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L'ORIGINE NORDICA DEL NATALE

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Le tradizioni natalizie sono un connubio di usanze che hanno origine da altre credenze, come quelle dell'Antica Roma. Ma Roma è solo una parte della storia, perché nel corso dei secoli il Natale ha assorbito una serie di tradizioni dai popoli pagani germanici e successivamente da quelli norvegesi che hanno dominato l'Europa occidentale negli anni successivi al crollo dell'Impero Romano.  Lo YULE Ogni dicembre i Vichinghi celebravano il solstizio di mezzo inverno  Lo YULE , chiamata come la notte più lunga dell'anno. La celebrazione includeva bevute, banchetti, canti, giochi,  sacrifici per gli dei e gli spiriti degli antenati per 12 giorni di fila. Tale tradizione veniva denominata "Yule" che in norvegese si pronuncia Jul, per indicare il Natale. Termine norreno era yulblót. Le parole Yule e Yuletide sono spesso usate come alternativa al Natale o alle festività natalizie. "Happy Holidays", "Merry Christmas", " Have a Cool Yule"

L'albero di Natale della regina Charlotte

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L'8 dicembre come da tradizioni migliaia di persone nelle proprie case addobberanno il loro Albero di Natale. Ma come e da chi è nata la tradizione dell'albero di Natale in Europa? C'è da dire che ci sono due versioni che comunque vanno a connettersi. La prima ha origine nel 16 secolo in Alsazia (Francia). Gli abitanti dei villaggi nel periodo natalizio erano soliti sistemare dei piccoli abeti al centro delle piazze. Negli anni successivi la tradizione inizia a essere così sentita, che per la prima volta il 21 dicembre del 1568, il principe emise una legge per  i proteggere le foreste con guardie armate, in modo che le persone   non potessero tagliare  a loro piacimento gli alberi. RITORNO AL PAGANESIMO La devozione degli alberi sempre verdi ha origine pagane, anche i romani il 25 dicembre utilizzavano piante sempre verdi per celebrare il Solstizio di Inverno e il ritorno dell'invincibile Dio Sole, il Sol Invictus. Nel 1642 nella Cattedrale di Strasburgo il predicatore

Igiene : quanto erano sporchi i nostri antenati?

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In un passato non tanto lontano, l'igiene era un optional, la maggior parte delle persone non aveva un rapporto idilliaco con l'acqua. ma è vero tutto questo? Sporcizia e pigrizia Quando si pensa ai secoli scorsi, una delle prime domande che sorgono spontanea è quella della toilette,  luogo dove le persone potevano espletare i loro bisogni.  Fino a tempi relativamente recenti (mi riferisco ai nostri nonni o bisnonni), la maggior parte delle case non era dotata di bagni interni o acqua corrente. Gli individui in passato, quindi, avevano abitudini igieniche piuttosto diverse dalle nostre. Nel medioevo, non era raro che all'interno delle case ci fosse un ripostiglio o angolo dove le persone potevano andare a fare i propri bisogni. Alcuni dei più ricchi, nello stesso periodo possedevano le prime forme di condutture, che trasportavano acqua sporca e rifiuti umani in un pozzo nero. Nonostante queste primissime prototipi di servizi igienici interni, la maggior parte della gente

L'Ultima ora Angosciante di Luigi XVI

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«Signori, sono innocente di tutto ciò di cui vengo incolpato. Auguro che il mio sangue possa consolidare la felicità dei francesi.» S i disse che Luigi XVI tenne gli occhi aperti  per tutta la notte, fissi  che guardavano il vuoto. All'alba, ormai rassegnato al suo destino, raccomandò la sua anima a Dio per intercessione di un prete che come per altri condannati aveva il compito pastorale di donare parole di conforto. L'attesa per il sovrano diventa straziante. Qualche ora dopo fatto uscire dalla cella nella Torre del Tempio , venne scortato per la sua esecuzione. A differenza di altri condannati alla pena capitale, gli fu concesso di sedere in una carrozza e non in una carretta. La carrozza era quella del sindaco accompagnato dal suo confessore, Henry Essex Edgeworth de Firmont, e dal tenente Lebrasse. L'unico vantaggio per cercare di eludere le umiliazioni della folla, ma anche per ragioni di sicurezza. Nella fredda e nebbiosa mattina del 21 gennaio 1793, il re di Fran

10 Storici PERSONAGGI che Morirono VERGINI

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Negli ultimi ann i l'asessualità è in continuo aumento . Nel corso della storia abbiamo letto di personaggi importanti: filosofi, compositori, artisti e scrittori di essere rimasti tutta la vita single sposate e on avere avuto nessun rapporto con altre persone. Questo comportamento, se pur può sembrare strano fa parte della quotidianità. Ebbene ricordare che la sessualità per ognuno di noi è differente, per altri c'è di meglio a cui pensare.  10 Storici PERSONAGGI che Morirono VERGINI  1 Isaac Newton La presunta asessualità di Isaac Newton è narrata nel corso della sua esistenza e sul suo stile di vita. Di rigidi pensieri religiosi, non si sposò mai, il suo tempo lo impegnava quasi esclusivamente nelle sue ricerche scientifiche. Sembrava che non ci fosse spazio per alcun altro desiderio di tipo carnale. 2 Emily Brontë Morta a soli 30 anni, Emily Bronte divenne una famosa scrittrice grazie al suo unico romanzo '' Cime Tempestose ''. Di salute cagionevole, la s

MEDIOEVO: L'AMORE CARNALE VIETATO

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In epoca medievale il sesso era pressoché un tabù, c'erano così tante restrizioni che è un miracolo che non ci siamo estinti. Le uniche persone a cui era permesso un amplesso o fare l'amore erano quelle coppie che avevano scambiato i voti matrimoniali .  Prima del matrimonio, specialmente nell'Alto Medioevo, tutto ciò era concepito come peccato molto grave. In effetti, chiunque fosse stato sorpreso a formicare poteva essere giustiziato con lo sventramento! REGOLE FERREE  Oltre a decidere chi poteva fare sesso, la chiesa aveva stabilito delle regole ferree di c ome doveva essere compiuto l'atto. Il mondo ecclesiastico considerava un rapporto carnale tra due coniugi, con il fine di procreare. Ciò significava che le persone non potevano farlo per puro piacere, tutto questo era peccato molto grave! Un altro peccato era quello di avere un atteggiamento troppo osé in camera da letto. Tra i due solo l'uomo doveva essere predominante, la donna aveva il compito di rimanere

MORTI per 20 minut: Si Risvegliano, HO Visto GESÙ

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Sono sempre tanti i racconti di premorte, di persone clinicamente decedute, poi al loro risveglio raccontano addirittura di aver incontrato Gesù.  I protagonisti sono due ragazzi americani Zack di 17 anni e Robert di 10. Quella di Zack è una storia che sa dell'incredibile, una mattina mentre era a scuola in palestra per l'ora di ginnastica,  all'improvviso il ragazzo ebbe un malore, e si accascia a terra. La situazione appare da subito drammatica, Zack non mostra nessun segno di ripresa, anzi all'arrivo dei paramedici, la diagnosi è tragica '' arresto cardiaco''. Eppure, Zack è sempre stato un vero sportivo, conduceva una vita sana, ma il suo cuore decise di fermarsi, 20 minuti; un'eternità che voleva dire '' essere clinicamente morto''. Ricoverato in rianimazione, il ragazzo rimane in coma profondo per 72 ore! I medici di fronte alla disperazione dei genitori, riferiscono che pur risvegliandosi, a causa dell'assenza di ossigeno