L'Ultima ora Angosciante di Luigi XVI
«Signori, sono innocente di tutto ciò di cui vengo incolpato. Auguro che il mio sangue possa consolidare la felicità dei francesi.» S i disse che Luigi XVI tenne gli occhi aperti per tutta la notte, fissi che guardavano il vuoto. All'alba, ormai rassegnato al suo destino, raccomandò la sua anima a Dio per intercessione di un prete che come per altri condannati aveva il compito pastorale di donare parole di conforto. L'attesa per il sovrano diventa straziante. Qualche ora dopo fatto uscire dalla cella nella Torre del Tempio , venne scortato per la sua esecuzione. A differenza di altri condannati alla pena capitale, gli fu concesso di sedere in una carrozza e non in una carretta. La carrozza era quella del sindaco accompagnato dal suo confessore, Henry Essex Edgeworth de Firmont, e dal tenente Lebrasse. L'unico vantaggio per cercare di eludere le umiliazioni della folla, ma anche per ragioni di sicurezza. Nella fredda e nebbiosa mattina del 21 gennaio 1793, il re di Fran...