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Visualizzazione dei post con l'etichetta caccia alle streghe

Janet Boyman, da guaritrice dell'acqua a giustiziata per stregoneria.

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  Dalla Scozia fino al nuovo mondo Janet Boyman è una delle tante donne che ebbero una fine tragica, quella di essere giustiziate per stregoneria. L'esistenza di Janet si interruppe nel 1572 quando fu processata e condannata a morte appunto per stregoneria . La sua odissea inizia due anni prima. Al tempo conosciuta nel villaggio come Jones Boyman o Janet Bowman, si hanno poche notizie in merito alla sua vita, tranne che viveva in una famosa strada di Edimburgo denominata ancor oggi Cowgate. Conoscitrice delle erbe e con capacità di guaritrice, una dote che le fu insegnata da una sua pro-zia. I racconti narravano che Janet parlasse con gli spiriti di alcune acque che scorrono a sud vicino ad Arthur's Seat e Salisbury Crags. Prima del vero processo per stregoneria , Boyman fu coinvolta nella cospirazione organizzata da Sir William Stewart e Sir Archibald Napier di Merchiston, orchestrata per assassinare il reggente, James Stewart, 1° conte di Moray. Accuse poi ritirate ma tramut

Barbara Zdunk: L’ultima Strega Condannata a Morte

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  Se c'è un argomento che il canale ha sempre cercato di trattare con costanza è quello che riguarda la Santa Inquisizione. La protagonista è Barbara Zdunk: l'ultima Strega Europea condannata a morte.  Barbara Zdunk nasce nel 1769 a Reszel, un villaggio rurale della Polonia. Di origini umili faceva la pastorella, fu accusata dal tribunale dell'epoca di incendio doloso a Rößel nella Prussia orientale (Warmia), condannata a morte e giustiziata; ma come vedremo fu soltanto una vittima sacrificale da incolpare per scagionare delle personalità dell'epoca. Oggi si ritiene che i veri piromani furono un gruppo di soldati polacchi in servizio a Napoleone.  Quello che desta sconcerto che la stregoneria non era un reato penale in Prussia ai tempi di Zdunk. È più probabile che sia stata tortura e condannata per incendio doloso. Il suo calvario giudiziario ebbe inizio nel 1807. Ma andiamo per gradi. Nella notte tra il 16 e il 17 settembre 1807 scoppiò un devastante incendio che

Urbain Grandier: il Patto con il Diavolo e il Terrificante Processo

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  Dopo qualche tempo torniamo a parlare di Santa Inquisizione , il protagonista per suo malgrado è un prete francese del 1600,  Urbain Grandier . Secondo le cronache, il sacerdote fu reo di aver istituito un patto con il Diavolo. La sua fine quindi fu quella prevedibile: la stessa chiesa gli infligge atroci torture e un terrificante processo. Fu un'esecuzione importante sotto il profilo culturale storico, poiché fu messo a processo un personaggio illustre sul piano sociale. Ma andiamo come sempre per gradi. Alcune note biografiche Urbain Grandier divenne il curato della diocesi di Poitiers a Loudun, in Francia. Il sacerdote nacque nel 1590 in un villaggio della regione della Nuova Aquitania e all'età di 27 anni fu ordinato sacerdote. Urbain apparteneva a una famiglia benestante: figlio di un notaio reale di Sablé-sur-Sarthe. Da subito si fa molti nemici, poiché si dice che il curato avesse sedotto molte donne, grazie alla sua innata vena di oratore e   in particolare sulle

Giovanna Maria Podda: la STREGA più temuta in SARDEGNA

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Una storia come tante altre che vede ancora una donna essere accusata di stregoneria e adoratrice di Satana:  Giovanna Maria Podda , una delle streghe più temute in SARDEGNA . Siamo nella prima metà del 1700 in una terra ancora arcaica dove l'ignoto fa paura e la chiesa è l'unico rimedio per stare lontani dal maligno e immonde tentazioni. Ai Qualificatores del Sant’Uffizio arrivano alcune denunce a discapito di una certa  Giovanna Maria Podda, la strega di Cagliari , una donna di quasi 60 anni, nativa di Guasila dotata di poteri paranormali e adoratrice del demonio: definita al tempo con il termine di bruxia:  considerata dall’inquisizione spagnola in Sardegna hezechiera supersticiosa, malefica nonché idolatra del demonio. Quando arriva il primo dei 14 verbali, nell'anno del Signore 1734; verbali custoditi presso l' arcivescovile di Cagliari,  riporta la denuncia di un  subdiacono  Antonio Maria Carta , nativo di Sorgono, il quale dichiara di aver visto Maria Podda c

Anna Göldi: L'Utima Strega condannata a Morte in Europa

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  Uno dei temi principali del Canale è sicuramente le storie drammatiche che riguardano la Caccia alle Streghe che per secoli ha colpito migliaia di innocenti. Oggi vorrei soffermarmi sull'esecuzione di Anna Göldi : l'ultima strega condannata a morte in Europa, vittima di un complotto ed errore giudiziario. Anna nacque a Sennwald, un paesino della Svizzera nel distretto di San Gallo, il 24 ottobre 1734. Quarta di otto figli, apparteneva a una famiglia benestante possessore di un proprio sigillo. Col tempo però tempo per questioni di terreni e vicissitudini del nonno contro il sindaco del paese, la famiglia si ridusse all'estrema povertà. A soli 15 anni per aiutare i genitori la 15 enne Anna inizia a lavorare come serva presso il sindaco Enderlin a Maienfeld. Di bella presenza a 31 anni rimase incinta di un certo Jakob Rhoduner, che però la lasciò sola, arruolandosi come mercenario nei Paesi Bassi. Partorì segretamente quel bimbo, ma che morì la stessa notte. Anna fu con

