedia: la perdita di tutti i suoi figli. Un dolore immenso che ha alimentato leggende e racconti sulla "maledizione" che sembra aver afflitto i suoi discendenti.

 La Regina Anna e i suoi figli

Anna sposò il principe Giorgio di Danimarca nel 1683. Insieme, ebbero almeno 17 gravidanze nel corso di circa 17 anni, ma nessuno dei loro figli riuscì a sopravvivere fino all'età adulta. Ecco un quadro delle sue gravidanze e delle tragiche perdite:

 **Aborti spontanei**: Anna ebbe diverse gravidanze che terminarono con aborti spontanei, alcuni dei quali all'inizio della gestazione.

- **Neonati nati morti o che morirono poco dopo la nascita**: Alcuni dei figli nacquero morti o morirono a breve distanza dalla nascita, inclusi due figli nel 1684 e 1697.

- **Figli che morirono durante l'infanzia**: La figlia maggiore di Anna, Mary, nacque nel 1685 ma visse solo poche ore. Un altro figlio, William, duca di Gloucester (1689-1700), visse fino all'età di 11 anni, ma morì tragicamente di malattie infantili. William era la grande speranza della dinastia Stuart, e la sua morte spezzò il cuore di Anna.

 La Maledizione dei Figli Morti

Il termine "maledizione" deriva dal fatto che nonostante Anna e suo marito avessero numerosi figli, nessuno sopravvisse. Ciò ha alimentato la credenza che la sua linea fosse maledetta. 

Dal punto di vista medico moderno, le gravidanze di Anna potrebbero essere state complicate da condizioni come il **lupus** o il **diabete gestazionale**, malattie che non erano comprese o trattabili all'epoca. Inoltre, la mancanza di avanzamenti nella medicina pediatrica e nelle pratiche ostetriche rese la mortalità infantile molto comune nel XVII secolo.

 Implicazioni Dinastiche

La morte di tutti i suoi figli portò alla fine della dinastia Stuart, poiché Anna non ebbe eredi diretti. Alla sua morte nel 1714, la corona passò agli Hannover, iniziando una nuova era della monarchia britannica con Giorgio I. La sua morte segnò anche la transizione dall'Inghilterra alla Gran Bretagna, poiché Anna fu la prima regina del regno unificato di Gran Bretagna a partire dal 1707, con l'Atto di Unione tra Inghilterra e Scozia.

La sua storia è una combinazione di grandezza politica e tragica sfortuna personale, oscurata dalla perdita dei suoi figli.  Un connubio di disavventure che  insieme alla sua salute cagionevole contribuisce alla leggenda di una "maledizione" che si abbatté su di lei e la sua famiglia.

La morte di tutti i figli fu un evento devastante sia a livello personale che dinastico. Per lei, come madre, la perdita continua dei suoi figli rappresentò una sofferenza profonda e duratura. La sua salute, già fragile, peggiorò ulteriormente dopo la morte di suo figlio maggiore, William, nel 1700. Questo funesto evento segnò definitivamente le sue speranze di vedere la linea degli Stuart continuare attraverso un erede diretto.

Dal punto di vista dinastico, la situazione fu altrettanto drammatica. La mancanza di eredi sopravvissuti non solo segnò la fine della linea diretta degli Stuart, ma anche una svolta nella storia della monarchia britannica. Gli Stuart erano stati una dinastia influente, ma la morte di William, duca di Gloucester, e la mancanza di altri discendenti segnalarono che non ci sarebbe stata alcuna continuità. La dinastia si estinse con Anna.

Per prevenire un ritorno della cattolica dinastia Stuart al trono, il Parlamento inglese aveva già approvato l'Act of Settlement del 1701. Questa legge stabiliva che solo i protestanti potevano ascendere al trono d'Inghilterra, escludendo i parenti cattolici più vicini degli Stuart. Alla morte di Anna, il trono passò quindi alla Casa di Hannover, una dinastia tedesca, con Giorgio I come primo re. 

La regina si rese conto della gravità della situazione e del fatto che la sua incapacità di produrre un erede avrebbe alterato la storia della Gran Bretagna. I suoi ultimi anni furono segnati dalla depressione e dal declino fisico, complicato da problemi di obesità, artrite e probabilmente disturbi cronici. La mancanza di un erede diretto e la fine della linea Stuart non erano solo una tragedia personale per lei, ma anche un evento di enorme importanza politica che cambiò il corso della monarchia britannica.

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