Le STREGE DI VENEGONO: AL ROGO 7 DONNE

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   Con la bolla di Papa Giovanni XXII, Super illius specula (Avignone, 1326), la magia fu considerata non più una pratica per persone superstiziose, ma divenne per la chiesa un fenomeno da eliminare e debellare come un morbo pestilenziale.  La lotta alle presunte streghe è un affare dell'Inquisizione, un'istituzione ecclesiastica che ha il compito di indagare e punire i cosiddetti peccatori e adoratori del maligno. Nei secoli purtroppo si è rivelato, un potere infimo capace di scagliarsi solamente contro la povera gente! La tortura è l'atto più disumano e crudele per estirpare una verità che non esiste. Anche il processo alle streghe di Venegono viene celebrato con le regole del Malleus Maleficarum, fino al totale annullamento psicofisico delle sue vittime.  I verbali del processo sono datati 20 marzo 1520, nel castello del conte Fioramonte Castiglioni, per fatti accaduti a partire dal 1513. Come spesso accadeva, anche per la vicenda di Venegono, il processo inquisitori

Ane Koldings: la STREGA danese arsa viva che causò una Tempesta

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A ne Koldings chiamata anche Anne o Anna fu per l'epoca una presunta strega danese. Assieme ad altre donne divenne una delle principali indiziate nei processi alle streghe di Copenaghen, dell'estate del 1590. Allo stesso tempo,  a Edimburgo in Scozia,  venivano processate altre megere, nel famoso processo di North Berwick. Nell'inverno del 1589, la principessa Anna di Danimarca partì da Copenaghen alla volta della Scozia per sposare re Giacomo VI.  Nel corso dell'attraversatta, la nave che accompagnava la principessa, s'imbatté in una grande tempesta, portando quasi alla deriva della nave. Non con poche complicazioni , la nave dovette sostare al porto di Oslo. Giacomo VI raggiunse la sua futura sposa, e il matrimonio ebbe luogo in Norvegia, invece che in Scozia, come era stato pianificato.  Nella primavera del 1590, dopo alcuni mesi trascorsi alla corte danese, Giacomo VI e Anna tornarono in Scozia . Per la seconda volta consecutiva, il viaggio che dalla Danimar

L'INQUISIZIONE a Perdìtta Basigheddu compagna di cella di Julia Carta

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  E torniamo di nuovo a parlare di inquisizione, lo facciamo in una Nuoro, in Sardegna tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII. La protagonista è una donna di nome Perditta Basigheddu un nome di certo particolare che riecheggia nel nord dell'isola. Le notizie su Perdìtta Basigheddu sono poche e frammentarie: purtroppo la documentazione originale del suo processo è andata perduta, ma quel che è certo che la donna è stata compagna di cella di Julia Carta nella carceri del Santo Uffizio di Sassari. Ovviamente è palese capire quanto sul finire del 1500 e inizi del 1600 la Sardegna o meglio molte donne sarde vivessero all'interno di un clima di terrore e piegate dal volere della Santa Inquisizione. È certo che Perditta fu accusata e inquisita perché rea di saper preparare unguenti a base di erbe, requisiti più che sufficienti per qualificarla come strega e fattucchiera, precisamente hechizera y sortílega (fattucchiera e maga). Arrestata senza sequestro di beni, evidente

LA STREGA ORSOLINA: PROCESSO IN ABRUZZO

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  Oggi il nostro viaggio inerente ai processi della Santa Inqusizione ci porta nella bellissima terra dell'Abruzzo. La protagonista (per sua sfortuna) fu una ragazza di nome Orsolina di Pasquale , una delle storie più eblematiche di caccia alle streghe nell'anno del Signore 1612, in quel di Miano. Orsolina ''fama tirsta', che secondo le accuse e testimoni del processo era una poco di buono, poiché diede alla luce dei bambini senza mai aver avuto un marito. Come tante altre ragazze dell'epoca si appassiona alla conoscenza delle erbe naturali. Lei stessa aiuta delle giovani donne ad abortire tramite pratiche arcaiche. Ha una figlia, ed è sempre pronta ad accudire i bisognosi come una certa Francesca ''spiritata da un anno'',ma che probabilmente soffriva di crisi epilettiche.  Si racconta che fosse sufficiente che Orsolina le sussurrasse poche parole all’orecchio, che Francesca riuscisse a ritrovare quella serenità perduta. Un miracolo fatto davant

SANTA INQUISIZIONE: PROCESSO A DOMINIGA FIGUS, AL ROGO

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Un secolo circa prima del processo da parte della Santa Inquisizione   a Julia Carta , ce ne fu un altro ai danni di Dominiga Figus , che al contrario della Carta fu arsa viva nella piazza della Cattedrale di Cagliari, nel bellissimo quartiere di Castello. Dominiga Figus era natia di Sinnai, le cronache raccontano che fosse l'amante del ricco possidente Truisco Casula, che stanco delle angherie della potente famiglia Zapata decise di ribellarsi, dove Dominiga prestava servizio. A quel tempo i Zapata erano immischiati nei malaffari dell'aristocrazia cagliaritana. Ma grazie al processo   che l'inquisitore Andrea Sanna stava portando avanti contro Dominiga Figus e Truisco Casula, le voci contro i Zapata caddero di importanza. Dominiga Figus fu accusata di essere un'adoratrice del demonio e creatrice di sortilegi e maledizioni. Truisco Casula, invece, sotto tortura confessò di essere dedito alla Magia Nera, arte che aveva appreso da sua madre, e di venerare Juame Zullano